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Bari. Con "Misolida" si festeggiano quindici anni di missione e solidarietà sul nostro territorio

Lo staff dell'Associazione. (foto M.C.) ndr.

di Maria Caravella

BARI. 17 NOV. - La sede di Misolida onlus di Bari ha festeggiato, con entusiasmo e partecipazione di numerosi soci e simpatizzanti i suoi primi quindici di attività. Momento importante dell'evento, oltre al ricordo dei progetti portati a termine in questi tre lustri, è stata la presentazione della rivista Agape, che dalla nascita dell'associazione la segue, illustrando gli eventi più importanti che la contraddistinguono, in particolar modo questo ultimo numero del periodico, dove c e' una sintesi di tutti questi anni di attività. la serata presentata dal talentuoso scrittore barese Paolo de Santis, che ha anche recitato alcune delle sue note composizioni, si e' svolta in una suggestiva atmosfera di "agape universale"; De Santis ha poi introdotto Marilena Barbone la coordinatrice di Misolida in terra Bari e il presidente nazionale Domenico Candito che insieme ad Emanuela Candito hanno parlato di questo importante evento, della missione e dell'importanza della divulgazione dello spirito missionario. Al termive della conferenza abbiamo intervistato il presidente nazionale Domenico Candito: 

Domanda: Da quando è presidente di questa associazione? 
Risposta: Da maggio 2017 

Domanda: Di cosa si occupa nella vita oltre che di volontariato? 
Risposta: La mia occupazione è quella di amministratore di condomini 

Domanda: Ha deciso quindi di amministrare una onlus? 
Risposta: Non proprio, faccio parte di una associazione di volontariato che mi ha nominato presidente, lo faccio di buon grado e soprattutto con amore all'insegna della solidarietà, perchè mi fa molto piacere offrire il mio tempo e le mie potenzialità a chi ne ha bisogno. Farò questo per tre anni e spero di farlo con impegno e amore al servizio della missione. Sono onorato di questa opportunità che i soci di Misolida onlus amica dei santi angeli mi hanno voluto dare. Misolida è un'associazione che è nata nel 2001 e nel 2002 è stata regolarmente registrata, nel 2005 è diventata una onlus. Ci occupiamo in Nigeria di una realtà molto bella, una scuola dove ci sono 210 bambini che la frequentano, abbiamo 13 insegnanti nigeriani che lavorano sul posto. E' una bella realtà che non ho creato io ma padre Vincent rogazionista nigeriano, venuto a mancare 5 anni fa , dopo la sua scomparsa ce ne occupiamo noi con grande impegno, in stretta collaborazione con la rappresentanza locale, nessun progetto viene intrapreso senza una comune volontà con i rappresentanti nigeriani. Tutto viene fatto in virtù del bene comune. 

Domanda: Come sono le vostre relazioni con il governo nigeriano? 
Risposta: Sono ottime, anche se non entriamo in merito alla politica locale 

Domanda: Perchè avete pensato di occuparvi proprio della Nigeria, che in fondo è un paese ricco? 
Risposta: La povertà che c'è in Nigeria bisogna viverla, bisogna andare li per constatarla con mano. Li purtroppo c'è una cattiva distribuzione della ricchezza, manca una classe media, si passa dall'esagerato benessere, all'estrema povertà. Noi ci proponiamo di dare a bambini senza futuro, la possibilità di studiare e avere l'opportunità di affrontare la vita con un bagaglio di conoscenze. A bambini a cui è stata rubata l'infanzia, perchè costretti a lavorare in tenera età, in un paese dove permane ancora il problema delle spose bambine, che vengono cedute come se fossero merce di scambio . Facciamo questo perchè pensiamo sia importante aiutare queste persone nel luogo in cui vivono, aiutandoli a migliorare la loro realtà. 

Domanda: Come mai avete pensato di occuparvi di volontariato internazionale, anzichè aiutare gli italiani che vivono al sud Italia in stato di indigenza? Risposta: Abbiamo pensato anche a questo, infatti sul nostro territorio spesso realizziamo delle collette alimentari per aiutare i più poveri. Ci occupiamo degli ammalati e gli anziani, di tutti coloro che hanno bisogno di aiuto sul nostro territorio. Anche se la priorità della nostra associazione resta quella del volontariato a livello internazionale, in quanto intrapresa da padre Vincent, che noi continuiamo a portare avanti, perchè sarebbe stato un peccato abbandonare quei bambini. Cerchiamo di compenetrarci nelle problematiche altrui, comprese quelle dei migranti che vengono in Italia, senza giudicare ma dando a tutti un aiuto. 

Domanda: Non avete mai pensato a creare qui, per gli immigrati delle attività di formazione legate all'inserimento sociale? 
Risposta: Ci piacerebbe fare anche questo, noi cerchiamo di realizzare tutto quello per cui ci illumina lo spirito santo, ma non è semplice, necessitano volontari e fondi da destinare, perchè già portare avanti da 15 anni la nostra scuola in Nigeria non è stato facile. 

Domanda: Com'è la risposta sul territorio? 
Risposta: La risposta è positiva, però purtroppo anche nel nostro paese viviamo un periodo di grandi difficoltà, non solo a livello materiale ma anche a livello morale, fare il missionario non è facile spesso ci si scontra con la realtà che non sempre è favorevole, bisogna decidere anche di donare il nostro tempo sottraendolo al nostro quotidiano. Fare del volontariato significa dare senza ricevere nulla in cambio. 

Domanda: Com'è strutturata a livello operativo la vostra associazione? 
Risposta: Abbiamo una sede a Messina, una sede a Bari e un'altra sede a Villa San Giovanni, dei punti di riferimento a Catania e molti soci e simpatizzanti sparsi in tutta Italia; ci occupiamo anche di adozioni a distanza, borse di studio per i ragazzi nigeriani. Ringraziamo anche tutte quelle persone che ci offrono gratuitamente delle sedi per ammortizzare i costi. 

Domanda: Come si autofinanzia l'associazione? 
Risposta: Essendo una onlus in minima parte con il cinque per mille, per il resto organizzando eventi e destinando il ricavato alle nostre attività. 

Domanda: Che appello farebbe alle persone per invogliarle a partecipare a queste attività, oppure semplicemente avvicinarsi al volontariato e al mondo della solidarietà? 
Risposta: Abituarli soprattutto all'idea di dare qualcosa gratuitamente senza aspettarsi nulla, molti si avvicinano, ma sono titubanti pensando che richiede molto impegno sotto tutti gli aspetti. Bisogna puntare a creare la ricchezza umana quella che si fa con il cuore perchè solo quella materiale crea distacco. 

Domanda: Facendo un bilancio, cosa ritiene di aver ricevuto a livello umano da queste persone a cui ha portato aiuto? 
Risposta: Io non ci sono mai stato in Nigeria, ma c'è stata mia figlia che è una socia attiva di Misolida, che era andata li con l'intento di portare il sorriso a quelle persone, quando è rientrata mi ha confidato di aver ricevuto lei da quella gente una grande gioia fatta di tanti abbracci e tanti sorrisi da parte di quei bambini che erano a piedi scalzi, si prendevano cura dei fratelli più piccoli e si dividevano il cibo e i semplici giochi. Dimostrando di apprezzare il poco che avevano a differenza di noi che ormai siamo annoiati dal superfluo. 

Domanda: Un'ultima domanda, quali sono i vostri progetti a breve e a lungo termine? 
Risposta: Come progetto a lungo termine ne abbiamo uno per avvicinare i giovani affinchè diventino parte importante del progetto missionario e poi quello di costruire un'altra ala della nostra scuola in Nigeria che spero quest'anno riusciremo a portare a termine.



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