Handicap. A Palermo in "Marcia per la Dignità"
Alessio e Gianluca Pellegrino (foto facebook) ndr. |
In
sicilia il terremoto scatenato dalla protesta dei disabili
di
Luciano Manna
PALERMO, 12 APR. - Le
vicende siciliane recenti che hanno visto protagonisti i disabili di Palermo
mossi dalla difesa dei propri diritti sono ben note e sono state ampiamente divulgate
per mezzo dei video de "Le Iene" sulle reti nazionali. A causa della triste evidenza
messa in luce dai fratelli Pellegrino, Gianluca ed Alessio, l'assessore
regionale al Lavoro, Gianluca Miccichè ha dovuto rassegnare le dimissioni dal ruolo
istituzionale che ricopriva. Un terremoto sull'argomento "handicap" che ha scosso
fortemente l'amministrazione Crocetta che a sua volta mette in atto la sua difesa con comunicati
stampa conditi da numeri che danno all'opinione pubblica l'impressione di comunicazioni
paternalistiche, così come avviene proprio oggi. Cioè, mentre stamattina le
carrozzine dei disabili invadevano il centro storico di Palermo per una
manifestazione in difesa della dignità del portatore di handicap, ricevevamo un
comunicato dalla posta istituzionale del Presidente della Regione siciliana
Crocetta con oggetto "Ecco la verità sui fondi destinati alle persone
disabili". Ma perché la macchina amministrativa ha necessità di dimostrare
con i numeri il proprio operato nel settore disabilità proprio il giorno in cui
i disabili manifestano un disagio con un corteo per le strade palermitane? In
queste occasioni servirebbe silenzio e rispetto, fattori fondamentali per porsi
nella fase di ascolto e recepire le istanze di chi manifesta un disagio. Quanti
dei politici dell'amministrazione regionale o quanti dei responsabili diretti ed impiegati nel settore
inerente l'assistenza sociale e domiciliare per l'handicap hanno vissuto un
solo giorno in casa Pellegrino al fine di vivere e comprendere come vivono e di cosa hanno realmente bisogno? La
risposta è nelle ore effettive di assistenza domiciliare che ricevono Gianluca
ed Alessio ogni giorno: 4 ore, ogni giorno solo 4 ore esercitate da un solo
operatore per due disabili che hanno necessità di assistenza permanente, di giorno e di notte, e che necessitano dell'aiuto di un'altra persona anche solo per
bere un bicchiere di acqua o per i propri bisogni fisiologici. Come si pone
quindi l'amministrazione, in ogni suo livello, di fronte a questa palese
negazione dei diritti di un uomo dove è evidente che viene violata la dignità del disabile? Con i numeri su un comunicato stampa? In realtà, a prescindere dai numeri sui documenti e sui decreti, accade oggi che un disabile è costretto a metter
mano nelle proprie tasche per attingere dalle proprie risorse economiche per poter
pagare una assistenza privata che va quindi ad implementare quella erogata
dall'istituzione.
E' abbastanza chiaro il manifesto del
corteo odierno "Marcia per la Dignità" dove tutti i disabili, per chi
ha potuto, sono scesi in strada: "Abbiamo assistito in questi ultimi
mesi ad un confronto senza precedenti con le istituzioni. Sono venuti a galla
anni ed anni di abbandono, interessi, mediocrità, silenzi, sotterfugi.
Continuiamo ad assistere ad offese, inganni, prese in giro che offendono la
nostra condizione di persone con disabilità. Noi siamo LIBERI e questo disturba. Siamo stati più volte a
discutere con tutti i politici, i dirigenti, gli amministratori. Siamo ormai
sconfortati ma risoluti". Tante le carrozzine presenti, anche quelle
vuote con un cartello posto sopra: "Io sono a casa, sto troppo male".
In testa al corteo ci sono Gianluca e Alessio Pellegrino con il noto regista
palermitano Pif (Pier Francesco Diliberto), lo stesso che ha sempre
accompagnato i disabili palermitani anche negli incontri istituzionali,
compresi quelli con Crocetta.
Raggiunti telefonicamente durante la
manifestazione, Gianluca ed Alessio ci hanno riferito che la lotta che
conducono è a favore di tutti i disabili, non solo per quelli palermitani o
siciliani. "Abbiamo organizzato questo corteo - ci racconta
Gianluca - perché le abbiamo
provate tutte, abbiamo provato in tutti i modi a far valere i nostri diritti,
con questa marcia silenziosa vogliamo raggiungere i nostri obbiettivi, siamo
determinati e otterremo i nostri diritti!". "Questa marcia è silenziosa
- aggiunge Alessio - silenziosa perché abbiamo già detto tutto, perché
si è già detto tutto, dalle televisioni alla stampa, abbiamo parlato
abbastanza, abbiamo capito che il silenzio in questo caso fa più rumore delle
parole, dei discorsi, dei dialoghi e dei monologhi; siamo stanchi di essere
presi in giro e in alcuni casi di essere usati come merce di scambio per il
voto elettorale, oggi manifestiamo, domani torneremo a lavorare".
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