Attualità. OrientaPuglia2017, a Foggia l’Esercito Italiano promuove la “Cultura della Difesa” [VIDEO]
di Nico Baratta
Lo stand del Comando Militare Esercito "PUGLIA" (foto N. Baratta) ndr. |
“Cultura della Difesa” l’obiettivo preposto dall’Esercito Italiano, presente con il Comando Militare Esercito “PUGLIA”, coadiuvato dal 21° Reggimento Artiglieria Terrestre e dall’11° Reggimento Genio Guastatori entrambe della Caserma Sernia-Pedone di Foggia. Gestito magistralmente dal Maggiore Mauro Lastella, del Comando Militare Esercito “PUGLIA”, i militari presenti presso lo stand, professionisti del settore, hanno saputo conferire informazioni ai giovani, spiegando loro ogni particolare dello studio presso le scuole militari e le peculiarità della vita lavorativa che ogni giorno si affronta in divisa.
«Il Comando Militare Esercito “PUGLIA” non poteva disattendere questo appuntamento importantissimo per le Forze Armate. I mille contatti registrati solo nella prima giornata sono un'evidenza, un chiaro esempio –ha affermato il Maggiore Lastella-. Lo stand presente in fiera, qui a Foggia in questa tre giorni, ha coinvolto tutte le componenti che costituiscono il Comando Militare Esercito Sud. Difatti qui sono stati presenti quelli della città di Foggia, il 21° Reggimento Artiglieria Terrestre e l'11° Reggimento Genio Guastatori, quindi al completo e pronti ad aver conferito ai ragazzi tutte le informazioni utili per la loro formazione e per accedere alle Forze Armate in maniera razionale e consapevole».
La partecipazione dell’Esercito Italiano ai Saloni di orientamento, che rappresentano una delle realtà più importanti nella scelta dell’indirizzo post-scolastico, promuove la conoscenza della “Cultura della Difesa”, quell’insieme dei valori, delle tradizioni e delle finalità che caratterizzano l’operato delle Forze Armate al servizio della collettività, per la salvaguardia degli interessi nazionali.
Una testimonianza è data dalle affermazioni del “Geniere” Di Lauro Fabrizio, dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia «La scelta di indossare questa gloriosa divisa è voluta, fin da bambino. Difatti ero appassionato dei vari compiti istituzionali dell'Esercito Italiano, in primis della volontà di aiutare altre popolazioni partecipando non solo alle missioni emergenziali che purtroppo attanagliano la nostra bell’Italia, bensì a quelle di per la sicurezza e la pace nazionale e internazionale. Ideali che mi hanno portato a fare con responsabilità e senso del dovere questa scelta, sempre rivolta ad aiutare il cittadino e disponibile per aiutare il prossimo».
In ordine da sinistra il Tenente Katia Callegher, il Maggiore Mauro Lastella, il Geniere Fabrizio Di Lauro (foto) ndr. |
Ma OrientaPuglia è anche e soprattutto quell’evento che fornisce ai giovani che si stanno per affacciare nel mondo del lavoro. Un momento della loro vita difficile e spesso confuso da proposte variegate. Qui le università mettono a disposizione tutti gli strumenti per far conoscere i loro indirizzi, cercando di conferire al giovane ciò che richiede per una scelta oculata e propensa per un inserimento “istruito” nel mondo del lavoro. Lo stesso è fatto dalle varie Forze di Polizia e delle Forze Armate. L’Esercito è tra i protagonisti per tal “missione”, che investe moltissimo nell’istruzione sia specialistica di settore -per i Volontari- , sia in quella universitaria -basti pensare che la formazione di base per un Ufficiale dura minimo 5 anni (Laurea specialistica) così come quella di un Maresciallo non meno di tre (laurea di 1° Livello)-. Ecco perché OrientaPuglia diventa quell’occasione unica per approfondire le conoscenze, nello specifico sull’Esercito, e valutare la possibilità di poter far parte di quella grande famiglia che con slancio, passione, professionalità e lealtà si dedica senza risparmio di energia e a costo di qualunque sacrificio alla nostra amata Italia, in ossequio al motto.
Testimonial e soprattutto informatrice preparata è il Tenente Callegher Katia, del 21° Reggimento Artiglieria Terrestre di Foggia. «Per entrare in Accademia bisogna fare un concorso previa domanda, ora svolta a livello informatico. Una volta accettata la domanda bisogna superare un test di cultura generale che è la prima selezione. Poi ci altre selezioni con prove fisiche, psico-attitudinali e altre di varie discipline scolastiche. L’Esercito mi ha dato la possibilità di formarmi, di studiare, di laurearmi. Difatti ho conseguito la laurea in Scienze Strategiche e Politiche Organizzative, ed ora sono a Foggia a comando la Prima Batteria. Qui la formazione è continua, al passo dei tempi, sia culturale che tecnica e fisica per garantire il massimo a tutti».
Testimonial e soprattutto informatrice preparata è il Tenente Callegher Katia, del 21° Reggimento Artiglieria Terrestre di Foggia. «Per entrare in Accademia bisogna fare un concorso previa domanda, ora svolta a livello informatico. Una volta accettata la domanda bisogna superare un test di cultura generale che è la prima selezione. Poi ci altre selezioni con prove fisiche, psico-attitudinali e altre di varie discipline scolastiche. L’Esercito mi ha dato la possibilità di formarmi, di studiare, di laurearmi. Difatti ho conseguito la laurea in Scienze Strategiche e Politiche Organizzative, ed ora sono a Foggia a comando la Prima Batteria. Qui la formazione è continua, al passo dei tempi, sia culturale che tecnica e fisica per garantire il massimo a tutti».
OrientaPuglia 2017, lo stand dell'Università degli Studi di Foggia (foto) ndr. |
Tra i visitatori, tutti diciassettenni e giù di lì, hanno fatto breccia nel cuore e nella mente dei militari presenti allo stand. Tra i militari c’era chi parlava di formazione militare intesa come formazione fisica e mentale e continuo controllo della salute. Un punto fondamentale che il Maggiore Lastella ha voluto rimarcare poiché l’Esercito Italiano pone al centro la persona e perciò il suo stato di salute, che vale molto di più di una specializzazione. Ma è stata anche l’occasione di ricordare che l’Esercito Italiano quest’anno festeggiava i cent’anni dalla Grande Guerra, la Prima Guerra Mondiale. «Con la Grande Guerra –ha ricordato il Maggiore Mauro Lastella- siamo presenti in molte città della nostra Puglia. Lo siamo anche con una mostra, iniziativa culturale posta in essere dallo Stato Maggiore dell'Esercito Italiano. Con l’aspetto bellico e sociale della Prima Guerra Mondiale –ha rimarcato il Maggiore- si può comprendere il vero spaccato di quello che l'Italia è stata in quel periodo, dove tutti gli italiani sono diventati soldati cementando l'unità nazionale. Personalmente e tutto l’Esercito è entusiasta per l’interesse che i giovani hanno e stanno mostrando. Oltre alla storia, negli stand in giro per la Puglia si ha il vero impatto emotivo e non solo osservando le cartoline dell'epoca o oggetti vari appartenuti ai nostri valorosi soldati, che ricordo, perché è un punto fondamentale, in trincea hanno anche imparato a comunicare in lingua italiana poiché all'epoca il dialetto era la lingua più diffusa e trovandosi tutti insieme era necessario parlare la stessa lingua. Poi, e mi piace porlo in evidenza, già toccando con mano la vecchia uniforme è motivo di formazione. E posso garantire che il cuore batte più forte e ci si sente più italiani. “Noi ci siamo sempre”».
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