Festività 2018. Il mistero del Santo Natale
Fratel Costantino De Bellis. (foto com.) ndr. |
di Fratel Costantino De Bellis
ROMA, 23 DIC. - AMICI carissimi tutti ,
il mistero del Santo Natale , che è luce e gioia , interpella e scuote , perché è nello stesso tempo un mistero di speranza e di tristezza .
Porta con se' un sapore di tristezza , in quanto l'amore non è accolto , la vita viene scartata ed umiliata .
Così accadde a san Giuseppe e alla Vergine Maria , che trovarono le porte chiuse e deposero Gesù in una misera mangiatoia .
Gesù nasce rifiutato da alcuni e nell'indifferenza dei più .
Anche oggi cari amici ci può essere la stessa indifferenza , quando Natale diventa una festa dove i protagonisti siamo noi e il mondo , invece che Lui il bambino Gesù ; quando le luci del commercio gettano via nell'ombra la luce di Dio .
Quando il nostro unico pensiero è il regalo da fare o quanto e cosa di buono preparare per la vigilia e il pranzo. Tutto ciò ci allontana dal significato del Natale.
Il Natale è segno di speranza , perché nonostante i nostri limiti e tenebre , la luce del Dio dell'amore e della Misericordia risplende su tutti noi .
La sua luce non fa paura: Dio è innamorato di noi e ci vuole tutti attorno a Lui, che viene in mezzo a noi piccolo, povero e fragile e diventa uno di noi .
Gesù viene alla vita per donarci la sua stessa vita ; viene in questo mondo malato per portarci la sua salvezza e la sua misericordia .
Non viene a giudicare, comandare e ad essere servito e riverito, ma a perdonare e a servire .
Gesù nasce nel legno della mangiatoia e muore per noi su di un legno, la Croce. E’ questo il filo diretto dell'amore che si dona e ci salva, che da luce alla nostra vita .
L'hanno capito i pastori, i poveri del tempo e gli ultimi .
Ma agli occhi del Salvatore del mondo nessuno è emarginato e proprio gli ultimi furono i primi invitati dall' Angelo a far visita a Gesù Bambino, che adorarono il Messia senza indugio .
Cari amici di San Rocco, appartenenti tutti alla nostra grande famiglia degli Amici del santo della carità , parenti e conoscenti, fratelli tutti in Gesù Cristo, anche noi come fecero i pastori, rendiamoci liberi ed attenti al richiamo di Gesù nella notte Santa , andiamo con cuore puro e rinnovato verso la stalla, andiamo a Lui con molta fiducia, portiamo ai suoi piedi le nostre pene, i nostri limiti e soprattutto le nostre mancanze e peccati .
E chiediamo in questo Natale al Bambino Gesù, per intercessione di Maria Santissima e San Giuseppe, maestri insuperabili di ogni virtù, di operare prodigi unici nel nostro cuore , per poterLo amare veramente e fedelmente come fece il nostro caro San Rocco, mettendoci sempre al servizio di Dio e del prossimo.
Questo è il Natale: la gioia e la bellezza di essere amati da Dio che si fa bambino per noi , e contemplando il suo tenero infinito amore vogliamo dirgli grazie, grazie perché ha fatto tutto ciò per noi .
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