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Calcio. Pari con il Venezia il Foggia si salva allo scadere

Giovanni Stroppa allenatore del Foggia (foto web) ndr
di Mario Schena


Foggia 15 dic. - Niente da fare. Il Foggia non vince neanche con il Venezia, anzi ha fortemente rischiato di inanellare la quarta sconfitta consecutiva. Foggia poca cosa per tutta la partita e ben contenuto dai ragazzi di Pippo Inzaghi che si sono dimostrati decisamente una bella squadra, superiore sul piano fisico e tattico al Foggia.Stroppa manda in campo la stessa squadra schierata a La Spezia. In panchina ci va Deli recuperato dall’infortunio, confermato Celli al posto di Rubin. Ha diretto Marinelli di Tivoli coadiuvato da Vecchi della Sezione di Lamezia Terme e Cangiano della sezione di Napoli, quarto uomo Viotti della sezione di Tivoli. Parte subito forte il Venezia che mostra, come già accaduto con Parma, Cremonese e Cittadella di avere un passo decisamente superiore e più tonico di un Foggia apparso ormai vittima di una più che preoccupante involuzione tecnica. Ed i lagunari certificano la loro superiorità andando subito in vantaggio al quinto minuto con Zigoni bravo a mettere di testa in rete una pennellata dalla destra di Falzaretti. La reazione del Foggia è debole come la conclusione di Chiricò all’ottavo e di Agazzi quattro minuti dopo, entrambe dal linmite dell’area. Al diciottesimo Falzerano, ben lanciato a rete, entra in area e fa partire un rasoterra che sfiora il palo alla destra di Tarolli. Il Foggia preme, ma il Venezia controlla bene e diventa spesso insidioso con le ripartenze che mettono a serio rischio di capitolazione la porta rossonera. Il Foggia va vicino al gol con una girata al volo in areai Colertti che però viene deviata su Auderi da Beretta. Al trentaquattresimo fuori Camporese e dentro Loiacono. Al trentanovesimo ci prova Chiricò dal limite dell’area, ma l’estremo difensore veneto mette in angolo con una parata in tuffo. Dopo un minuto di recupero squadre negli spogliatoi. Stroppa aumenta il potenziale offensivo con l’innesto, ad inizio di ripresa, di Floriano al posto di uno spento Celli. Il Foggia attacca, ma in maniera confusa e sterile, mentre il Venezia è decisamente più ordinato e fa paura nelle ripartenze. Al quarto sgroppata di Veneri che termina la sua azione con un tiro che termina sull’esterno della rete. Al sesto Tarolli blocca a terra una conclusione di Zigoni che tre minuti dopo realizza il gol del due a zero mettendo in rete, in area, quasi cadendo la sfera colpita in maniera tale da spegnersi alla sinistra del portiere del Foggia. Al ventunesimo buona la girata di testa in area di Floriano che non inquadra la porta per poco. Al trentasettesimo ancora Zigoni in area, si gira, ma questa volta la mette su Tarolli. Moreo se ne va sulla sinistra e crossa al centro dell’area un pallone che Falzaretti mette sul palo, mancando di un soffio il terzo gol. Il Foggia inaspettatamente accorcia. Su cross di Chiricò Beretta stoppa in area e mette in rete. E’ l’ottantottesimo, sembra troppo tardi per sperare in una impresa impossibile. Sono cinque i minuti di recupero concessi durante i quali l’assedio del Foggia porta al pari che arriva sullo scadere con Deli che in area, riceve da Loiacono difende palla e con la punta del piede mette in rete. Il pari ridà speranza e infonde la calma sugli spalti dove era partita la contestazione contro tutti. Difficile trovare le giustificazioni alla preoccupante involuzione sul piano del gioco dei rossoneri. Non bastano le assenze, c’è qualcos'altro. La parola passa alla Società.



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