Calcio. Foggia bravo e fortunato buon pari a Brescia
Roberto Floriano autore del gol del pareggio (foto web) ndr |
di Mario Schena
FOGGIA, 23 SETT. - Nel campionato 97/98, l’ultimo
in B, Il Foggia aveva gli stessi punti dell’attuale campionato, cinque, e
occupava la stessa posizione in classifica. Alla sesta i rossoneri affrontarono
in casa il Pescara e vinsero uno a zero con rete di Vukoja. Stroppa è tornato a
Brescia, la sua città ed in tribuna c’erano i suoi figli. E’ finita due a due e
per il Foggia e si può parlare di punto d’oro preso su un campo sempre difficile
come quello lombardo, il Brescia può recriminare per alcune palle gol clamorose
sbagliate davvero grossolanamente. Stroppa ripropone Floriano a sinistra e
ripropone Nicastro a destra dall’inizio.
E’ il Brescia a cercare di tenere subito il pallino del gioco come copione impone e con Bisoli l’uomo più insidioso sulla fascia destra sul quale Rubin trova non poca difficoltà a contenerlo. Al sesto proprio Bisoli dopo una palla rubata a centrocampo se ne va sulla destra e mette a centro area un a palla sulla quale si avventa Caracciolo che si divora una palla gol colossale alzando sulla traversa. Dopo due minuti è lo stesso Bisoli a provarci da fuori area, ma la palla anche questa volta va fuori, alta sulla traversa. La partita non è bella. Il Brescia tiene più palla, ma il Foggia non va in sofferenza. I rossoneri però sono decisamente poco propositivi in attacco non riuscendo a creare nessun pericolo per Minelli. E così il Brescia trova il gol a sei minuti dal termine della prima frazione col solito Caracciolo questa volta bravo a deviare di testa nell’angolo alla destra di Guarna. Il Foggia non ha una grossa reazione e il primo tempo si trascina fino alla fine senza sussulti. Come a Carpi ad inizio ripresa spazio a Chiricò al posto di uno spento Nicastro.
E l’innesto dell’esterno brindisino dà subito più velocità e dinamismo al gioco del Foggia che pareggia al primo minuto con Floriano che si disimpegna alla grande in area e piazza la palla nell’angolo basso alla destra di Minelli. All’ottavo Guarna fa scorrere un brivido agli oltre mille tifosi rossoneri presenti al “Rigamonti” uscendo a vuoto, ma buon per lui Rinaldi colpisce male di testa e manda alto. Il Foggia ci crede e al diciannovesimo trova addirittura il vantaggio con Chiricò che, come martedì sera si fa trovare puntuale davanti alla porta bresciana sull’assist di Mazzeo e mette in rete. Girandola di sostituzioni e il Brescia raddrizza la gara al trentaseiesimo con Bisoli che ribatte in rete un pallone calciato in area da Caracciolo e respinto dal palo. Sei minuti dopo Ferrante, entra in area tutto solo, ma si fa ribattere il tiro da Guarna e sulla respinta non riesce a metter in rete grazie all’intervento sulla linea di Martinelli.
Sul finale il Brescia, tutto sbilanciato in avanti, rischia di capitolare, ma Chiricò scattato dalla sua metà campo e trovatosi lanciato a rete con nessun difensore del Brescia nella sua metà campo, viene anticipato da Minelli, bravissimo ad uscire dai pali e spazzare via. Quattro i minuti di recupero dove non accade nulla di particolare. Finisce in parità una gara che tutto sommata e stata piacevole e ricca di gol e occasioni da rete. Per il Foggia dopo due trasferte il bilancio è più che positivo. Quattro punti che danno ossigeno alla classifica, ma soprattutto iniettano fiducia nei propri mezzi in una squadra che dopo la gara di Avellino sembrava smarrita.
E’ il Brescia a cercare di tenere subito il pallino del gioco come copione impone e con Bisoli l’uomo più insidioso sulla fascia destra sul quale Rubin trova non poca difficoltà a contenerlo. Al sesto proprio Bisoli dopo una palla rubata a centrocampo se ne va sulla destra e mette a centro area un a palla sulla quale si avventa Caracciolo che si divora una palla gol colossale alzando sulla traversa. Dopo due minuti è lo stesso Bisoli a provarci da fuori area, ma la palla anche questa volta va fuori, alta sulla traversa. La partita non è bella. Il Brescia tiene più palla, ma il Foggia non va in sofferenza. I rossoneri però sono decisamente poco propositivi in attacco non riuscendo a creare nessun pericolo per Minelli. E così il Brescia trova il gol a sei minuti dal termine della prima frazione col solito Caracciolo questa volta bravo a deviare di testa nell’angolo alla destra di Guarna. Il Foggia non ha una grossa reazione e il primo tempo si trascina fino alla fine senza sussulti. Come a Carpi ad inizio ripresa spazio a Chiricò al posto di uno spento Nicastro.
E l’innesto dell’esterno brindisino dà subito più velocità e dinamismo al gioco del Foggia che pareggia al primo minuto con Floriano che si disimpegna alla grande in area e piazza la palla nell’angolo basso alla destra di Minelli. All’ottavo Guarna fa scorrere un brivido agli oltre mille tifosi rossoneri presenti al “Rigamonti” uscendo a vuoto, ma buon per lui Rinaldi colpisce male di testa e manda alto. Il Foggia ci crede e al diciannovesimo trova addirittura il vantaggio con Chiricò che, come martedì sera si fa trovare puntuale davanti alla porta bresciana sull’assist di Mazzeo e mette in rete. Girandola di sostituzioni e il Brescia raddrizza la gara al trentaseiesimo con Bisoli che ribatte in rete un pallone calciato in area da Caracciolo e respinto dal palo. Sei minuti dopo Ferrante, entra in area tutto solo, ma si fa ribattere il tiro da Guarna e sulla respinta non riesce a metter in rete grazie all’intervento sulla linea di Martinelli.
Sul finale il Brescia, tutto sbilanciato in avanti, rischia di capitolare, ma Chiricò scattato dalla sua metà campo e trovatosi lanciato a rete con nessun difensore del Brescia nella sua metà campo, viene anticipato da Minelli, bravissimo ad uscire dai pali e spazzare via. Quattro i minuti di recupero dove non accade nulla di particolare. Finisce in parità una gara che tutto sommata e stata piacevole e ricca di gol e occasioni da rete. Per il Foggia dopo due trasferte il bilancio è più che positivo. Quattro punti che danno ossigeno alla classifica, ma soprattutto iniettano fiducia nei propri mezzi in una squadra che dopo la gara di Avellino sembrava smarrita.
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