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Cronaca. Miglio, la sicurezza non si fa, si crea. Glielo dice l'Antiracket Capitano Ultimo

La sicurezza non si fa, si crea. (foto com.) ndr.
di Redazione

SAN SEVERO (FG), 27 FEB. - Riceviamo e pubblichiamo un comunicato dell'Associazione Antiracket di Volontariato Capitano Ultimo - Onlus.

Sindaco Francesco Miglio se siamo qui nuovamente a scriverLe pubblicamente è perché nonostante i nostri continui richiami alla Sua attenzione, anche questa volta Lei se n’è “sbattuto” di ciò che Le avevamo proposto come sola lettura. L’avevamo invitata a leggere, ripetiamo leggere, il nostro Piano Territoriale di Sicurezza Urbana e Pubblica denominato “Ultimo Atto” che prevede, oltre a specializzati informatori anonimi  -N.O.C. (Non Official Cover)-, anche presidi messi in campo da personale preposto ma con modalità  studiate da tecnici di elevatissima preparazione in campo di sicurezza.
Lei, secondo sue scelte e convinzioni ha chiesto a gran voce che venga insediata nella provincia di Foggia una sezione distaccata da Bari della D.I.A.- Direzione Investigativa Antimafia-. Scelte, convinzioni, che secondo molti specialisti nel settore sicurezza e altrettanti politici è fuori ogni criterio poiché, e lo abbiamo spiegato anche noi come loro, la D.I.A. ha il precipuo compito, ripetiamo precipuo, di effettuare indagini di Polizia Giudiziaria relative a delitti di associazione di tipo mafioso e di assicurare lo svolgimento delle attività di investigazione preventiva attinenti alla criminalità organizzata di tipo mafioso. Altresì e di particolare importanza la prerogativa che ha il Direttore della D.I.A. nel proporre ai Tribunali competenti per territorio l'irrogazione di misure di prevenzione, sia a carattere personale (sorveglianza speciale...), sia a carattere patrimoniale (sequestro dei beni).
Lei nel frattempo per farsi ascoltare ha indetto e fatto lo sciopero della fame. Scelte, convinzioni, che l’hanno portata a farLa convocare presso il Ministero dell’Interno, dal Ministro Domenico Minniti detto Marco. Minniti l’ascolterà e da buon conoscitore della materia sicurezza (era delegato ai Servizi Segreti) le risponderà. Ma non le fornirà la cura contro la criminalità organizzata locale, non le concederà la D.I.A. poiché è già operante sotto copertura nel nostro territorio per reati e indagini in corso sopra descritte. Semmai le garantirà maggiori attenzioni. Noi, per il bene della Capitanata auspichiamo il contrario e in tal caso Le riconosceremo i meriti.
Ora, e veniamo a noi due, cosa dovremmo fare per farci ascoltare da Lei e dai Sindaci? Anche noi lo sciopero della fame?
Ci auguriamo che Martedì 28 p.v. a Roma Lei ci vada con un programma ben preciso sulle richieste da formulare al Ministro dell’Interno. Non solo per richiedere Forze dell’Ordine (richiesta più ovvia), poiché potrebbe risultare un contentino ottenuto al momento, semmai inizialmente con spiegamenti di risorse imponenti che diverrebbero temporali. Questo perché la storia è ripetitiva, ovvero che poi fra qualche mese tutto ritornerebbe come prima. Nel frattempo Lei Sindaco Miglio avrà ottenuto gloria (…vana) e i cittadini solo fumo negli occhi e la malavita tempo per riflettere e riorganizzarsi più cruenta di prima.

Pertanto e concretamente noi Le suggeriamo di richiedere a nome di tutti coloro che di sicurezza un po’ ne masticano alcune richieste che potrebbero risultare la panacea all’annoso e gravoso problema della non sicurezza della Capitanata, mettendo finanche da parte, per il Bene Comune, parte del nostro Piano Territoriale che lei non vuole leggere, ma che un giorno sortirà sicurezza nei comuni che lo adotteranno:
1. Di far richiesta presso il Ministero dell’Interno in via del tutto eccezionale l’accesso informatico diretto (come lo SDI per  la Polizia Locale);
2. Di dotare la popolazione di un sistema di denuncia anonima per mezzo di un modulo inviato a casa. Qualora il cittadino ravvisasse reati il modulo verrebbe spedito, tramite negozi con servizio fax, al fax del numero verde dedicato, ovvero messo a disposizione dal comune.
3. Di dotare, per le ESTORSIONI, i commercianti di un sistema tecnologico denominato “trasponder”  (il cui costo è di circa € 15) mediante la sottoscrizione di un modulo debitamente firmato in fase di acquisizione. Il transponder una volta premuto farà arrivare il segnale alla centrale operativa. Così facendo il possessore non sta facendo altro che dire di  essere vittima di estorsione, o tentata estorsione, attivando così tutte le procedure post reato elencate nel programma di adesione. E questo esimendo inizialmente la vittima nel dover necessariamente denunciare, facendo poi attivare d’ufficio la Polizia Giudiziaria. I moduli di adesioni verranno custoditi dal Prefetto o dal Questore. 
4) Per le RAPINE? Se non ci chiama non lo saprà mai!

Noi siamo stanchi di Voi Sindaci e della vostra ottusità Istituzionale.
Miglio la Sicurezza non si fa, si CREA. 

Siamo nell’era della tecnologia e questa va sfruttata, perché ci aiuta. Voi non accorgendovene avete risorse a sufficienza per poter combattere questa emergenza: occorre la conoscenza dei propri mezzi e l’umiltà di collaborare con chi ne sa più. Mezzi e strumenti li avete, basta saperli usare con le risorse umane giuste e con quelle economiche che creano utili e non disavanzi pubblici. Il nostro Piano lo prevede.

Pertanto, auguriamo a Lei, Sindaco Francesco Miglio, per tutti i Sanseveresi, escludendo ovviamente la parte criminale, un caloroso in bocca al lupo per Martedì 28 Febbraio in quel di Roma.

#NoiCiSiamo #ARCU
#AssociazioneAntiracketCapitanoUltimoOnlus

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