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Estate 2017. Come evitare le truffe quando si cerca una casa per le vacanze

Italiani in partenza per le vacanze estive. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 27 GIU. (AGI) - Il 65% degli italiani (72% dei millennials) cerca attraverso Internet una casa in affitto per le vacanze. Lo dice una ricerca Doxa secondo cui, sebbene molti abbiano sentito parlare delle “case fantasma”, più di un terzo degli intervistati consiglierebbe comunque ad amici e parenti di utilizzare un sito per la ricerca e il 46% della popolazione italiana trova un immobile (casa singola o appartamento) dove trascorrere le vacanze. Per evitare le truffe, la Polizia Postale e Subito.it hanno messo a punto cinque semplici regole: 
  1. Verificare l’esistenza della casa attraverso i principali motori di ricerca disponibili in Rete. Ad esempio, con Google Immagini è possibile verificare se le foto nell’annuncio sono vere o sono state copiate/incollate da altri siti (basta trascinare o copiare e incollare l’immagine), mentre con Google Maps è possibile avere la visione “satellitare” per verificare il luogo in cui si trova l’immobile; 
  2. Paragonare sempre il prezzo della casa a quello di altri annunci e chiedere ulteriori informazioni all’inserzionista oltre a quelle presenti nell’annuncio; 
  3. Versare una caparra non superiore al 20% del totale (prezzo medio di mercato) solo nel momento in cui si è già verificato l’annuncio e contattato l’inserzionista; 
  4. Utilizzare sempre metodi tracciabili (IBAN italiano che inizi per IT, PayPal, Hype di Banca Sella) e non effettuare pagamenti su carte ricaricabili o con servizi di trasferimento di denaro; 
  5. Verificare ulteriormente l’origine dell’IBAN tramite i cosiddetti “IBAN calculator” disponibili in Rete, che mostrano se l’IBAN inserito è valido assieme ad altre informazioni utili. Anche in caso di acquisto online di beni, è bene ricordare che è consigliabile affidarsi a negozi online certificati per evitare i rischi di “essere indirizzati” su siti truffaldini o siti clone che potrebbero catturare i dati finanziari e personali inseriti per completare l’acquisto (phishing).




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