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Bari. Sequestro della Gdf di prodotti contraffatti in occasione della festa dei santi medici. 8 responsabili segnalati all’autorita’ giudiziaria [CRONACA DELLA GDF ALL'INTERNO]

I prodotti contraffatti sequestari. (foto Gdf.) ndr.

di Redazione

BITONTO (BA), 27 OTT. - I Finanzieri della Tenenza di Bitonto, in occasione della tradizionale festa dei Santi Medici Cosma e Damiano, hanno svolto una serie di controlli volti al contrasto di ogni eventuale forma di illecito economico-finanziario ai danni dei visitatori e del corretto svolgimento dell’evento, con particolare attenzione al fenomeno della contraffazione marchi, della pirateria audiovisiva e dell’abusivismo commerciale. All’esito delle citate ispezioni sono stati sottoposti a sequestro circa 1.000 capi di abbigliamento e accessori contraffatti con la conseguente denunzia alla competente Autorità Giudiziaria di 8 cittadini di origine extracomunitaria. L’azione di servizio sottolinea, ancora una volta, il costante presidio attuato sul territorio dalla Guardia di Finanza a difesa della legalità, volto a contrastare tutti quei comportamenti, come il fenomeno della contraffazione, in grado di minare la sana e leale concorrenza tra gli operatori del mercato, danneggiando le imprese ed i lavoratori onesti e, più in generale, l’economia del nostro Paese. 

NORMATIVA ANTIMAFIA: POLIZIA DI STATO E GUARDIA DI FINANZA CONFISCANO BENI PER CIRCA QUATTROCENTOMILA EURO 

Nella mattinata odierna, a Poggio Imperiale (FG), finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria di Bari ed agenti della Polizia di Stato dell’Ufficio Misure di Prevenzione e Sicurezza della Questura di Foggia hanno proceduto all’esecuzione del provvedimento di confisca a carico del noto pregiudicato Di Summa Salvatore, classe 1969, disposto dal Tribunale di Foggia - Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore di Foggia. La confisca scaturisce dall’esecuzione di complesse indagini patrimoniali svolte dagli specialisti della Guardia di Finanza e di accurati accertamenti svolti dalla Polizia di Stato. Nel dettaglio sono stati confiscati 3 immobili per un valore di circa 400 mila euro, già sottoposti a sequestro anticipato e a successiva convalida da parte dell’A.G., risultati nella disponibilità del soggetto, considerato “socialmente pericoloso” nell’accezione del Codice antimafia, alla luce dei numerosi e gravi precedenti penali e di polizia, indicanti una spiccata dedizione al crimine fin dal 1989 quali reati contro il patrimonio, reati in materia di stupefacenti, reati in materia di armi, reati contro la pubblica amministrazione. Le investigazioni eseguite dai finanzieri del G.I.C.O. di Bari, sono consistite nella valorizzazione in chiave patrimoniale degli elementi acquisiti nelle indagini, nonché nell’esame e confronto di informazioni estratte dalle diverse banche dati in uso alla Guardia di Finanza, ed hanno permesso di acclarare l’assoluta sproporzione tra i beni nella disponibilità del proposto rispetto alla propria capacità reddituale ovvero del relativo nucleo familiare. Nello specifico, gli accertamenti hanno evidenziato una sperequazione tra i redditi dichiarati ed investimenti sostenuti nel periodo compreso tra il 2004 e il 2015, determinando l’emissione di una misura patrimoniale pari a circa 400 mila euro. Gli accertamenti effettuati dalla Polizia di Stato hanno, inoltre, consentito di evidenziare la pericolosità sociale del soggetto, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale disposta dal Tribunale di Foggia - Sezione Misure di Prevenzione su proposta del Questore di Foggia, fondata sull’esame complessivo della personalità dello stesso, alla luce dei numerosi precedenti di polizia e penali e delle reiterate frequentazioni del predetto con pregiudicati. Riguardo alle strategie di contrasto alla criminalità organizzata e diffusa, da tempo si è evidenziata l’importanza dello strumento delle misure di prevenzione personali e patrimoniali, capaci di limitare gli spostamenti dei malavitosi sul territorio e soprattutto, sul piano patrimoniale, di incidere sulla loro ricchezza nonché di determinare una “perdita di immagine e di prestigio” agli occhi dei loro sodali. Obiettivo strategico di primaria importanza è, infatti, quello del contrasto alle proiezioni economiche della criminalità, mediante l’aggressione dei patrimoni e delle disponibilità finanziarie riferibili direttamente o indirettamente alle organizzazioni delinquenziali, nonché alle loro capacità di infiltrazione nell’economia legale. 

Il Procuratore della Repubblica di Trani. (foto Gdf.) ndr.
GUARDIA DI FINANZA: VISITA DEL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA PRESSO IL TRIBUNALE DI TRANI 

Il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Trani – Cons. Dott. Antonino DI MAIO, ha fatto visita alle Fiamme Gialle della provincia BAT. A riceverlo presso la Caserma "M.A.V.M. Giovanni De Santis", il Gen. B. Nicola ALTIERO - Comandante Provinciale di Bari Guardia di Finanza ed il Col. Maurizio FAVIA - Comandante del Gruppo di Barletta, per una visita agli uffici della polizia giudiziaria barlettana, nel corso del quale il Col. FAVIA ha illustrato le specificità del territorio e le principali indagini in corso con la magistratura tranese. Il Procuratore durante l’incontro ha espresso vivo apprezzamento per le attività svolte dal Corpo richiamando l’importanza di procedere ed implementare i sequestri per equivalente in relazione ai vari reati fiscali. Nella mattinata la visita è continuata presso la Tenenza di Molfetta, Reparto della Guardia di Finanza che dipende dal Gruppo di Barletta, dove il Comandante - Ten. Chiara IALE ha illustrato al Dott. DI MAIO le attività in corso. Nei prossimi giorni, saranno le sedi delle Compagnie di Trani e Andria ad ospitare il vertice dell’Autorità inquirente tranese, cui a ricordo dell’incontro le Fiamme Gialle hanno donato una statuita raffigurante un Capitano della Legione Truppe Leggere 1787, cui la Guardia di Finanza richiama le proprie origini.



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