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Politica. Come vorrei che fosse il Sindaco di Monte Sant’Angelo. Riflessioni pubbliche di Michele Ciuffreda

Michele Ciuffreda (foto com.) ndr.
di Redazione


MONTE SANT'ANGELO (FG), 17 APR. - Di seguito riportiamo alcune riflessioni che Michele Ciuffreda, co-fondatore della lista civica angiolina di centrosinistra “La Città Nuova”, ed ora uscito da metà marzo dal gruppo per divergenze apicali sulla scelta del candidato sindaco, ha voluto rendere pubbliche per cercar di far riflettere i suoi concittadini per il prossimo voto amministrativo che si svolgerà a giugno 2017. 

«Amiche ed amici, mancano meno di due mesi alle elezioni amministrative per l’elezione diretta del Sindaco e per il rinnovo del Consiglio comunale, nonché meno di un mese alla presentazione delle relative candidature. 

Si discute da tempo sui nomi che aspirano ad assumere l’investitura istituzionale di Sindaco, ma sino ad oggi sulla scena politica risulta ufficiale soltanto la candidatura di Pina Gentile per il M5S. 

Con la consapevolezza che non ci serve un Uomo della Provvidenza, bensì una nuova classe dirigente tutta intera e che i protagonisti vanno ricercati tra i personaggi di seconda fila, nella speranza di riconoscerli, ho provato a delineare, riflettendo ad alta voce, un ideale di primo cittadino che potrebbe riscuotere, secondo me, ampio consenso o gradimento alla carica di Sindaco. 

PROFILO DEL CANDIDATO SINDACO 

1) Il candidato Sindaco deve essere persona che si affaccia per la prima volta sulla scena istituzionale; 

2) Il candidato Sindaco deve farsi sintesi nella cittadinanza; 

3) Il candidato Sindaco deve essere persona che possa garantire, una volta eletta, una presenza continua e costante pari a 24 ore su 24, deve cioè dedicarsi a tempo pieno al delicato compito istituzionale ponendosi in aspettativa dal lavoro; 

4) Il candidato Sindaco, qualora eletto, deve essere il garante di una amministrazione esclusivista, frutto cioè della volontà popolare e solo a questa essere assoggettata, ovviamente nel pieno rispetto delle leggi; 

5) Il candidato Sindaco deve essere umile al fine di considerare i problemi degli altri come suoi, nel senso di interpretare la politica come la forma più alta di carità; 

6) Il candidato Sindaco deve essere competente, onesto, sincero, leale, libero, distaccato, trasparente, coerente, responsabile; 

7) Il candidato Sindaco non deve intendere la politica come strumento per fare carriera o accrescere il prestigio personale né anteporre gli interessi personali a quelli della città; 

8) Il candidato Sindaco, una volta eletto, non deve vivere l’impegno politico come un fatto puramente tecnico, ma deve perseguire la giustizia e la pace; 

9) Il candidato Sindaco deve essere persona capace di costruire una comunità solidale; 

10) Il candidato Sindaco deve testimoniare la funzione pubblica come servizio al bene comune, da sottrarre ai condizionamenti del potere, alla ricerca del prestigio e dell’interesse personale; 

11) Il candidato Sindaco deve rappresentare la comunità non esitando ad aiutare i poveri e gli indifesi utilizzando, qualora avesse già un salario, l’indennità di Sindaco e fondi del Comune non per fare la carità ma per fare giustizia. 

12) Il candidato Sindaco deve vivere episodi che raccontino la sua onestà senza concedere nulla alla potenza del denaro ed il suo senso dello Stato. 

Al mio Sindaco io chiederei accoglienza, ascolto e tanta disponibilità. 

“ Il governante più alto è quello che della cui esistenza i sudditi si accorgono appena. Poi viene quello che amano e stimano. Poi quello che temono. Infine quello che disprezzano” (Lao-Tzu)».







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