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Cronaca. Foggia, Operazione "Super Soap". Estorcevano denaro e materiali alla Proshop. Arrestati affiliati al clan mafioso Sinesi-Francavilla

 
Francavilla Leonarda (foto Cc) ndr.
di Nico Baratta


FOGGIA, 31 MAR. - Ci son voluti circa due anni ma alla fine gli inquirenti sono riusciti a identificare gli esecutori e provare l’estorsione. Si tratta di due noti malviventi, un uomo e una donna, già in carcere, rispettivamente Francavilla Leonarda, cl.’82, e Salvatore Antonio, cl. ’91, affiliati e con nota parentela ad esponenti di spicco della criminalità organizzata di Foggia, la “Società Foggiana”, e precisamente al clan “Sinesi-Francavilla”. Nella prime ore di questa mattina i Carabinieri di Foggia hanno eseguito due ordinanze di misura cautelare in carcere nei confronti dei due estorsori.

I fatti risalgono al novembre 2015, da quando son partite le indagini per l'Operazione "Super Soap". In quel tempo una nota catena commerciale locale adibita al commercio all’ingrosso di saponi detersivi e prodotti per la pulizia, la Proshop della famiglia Grieco, fu oggetto di alcune intimidazioni. Dapprima un’auto, una Audi Q5, danneggiata alla carrozzeria e al parabrezza da alcuni colpi d’arma da fuoco, poi un attentato dinamitardo causando ingenti danni a all’attività commerciale ubicata in pieno centro cittadino, in via Zodiaco. 

Salvatore Antonio (foto Cc) ndr.
I due fatti malavitosi non hanno distratto le FF.OO. che da subito hanno collegato gli eventi e iniziato un’intensa indagine col chiaro fine intimidatorio e presumibilmente estorsivo. Iniziata l’indagine, gli inquirenti hanno subito ascoltato la famiglia intimidita e dopo aver acquisito un'ingente mole di documentazione amministrativa e contabile e fatti i dovuti riscontri sono riusciti a giungere alla causa di quegli atti intimidatori: estorsione. Difatti la famiglia Grieco era sotto lo scacco della mala organizzata locale, che era costretta a effettuare, in condizioni commercialmente inaccettabili, una fornitura di merce del valore di circa 30.0000 Euro a favore di una società, costituita dagli indagati solo il 21.12.2015. Merce prevalentemente venduta dall’’attività commerciale specializzata nella vendita al dettaglio di prodotti per la pulizia della casa e l’igiene della persona, e necessaria a riempire gli scaffali del suo unico punto vendita in previsione della sua inaugurazione. Tale fornitura, secondo quanto è emerso dalle indagini, era concessa in condizioni di assoluto favore, finanziariamente definibili "da suicidio", quali la mancata copertura economica dei titoli di credito consegnati in pagamento, il mancato rilascio di garanzie del credito, l'assenza di un contratto in forma scritta. Tutte condizioni estorte con reiterate minacce, seppur implicite, ma aggravate poiché gli arrestati si avvalsero della forza intimidatoria derivante dalla loro appartenenza e parentela al noto clan mafioso Sinesi-Francavilla, della già detta “Società Foggiana”. Difatti Francavilla Leonarda è moglie di un noto affiliato, Lanza Mario, e soprattutto sorella dei due fratelli Francavilla, Antonello e Emiliano., elementi apicali del clan mafioso sopradetto. Tra l’altro, per far comprendere la forte matrice mafiosa, Francavilla Antonio è genero di Sinesi Roberto, capo batteria dello stesso clan.

La serranda danneggiata (foto Cc) ndr





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