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Bari. Emporio della droga a “madonnella”. I carabinieri arrestano un pregiudicato. Trovati anche tre giubbotti antiproiettil [CRONACA DEI CC. ALL'INTERNIO]

La droga sequestrata. (foto cc.) ndr.

di Redazione

BARI, 10 FEB. (Comunicato St.) -  Quartiere Madonnella. I Carabinieri fanno irruzione in un magazzino nella disponibilità di un pregiudicato. All’interno un vero e proprio laboratorio della droga e tre giubbotti antiproiettili. Continua la pressione investigativa dei Carabinieri di Bari sul narcotraffico. Questa volta ci troviamo in pieno quartiere Madonnella già, poche settimane fa, teatro di altre importanti operazioni. Ieri sera i Carabinieri della Compagnia Bari Centro, impegnati in apposito servizio antidroga, hanno arrestato di PICCINNI Arcangelo, 44enne del quartiere Madonnella, pluripregiudicato e già sottoposto all’obbligo di dimora e all’obbligo di presentazione alla P.G., poiché resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di notevole quantità di sostanza stupefacente. I Carabinieri, appostatisi in via Ragusa nei pressi di un circolo ricreativo “ben frequentato”, hanno intravisto e pedinato a distanza P.A., già noto alle Forze dell’Ordine per i suoi trascorsi penali, il quale si aggirava in tale zona in atteggiamento sospetto; tutto ciò ha destato immediatamente l’attenzione dei Carabinieri che hanno proceduto ad un controllo e ad una successiva perquisizione personale che hanno permesso di rinvenire una chiave che ha consentito di aprire un portone di ingresso ad uno stabile al cui interno vi era una stanza adibita a vero e proprio laboratorio finalizzato alle operazioni di taglio e confezionamento di una considerevole quantità di stupefacente di diverso tipo. I militari hanno perquisito minuziosamente l’intero locale, all’interno del quale erano ben custoditi e già pronti per lo spaccio al dettaglio quasi un etto di cocaina già confezionata in singole dosi, circa un etto di hashisc e quasi mezzo chilo di eroina. Insomma un vero e proprio emporio della droga. Inoltre, quattro bilancini utilizzati per pesare la sostanza, numerosi strumenti da taglio utili per sezionare in singole dosi lo stupefacente e una quantità smisurata di ritagli di cellophane per il confezionamento e una somma in denaro contante di 430 euro considerata dagli investigatori provento dell’attività illecita di spaccio. Infine l’aspetto più inquietante, ben tre giubbotti antiproiettile, sintomatici della caratura criminale del soggetto. L’uomo è stato così arrestato e condotto in carcere. 

Due arresti dei cc. ad Andria. (foto cc.) ndr.
ANDRIA (BT): DA ANDRIA A GRAVINA IN PUGLIA PER UN CAFFÈ…E COCAINA. DUE ARRESTI DEI CARABINIERI NEL “BAR DELLO SPACCIO” 

I Carabinieri della Compagnia di Andria, col fondamentale supporto dei militari della Stazione CC di Gravina in Puglia, nel corso dei mirati servizi predisposti per il contrasto alla illecita attività dello spaccio di sostanze stupefacenti in area urbana, hanno tratto in arresto T.F., 41enne di Gravina in Puglia, pregiudicato, e D.N., 31enne di Altamura, commerciante, senza precedenti penali. I Carabinieri dopo una attenta analisi delle informazioni apprese durante i servizi perlustrativi si sono appostati nei pressi di un bar-sala giochi, gestito dagli arrestati, sito in una via centrale di Gravina in Puglia, dove da diverso tempo era stata segnalata la presenza di noti pregiudicati, tra cui anche alcuni di origine andriese, impegnati in attività di spaccio posta in essere all’interno dell’esercizio pubblico. L’attività investigativa, in particolare, ha preso le mosse da Andria, dove i militari del Nucleo Operativo avevano notato la strana “abitudine” di alcuni tossicodipendenti andriesi di andare a prendere il caffè un po’ troppo lontano da casa, a Gravina in Puglia. L’altra sera, infatti, i militari appostatisi a ridosso del bar hanno rilevato un discreto ed ininterrotto viavai di soggetti noti alle forze dell’ordine, i quali prendevano contatti con il D.N., titolare dell’esercizio commerciale, che li indirizzava nei locali retrostanti della sala. Lì si recava per consegnare la droga e riscuotere il corrispettivo deponendolo nella cassa. Non appena ne hanno avuto l’opportunità, i Carabinieri sono usciti allo scoperto, irrompendo nel bar per cominciare una minuziosa perquisizione dei luoghi: a quel punto hanno rinvenuto occultate dietro il bancone mescita, ben 52 grammi di cocaina, suddivisi in 31 involucri confezionati in cellophane e racchiusi con nastro adesivo. Sottoposti anche i gestori a perquisizione personale, il T.F. è stato trovato in possesso della somma contante di € 5.210,00, presumibile provento dell’illecita attività, mentre nel registratore di cassa sono stati rinvenuti ulteriori € 120,00. In considerazione della modalità di occultamento e confezionamento, della sostanza stupefacente, i due sono stati arrestati per spaccio e detenzione di droga. Per loro si sono aperte le porte del Carcere di Bari. 

Carabinieri controllo Z.I. (foto cc.) ndr.
CAPURSO (BA): CONTRASTO AI REATI PREDATORI NELLA ZONA INDUSTRIALE. UN ARRESTO DEI CARABINIERI 

I Carabinieri della Stazione di Capurso, nel corso di servizi finalizzati alla prevenzione di reati predatori, insinuatisi anche nella vasta zona industriale del comune capursese, hanno, tratto arrestato il 45enne triggianese A.G., già noto agli operanti, in quanto colto in flagranza di furto aggravato. Nell’odierna tarda mattinata i militari della Stazione di Capurso, insospettiti dall’atteggiamento di n. 2 uomini all’interno di una recinzione intenti a caricare su un autocarro dei tubi in zinco in prossimità di un locale pozzo artesiano, hanno deciso di procederne al controllo al fine di accertare la regolarità del loro operato, senonché i predetti, alla vista degli operanti, hanno abbandonato immediatamente il carico, tentando di dileguarsi per le campagne circostanti. Una fuga durata poco, perché i Carabinieri hanno bloccato uno dei due. I successivi accertamenti hanno permesso di riscontrare che i due, dopo aver divelto parte della recinzione metallica, erano intenti nell’asportazione di un consistente numero di tubi zincati, lunghi 6 metri cadauno, facenti parte di un locale sistema di irrigazione e nel caricamento degli stessi a bordo dell’autocarro parcheggiato nelle immediate vicinanze. L’arrestato è stato posto ai domiciliari, mentre il suo complice ha le ore contate.





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