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Sport. 2017 Mondiale di Vela a Trieste. La Capitanata è presente con l'imbarcazione BLACKCOCONUT

L'imbarcazione del BLACKCOCONUT (foto BLACKCOCONUT) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 24 LUG. (Com. St.) - Chiude il sipario il Campionato del Mondo O.R.C. di vela che si è tenuto quest’anno in Italia dal 30 giugno all’8 luglio, ospitato dalla marina di Porto San Rocco a Muggia (TS) ed organizzato dal consorzio di cinque tra i più importanti club di vela del Golfo di Trieste, Yacht Club Porto San Rocco (Muggia -TS), Yacht Club Adriaco (Trieste), Triestina della Vela (Trieste), Società Velica di Barcola e Grignano (Trieste), Circolo della Vela Muggia (Muggia -TS), Circolo Nautico Triestino Sirena (Trieste) e Select Sailing Clubs dalla Slovenia. I 5 Club hanno un'ampia esperienza organizzando di eventi di vela, grazie a una lunga storia che, nel caso di Yacht Club Adriaco, risale a più di 100 anni.
Per la partecipazione sono state selezionate 116 imbarcazioni, che hanno coinvolto nella competizione circa 1200 atleti, professionisti e non, provenienti da 19 nazioni e precisamente dalla Gran Bretagna, Grecia, Russia, Germania, Ucraina, Finlandia, Turchia, Norvegia, Danimarca, Olanda, Spagna, Estonia, Repubblica Ceca, Malta, Croazia, Cipro, Austria, Slovenia e, ovviamente, Italia. Le imbarcazioni erano suddivise in tre classi A, B e C, in base alle dimensioni, che si sono date il battaglia nello specchio di acqua del Golfo di Trieste: lo stesso che ospita, dal 1968, la Barcolana, la regata famosa in tutto il modo per le sue 2000 barche a vela partecipanti.
Tre le imbarcazioni selezionate, provenienti dalla Puglia, ha spiccato BLACKCOCONUT degli armatori Salvatore DI CORATO, Faliero BELARDINELLI e Franco RICUCCI iscritto presso la Lega Navale Italiana sezione di Foggia, un M37 varato dal cantiere “2marine” su concept del noto progettista di fama internazionale ing. Maurizio Cossutti. BLACKCOCONUT ha gareggiato nella classe C con un equipaggio composto, oltre che dagli armatori, da Massimo Achille, Mirko Gallone, Luigi Erriquez, Alessandro Inviti e Stefano Straziota, tutti atleti pugliesi non professionisti.

La partecipazione all’importante competizione è stata possibile solo grazie al sostegno di alcuni sponsor di Capitanata: pastificio TAMMA Spa di Foggia, l’officina specializzata MERCEDES e BMW ‘MARCHETTI POTITO Srl’ di Foggia,  oltre al progetto ‘DFUNNEL Digital & Mobile Marketing’, al B&B & CHARTER Parallelo41 di Vieste e alla  Smetras TRASPORTI.

L’organizzazione del Mondiale ha previsto nei primi giorni rigorosi controlli delle imbarcazioni che dovevano rispettare tutti i canoni del regolamento dell’O.R.C., sia in termini di sicurezza che in termini di misurazioni. Domenica 2 luglio è stato disputato il warm up che ha permesso ai team di mettere a punto le imbarcazioni in funzione delle condizioni meteomarine che sono risultate, per tutto l’arco del Campionato, impegnative e complesse dal punto di vista tattico, perché le gare sono state condizionate dal poco vento, salvo in alcune occasioni, e dalla debole corrente.
Il giorno 3 luglio, partenza della regata “lunga” che prevedeva un percorso di altura articolato tra l’Italia, Slovenia e Croazia per una lunghezza di circa 105 miglia marine (circa 194 Km) per la classe C e che ha visto gli equipaggi gareggiare per due giorni consecutivi giorno e notte. Le navigazioni sono state esaltanti, con tanti sconvolgimenti di classifica per via delle condizioni molto variabili e dei ripetuti momenti di bonaccia. Nel primo tratto del percorso, BLACKCOCONUT era riuscita anche a tenere saldamente i terzo posto. 
Dal giorno 5 a giorno 8 si sono tenute invece le ulteriori 6 “prove” con un percorso tracciato da boe. Anche queste giornate si sono rivelate complesse per via delle condizioni meteo marine che hanno sicuramento favorito le imbarcazioni più piccole e leggere le quali hanno occupato la prima parte della classifiche. Tutto a vantaggio della spettacolarità e dell’agonismo, dato che ogni prova è risultata molto combattuta: più volte, l’ottimo Comitato di Regata è stato costretto all’utilizzo della Black Flag, la bandiera che determina l’automatica squalifica dalla prova dei team, per contenere l’agonismo regatanti in fase di partenza. 
Dalle graduatorie delle varie prove è scaturita la classifica generale che ha visto primeggiare ben tre imbarcazioni Italiane che possono fregiarsi del titolo di Campioni del Mondo: lo yacht MASCALZONE LATINO dell’armatore Vincenzo Onorato, già famoso per la campagna di Coppa America con +39, nella classe A, BEWILD dell’armatore “Csq2 sailing team Renzo Grotteschi” del circolo vela PORTOCIVITANOVA e AIRIS dell’armatore Roberto Monti del Club “Il Porto di mare”.
Degno di menzione il perfetto lavoro svolto dal Comitato di Regata a mare, sempre preciso e altamente professionale, dal Comitato Tecnico, che ha condotto con grande rigore i controlli delle imbarcazioni durate tutta la manifestazione, e dal Comitato Organizzatore che ha saputo gestire senza pecche una così complessa manifestazione.
L’imbarcazione BLACKCOCONUT ha chiuso il Campionato al 15° posto tra i non professionisti e al 32° posto in classifica generale: risultato che sicuramente consolida, sia in termini tecnici che organizzativi, il progetto del sailing team “All Black”, iniziato meno di un anno fa con la partecipazione a varie competizioni quali la Pizzomunno Cup, il Campionato Invernale del Golfo di Manfredonia, il Campionato Invernale di Bari, la regata Internazionale Italia-Montenegro ESTE105, la regata Internazionale BRINDISI-CORFU’ e che ha visto l’equipaggio foggiano sempre primeggiare in tutti i campi di regata, portando alla ribalta mondiale la vela della Capitanata e, più in generale, della Puglia.
Un nota di rilievo è stata quella della “visibilità” dell’evento, non solo per il pubblico e per i moltissimi mass media presenti sia a terra che in mare, ma anche dalla tempestività della pubblicazione delle classifiche sul sito ufficiale e non ultimo alla costante trasmissione dei dati della posizione in tempo reale delle imbarcazioni durante le regate che hanno reso fruibile l’evolversi della gara a chi non era in campo ma anche ai non addetti ai lavori.



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