Taranto. Indagati per emissioni gas. Assennato: "Odortel non più attivo, peccato!"
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La raffineria Eni di Taranto (foto L. Manna) ndr. |
di Luciano Manna
Le indagini della
Procura su Eni e Hidrochemical
TARANTO, 24 NOV. – Conclusioni delle indagini preliminari della Procura di Taranto
notificate a tre dirigenti della raffineria Eni di Taranto e due della
Hidrochemical Service. I cinque sono indagati per un'inchiesta condotta tra gli
anni 2013 e 2015 sulle emissioni odorigene, "come il solforato di idrogeno e altri derivati a contenuto di zolfo",
che sono state più volte avvertite in città sino a costringere la popolazione a
rimanere chiusi in casa. Per l'Eni l'indagine si focalizza sulle emissioni connesse
al ciclo produttivo, all'accensione delle torce di emergenze e alle emissioni
delle vasche di trattamento delle acque. Per la società Hidrochemical, invece,
sotto indagine sono finite le emissioni connesse al trattamento chimico e
biologico dei rifiuti liquidi.
Negli anni in cui la
Procura di Taranto svolgeva queste indagini il direttore di Arpa Puglia era il
prof. Giorgio Assennato. A lui abbiamo chiesto un parere su questa vicenda.
Professore Assennato, la Procura di Taranto indaga sulle
emissioni odorigene che investono la città di Taranto. Cosa pensa a riguardo?
"E' triste dover rilevare che ancora una
volta deve intervenire la magistratura per denunciare un problema legato
all'impatto ambientale e sanitario delle emissioni industriali. Nel convegno
nazionale su ambiente e salute, che si tenne a Brindisi nell'aprile del 2014,
l'allora Procuratore Capo della Procura di Brindisi, il dottor Dinapoli, fu
molto esplicito: le procure intervengono in merito solo quando diventa
necessario a causa delle gravi lacune nella governance ambientale amministrativa;
se nelle Autorizzazioni Integrate Ambientali (AIA) il Ministero dell'Ambiente
continua a perseverare nella sua errata policy di escludere la tematica
sanitaria dalle AIA, l'unica possibile "prevenzione" può essere
realizzata dalla Magistratura, il che è evidentemente aberrante".
Quindi conseguenze ambientali non solo da particolato?
"Queste considerazioni si applicano anche
alle emissioni odorigene. Quasi sempre le concentrazioni degli inquinanti sono
nei limiti autorizzati, ma il fastidio olfattivo viene percepito dalle
popolazioni esposte".
Cosa ci dice sul progetto Odortel attivo in quegli anni?
"A Taranto grazie alla collaborazione di uno spin-off
universitario era stato sperimentato con successo un sistema, il progetto
Odortel, che consentiva la partecipazione attiva dei cittadini (un esempio
positivo di citizen science) e il miglioramento delle prestazioni di Arpa
Puglia. I cittadini a mezzo telefono comunicavano il grado di molestia
olfattiva e, superata una certa soglia (numero di chiamate e gravità),
automaticamente scattava il campionamento dell'aria utile per misurare
scientificamente le unità odorimetriche e definire la sorgente. L'esperienza ha
portato anche ad una pubblicazione su rivista internazionale. Per essere
efficace Odortel doveva abbinarsi ad una legislazione in grado di sanzionare
comportamenti lesivi del benessere delle popolazioni. Purtroppo non si sa più
nulla né di Odortel (che non è più attivo da più di un anno) né della stessa
legislazione regionale che pure fu approvata
nella primavera del 2015. Peccato!".
In merito al progetto
Odortel sul sito di Arpa Puglia si legge la seguente nota stampa: "Il progetto sperimentale di monitoraggio
delle emissioni odorigene nella città di Taranto attraverso il sistema Odortel
ha consentito, per la prima volta, di gestire in modo sistematico le lamentele
di molestia olfattiva e di ottenere informazioni su entità e distribuzione del
fenomeno odorigeno, da anni lamentato. I risultati ottenuti hanno costituito un
valido supporto per l’autorità di controllo, in termini di comprensione del
fenomeno ed individuazione del nesso causale fra percezione e sorgente. L’attività
progettuale, così come condotta finora, si è ora conclusa, ma le attività di
approfondimento, nonché di verifica e controllo, relative agli eventi
odorigeni, sono tuttora in corso e continueranno ad essere attuate, in
particolare con l’obiettivo di rimuovere e o minimizzare le sorgenti di tali
sostanze".
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