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Attualità. Associazione “Mario Frasca”, la V edizione del Memorial in onore dei Caduti

Durante la commemorazione (foto Ass. Mario Frasca) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 25 FEB. (Comunicato St.) - Commozione e orgoglio, senso di appartenenza e speranze per il futuro. Sono stati questi i tratti caratteristici della V edizione della commemorazione di tutti i caduti nelle missioni di pace dal 1950 ad oggi, organizzata come di consueto in occasione dell’anniversario dell’Associazione Onlus “Mario Frasca”. 
All’interno dell’auditorium del Santuario dell’Incoronata di Foggia, sono state presentate le storie di alcuni militari che non hanno fatto più ritorno alle loro case in seguito ad eventi accidentali accorsi durante le missioni umanitarie oltre frontiera. Dopo i filmati e i contributi audio, è stata data lettura della missiva inviata per l’occasione dal sottosegretario alla Difesa, l’onorevole Domenico Rossi, il quale ha ringraziato l’associazione per le attività che continua a svolgere durante l’anno. 
Nella platea erano presenti alte cariche militari e civili, associazioni e famigliari dei caduti, che hanno dato il loro apporto alla buona riuscita dell’evento. Sul palco sono intervenuti Vincenzo Frasca, segretario dell’associazione organizzatrice; il Generale Mauro Prezioso, comandante del Comando militare dell’Esercito Italiano Regione Puglia e Don Ugo Rega, rettore del Santuario ospitante. Insieme hanno spiegato il valore dello spendersi per gli altri, convenendo sul fatto che la “missione” non sia soltanto un concetto dell’ambito militare, bensì un qualcosa che ciascuno debba perseguire durante la propria vita, individuando la strada più congeniale per servire la collettività. 
Dopo la conferenza, i presenti si sono recati all’interno del Santuario mariano dove si è celebrata la Santa Messa presieduta da Don Pier Paolo Villa, Vicario Episcopale dell’Ordinariato Militare, presente in rappresentanza del Vescovo Mon. Santo Marcianò. La celebrazione, come da precetto, è stata intitolata a San Policarpo di Smirne, martire della Chiesa Cattolica. “Siamo qui nella Casa di Maria – ha sottolineato Don Paolo – la casa di nostra madre che è per definizione anche casa nostra. Dobbiamo sentirci tutti parte della stessa casa, sotto lo sguardo misericordioso della Madonna”. 





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