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Terremoto. I carabinieri offrono rifiugio e un pasto caldo in caserma agli abitanti di Valle Castellana e Nerito di Crognaleto [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNO]

Gli abitanti soccorsi dai cc. (foto cc.) ndr.

di Redazione

TERAMO, 19 GEN. (Comunicato St.) - I Comandi Stazione Carabinieri di Valle Castellana e Nerito di Crognaleto da ieri danno ospitalità a circa cinquanta cittadini del Comune di Valle Castellana e della frazione Nerito del Comune di Crognaleto. Entrambi i municipi si trovano tra i Monti della Laga in Provincia di Teramo e gli abitanti, complessivamente, sono meno di duemila. Alle avverse condizioni meteo che in questi giorni hanno interessato l’intera provincia con abbondanti precipitazioni nevose e che hanno comportato l’isolamento dei comuni, nonché l’interruzione di energia elettrica, si sono aggiunte tre forti scosse di Terremoto avvertite nella mattinata di ieri. Alcuni abitanti dei citati centri, impauriti per la stabilità dei loro immobili, infreddoliti per l’assenza di energia elettrica con cui far funzionare gli impianti di riscaldamento, hanno chiesto aiuto ai Carabinieri i quali non hanno esitato ad aprire le porte delle Caserme per ospitarli offrendo loro un riparo, del tepore e la luce originata dall’unico generatore elettrico funzionante. I giovanissimi Carabinieri presenti nei Comandi Stazione si sono immediatamente prodigati per accogliere i cittadini infreddoliti, dar loro ospitalità ed offrire un pasto caldo. 

I coniugi tratti in salvo. (foto cc.) ndr.
COLONNE DI NEVE DI OLTRE TRE METRI. I CARABINIERI DI NORCIA TRAGGONO IN SALVO DUE CITTADINI INGLESI RIMASTI ISOLATI NELLA FRAZIONE DI PESCIA 

La scorsa notte i Carabinieri della Tenenza di Norcia hanno tratto in salvo due anziani coniugi inglesi, rimasti completamente isolati all’interno della loro abitazione nella frazione di Pescia. Il Comune di Norcia, già duramente provato dalle scosse sismiche del 24 Agosto e del 26 e 30 Ottobre 2016, nei giorni scorsi è stato avvolto da una fitta e prolungata nevicata, che in alcune frazioni ha assunto le dimensioni di una vera e propria bufera, ricoprendo del tutto alcune zone con colonne di neve alte anche più di tre metri. Questo è quanto accaduto alla frazione di Pescia, posta ad una altitudine di circa 1100 metri. Un piccolo centro raggiungibile solo attraverso una stradina che si inerpica lungo il fianco del Monte Pizzuto; una stradina già disastrata dal terremoto che l’aveva resa impraticabile e che nel giro di poche ore è stata ricoperta da circa due metri di neve. Il risultato è stato che le uniche due persone che ancora abitavano la frazione, due coniugi di nazionalità inglese, sono rimaste isolate e bloccate all’interno della loro abitazione. La richiesta di aiuto è scattata nel tardo pomeriggio di ieri, 18 gennaio, quando ancora una volta la terra è tornata a tremare con enorme veemenza e dopo che Pescia è rimasta anche priva di corrente elettrica. I Carabinieri di Norcia - dopo aver effettuato un primo sopralluogo per capire la fattibilità dell’operazione di soccorso – hanno deciso di utilizzare due mezzi speciali in dotazione all’Arma: un gatto delle nevi ed una motoslitta. Alle operazioni hanno preso parte anche due volontari del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico Umbria, i quali hanno deciso di affrontare sia il pericolo valanghe che quello del possibile crollo del manto stradale sottostante, già gravemente lesionato dalle scosse telluriche dei mesi scorsi. Grazie ai mezzi speciali equipaggiati per affrontare situazioni di emergenza estreme, i Carabinieri – dopo oltre quattro ore trascorse lottando contro la bufera in atto e le colonne di neve fresca – hanno raggiunto il centro della piccola frazione al confine tra Umbria e Lazio, portando in salvo i due anziani coniugi che sono stati trovati bloccati in casa, impauriti ma in buone condizioni generali. I due, poi, sono stati trasportati presso i container collettivi installati a Norcia, dove hanno potuto trascorre la notte al caldo e finalmente al sicuro. Ma non sono mancate le difficoltà. Non solo il pericolo slavina, sempre in agguato visto il susseguirsi delle scosse sismiche; in alcuni punti infatti, a causa di alcune piccole valanghe, la neve raggiungeva anche i 4 metri di altezza ed i soccorritori hanno dovuto spalare la neve – a mano – per poter consentire il passaggio dei veicoli e la buona riuscita dell’operazione. In altri tratti, invece, a causa delle pessime condizioni del manto stradale, la neve nascondeva profonde buche, nelle quali veicoli e militari più volte sono rimasti impantanati. E’ incessante l’opera che l’Arma dei Carabinieri a Norcia, così come nell’intera Valnerina, presta senza soluzione di continuità, al fine di garantire non soltanto la prevenzione e la repressione dei reati ma anche il soccorso a tutte le popolazioni colpite dai tragici eventi degli ultimi mesi. Anche le frazioni ed i centri più piccoli ed isolati sono costantemente vigilati, dando ad ogni singolo cittadino la possibilità di ottenere aiuto e soccorso in qualunque circostanza e qualunque siano le condizioni climatiche e/o geomorfologiche.





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