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Acquaviva delle Fonti (Ba). Nascondeva in cantina una pistola a salve modificata con relativo munizionamento. Arrestato [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

La pistola sequestrata. (foto cc.) ndr.

di Redazione

ACQUAVIVA DELLE FONTI (BA), 27 GEN. (Comunicato St.) - Un altro arresto effettuato dai Carabinieri della Stazione di Acquaviva delle Fonti, che hanno arrestato il 54enne SCIANNIMONACO Antonio, pregiudicato del posto, per detenzione illegale di arma clandestina e munizioni. I militari, avuto il sospetto che lo stesso, pur privo di porto d’armi, detenesse all’interno della propria abitazione un’arma da fuoco, lo hanno tenuto sotto controllo. L’attività investigativa sviluppata ha portato alla perquisizione domiciliare che ha dato esito positivo: nella cantina pertinente all’abitazione, hanno rivenuto, debitamente occultata, una busta in cellophane contenente una pistola semiautomatica a salve marca “VALTRO”, modificata e resa perfettamente idonea ad esplodere cartucce del cal. 7.65, nonché 11 proiettili dello stesso calibro. Dai primi accertamenti sembrerebbe che l’arma fosse in origine una scacciacani; quindi una fedele riproduzione di pistola ma praticamente inutilizzabile. I successivi lavori di modifica, non facili ed eseguiti presumibilmente con un tornio, hanno svuotato la canna per consentire il passaggio di un proiettile. Ed erano ben 11 i proiettili posseduti!! L’arma sottoposta a sequestro verrà successivamente analizzata al fine di constatare l’eventuale utilizzo in recenti fatti di sangue. L’uomo, arrestato con l’accusa di detenzione illegale di arma clandestina e munizioni, è stato associato alla Casa Circondariale di Bari. 

Controlli dei cc. a Molfeta. (foto cc.) ndr.
MOLFETTA (BA): IDENTIFICATI I COMPLICI DELL’AUTORE DELLA RAPINA PERPRETRATA, AI PRIMI DI NOVEMBRE DEL 2016, IN DANNO DI UN TABACCAIO A MOLFETTA. DUE ARRESTI DA PARTE DEI CC. 

Il 05 novembre scorso, verso l’orario di chiusura, erano bastati pochi minuti a due individui, a volto coperto, con la minaccia di una pistola e di un coltello, per compiere una rapina, in danno di una tabaccheria di Molfetta, situata nei pressi del locale Ospedale. Uno dei due, un pregiudicato tranese di 40 anni circa, anche grazie alla pronta reazione del titolare, era stato, però, bloccato da una pattuglia dei Carabinieri e dei Vigili Urbani che transitavano nei pressi dell’esercizio commerciale. L’uomo, nel tentativo di darsi alla fuga, non aveva esitato a fermare una vecchia fiat Panda, condotta da un anziano e con a bordo la moglie, per tentare di sottrargliela. Dopo una breve colluttazione, l’uomo, trovato in possesso di una pistola giocattolo, che non aveva esitato a puntare nei confronti del personale intervenuto e dello scaldacollo utilizzato per camuffarsi, veniva arrestato. Nelle concitate fasi della rapina, il complice riusciva a darsi alla fuga con il bottino di circa 4 mila euro. Le indagini avviate dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Molfetta, supportate dall’analisi dei sistemi di videosorveglianza, nonché dall’analisi dei traffici telefonici, consentiva di individuare non solo il complice, che materialmente aveva compiuto la rapina ma anche un terzo soggetto, che li attendeva a bordo della sua auto, pronto alla fuga. In particolare, dopo qualche minuto dal compimento della rapina, si notavano i due complici dell’uomo arrestato entrare in un bar e, dopo qualche minuto, uscire con addosso altri abiti, cambio dovuto alla necessità di impedire la loro individuazione. Uno dei due rapinatori, nel novembre del 2016 era latitante, in quanto si era sottratto ad un provvedimento di cattura e avrebbe scelto di colpire nella citta di Molfetta, poiché qui sconosciuto. L’uomo è stato fermato nel Comune di Polignano a Mare, laddove si era trasferito da poco. I due odierni arrestati, entrambi tranesi di 40 anni, quindi, su disposizione dell’AG di Trani, sono stati condotti presso la locale casa circondariale ove dovranno rispondere, insieme al loro complice, arrestato in flagranza e tutt’ora detenuto, del reato di concorso in rapina aggravata.





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