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Taranto. Santa Cecilia dà il via alle feste natalizie

S. Cecilia. (foto web) ndr.
Città e Conservatorio Paisiello festeggiano la patrona della musica

di Daniele Lo Cascio

TARANTO 26 NOV. - È stato definito il Natale più lungo d’Europa, quello che si festeggia a Taranto a partire dal giorno di Santa Cecilia, quando i tarantini si svegliano di primo mattino al suono delle “pastorali Tarantine”. Le pastorali sono composizioni tradizionali del Natale le cui origini sono ascrivibili alle melodie che suonavano i pastori d'Abruzzo quando scendevano in queste terre per la transumanza e che tra Ottocento e Novecento numerosi compositori tarantini o naturalizzati tali hanno tradotto nelle sonorità oggi a tutti note. Il giorno del 22 novembre in cui la chiesa festeggia la memoria liturgica di Santa Cecilia patrona della musica è stato solennizzato nella città bimare sia sotto l’aspetto religioso che sotto quello civile.

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Alle ore 3 del mattino infatti, per la prima volta a Taranto e per iniziativa del parroco della Cattedrale di San Cataldo Don Emanuele Ferro si è tenuta la processione del simulacro della santa dalla stessa Cattadrale fino alla chiesa di S.Giuseppe in città vecchia al suono delle pastorali. La sera alle 17 è seguita la processione solenne con il rientro della statua in cattedrale, luogo dove è sempre esposta al culto in prossimità del Cappellone di San Cataldo. Sul piano dei festeggiamenti civili  l’Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello  ha dedicato sin dal mattino una maratona musicale presso la sua sede in città vecchia che ha visto l’esibizione dei suoi studenti.

La giornata è volta al termine con un gran concerto conclusivo tenuto dall’Orchestra di fiati “Paisiello Wind Orchestra” presso l’aula magna dell’Università degli Studi nell’ex Caserma Rossarol. In un’aula gremita in ogni ordine di posto l’orchestra guidata dal maestro Rocco Cetera ha suonato oltre alle tradizionali pastorali tarantine anche brani contemporanei come “Aurore natalizie” del maestro G.Gregucci, “Abba Gold” di R. Sebregts o Christmas Can Can di L.Neeck.  Il pubblico ha applaudito a lungo l’orchestra di giovani studenti dell’Istituto Superiore di Studi Musicali Giovanni Paisiello che ha dimostrato di poter essere uno degli elementi su cui fondare la rinascita di una città gravemente colpita dal problema dell’inquinamento e della disoccupazione. 
Sulla validità dell’Istituto, guidato da Gabrile Maggi, quale strumento fondamentale del recupero culturale di Taranto ha creduto l’Associazione Donne Senza Frontiere Onlus di Taranto intervenendo con l’assegnazione di tre borse di studio per altrettante studentesse meritevoli di euro 400 ciascuna e sponsorizzando l’insonorizzazione di dieci aule didattiche dello stesso istituto, la sostituzione delle corde di una delle arpa, l’acquisto di venticinque leggii da orchestra e un pianoforte digitale.





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