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San Severo. La D.I.A. in Capitanata? Miglio, meno Propaganda e più Fatti

Il logo dell'Antiracket Capitano Ultimo Onlus (foto) ndr.

di Redazione

SAN SEVERO (FG), 20 FEB. - Riceviamo e pubblichiamo.

Noi non sappiamo se il Sindaco di San Severo, Francesco Miglio, abbia letto la nostra Lettera Aperta intitolata “A San Severo cala la nebbia dell’oblio istituzionale mentre le bombe la diradano”. E lo stesso lo diciamo anche al Presidente della Regione Puglia, già Assessore presso la Giunta Miglio, Michele Emiliano. Difatti la Lettera Aperta oltre ad essere stata recapitata alle testate giornalistiche, è stata indirizzata presso i loro rispettivi uffici istituzionali. 

Tuttavia e dopo le ultime dichiarazioni di Miglio in merito alla richiesta di voler in seno un distretto delle D.I.A., noi umilmente rispondiamo: 

Il Sindaco di San Severo Francesco Miglio, dopo l’ennesimo gravoso atto criminale ai danni di un cittadino che gestisce nel centro sanseverese un’agenzia immobiliare denominata “Orlando” fatta saltare in aria da una bomba presumibilmente del racket, e dopo anche l’efferato atto criminale avvenuto il giorno dopo a Monte Sant’Angelo ai danni di una gioielleria che l’ha vista rapinata con tanto di maltrattamenti dei titolari, che fa, chiede la D.I.A.? 

Certo, la D.I.A. sarebbe un ottimo distretto da avere ma Miglio deve sapere che è già in funzione, seppur con gli uffici non dislocati in zona. Le indagini vengono svolte e spesso assicurano alle Patrie Galere i delinquenti. A noi pare che sia l’ennesimo richiamo per fugare ogni responsabilità che un Sindaco deve assumersi e questo purtroppo è un malcostume che molti portatori sani della fascia tricolore abusano, ovvero, quello di propagandare, perdendo di vista quegli obblighi che li vede come i primi garanti e responsabili per la sicurezza urbana e pubblica, che sono appunto i Sindaci e il Prefetto. E per tal motivo devono mettere in campo azioni tali da contrastare tali fenomeni. Chiedere collaborazioni è una di queste, ma non puntando il dito verso uffici governativi esistenti, ma unendo intenti che gli stessi cittadini reclamano. 

La D.I.A., Egr. Primo Cittadino, ha il compito di effettuare indagini di Polizia Giudiziaria relative a delitti di associazione di tipo mafioso e di assicurare lo svolgimento delle attività di investigazione preventiva attinenti alla criminalità organizzata di tipo mafioso. Altresì e di particolare importanza la prerogativa che ha il Direttore della D.I.A. nel proporre ai Tribunali competenti per territorio l'irrogazione di misure di prevenzione, sia a carattere personale (sorveglianza speciale...), sia a carattere patrimoniale (sequestro dei beni).

Lei Sig. Sindaco lo sa bene; è sua materia forense essendo un avvocato.

Quindi, e ci rivolgiamo a tutti gli altri Sindaci che chiedono a gran voce la D.I.A., di sicuro non avrete con la Direzione Investigativa Antimafia il tanto agognato presidio del territorio; a quello dovete pensarci Voi e il “Palazzo” ubicato in Corso Giuseppe Garibaldi in Foggia –da non confondere con il Comune-.

La D.I.A da Bari su questo territorio lavora benissimo e i risultati si vedono, ma il presidio del territorio è altra cosa. Il presidio lo si deve organizzare con forze proprie, con le Forze di Polizia locali. E ripetiamo, noi abbiamo un Piano Territoriale di Sicurezza Urbana e Pubblica denominato “Ultimo Atto” che prevede, oltre a specializzati informatori anonimi -N.O.C. (Non Official Cover)-, anche presidii messi in campo da personale preposto ma con modalità studiate da tecnici di elevatissima preparazione in campo di sicurezza.

Questi che lei sig. Sindaco proclama a mezzo stampa sono solo slogan per dirottare ad altri le vostre manchevolezze. Non ce ne voglia Miglio, ma per la sicurezza dei cittadini è doveroso dir le cose in faccia, senza mezzi termini e soprattutto con quel politichese che tutto dice e nulla fa.

Cosa crede che la D.I.A. sul territorio non indaghi? Certo che si! Glielo vada a dire di persona guardando in faccia gli agenti che ogni giorno sotto copertura indagano e rischiano la vita.
Ma contrastare una rapina e mettere in sicurezza i territori quella è altra cosa. Spetta a VOI frequentatori di “Palazzo”.

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