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Cronaca. Carabinieri: arresti per droga e spaccio, estorsioni e detenzioni varie. La cronaca dei servizi di pattugliamento in Capitanata

Droga e denaro sequestrato (foto CC) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 14 GEN. (Com. St.) - Continuano a portare risultati gli incessanti servizi di pattugliamento del territorio effettuati dai Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto quattro persone, di cui tre nella flagranza del reato ed uno in esecuzione di un provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.

A Cerignola, a finire in manette, entrambi per il reato di evasione, sono stati GAMMINO STEFANIA, cl. '85, e ROMAGNUOLO VINCENZO, cl. '77, entrambi pregiudicati del posto. I due, ristretti ai domiciliari, la prima per l’accoltellamento di cui si era resa protagonista nei giorni precedenti, ed il secondo per un furto in abitazione commesso nell’agosto dell’anno scorso, sono stati sorpresi dai militari della locale Stazione all’esterno delle proprie abitazioni. Entrambi, su disposizione del P.M. di turno, sono stati sottoposti nuovamente agli arresti domiciliari.
A Trinitapoli e San Ferdinando di Puglia i militari della Stazione di Trinitapoli, coordinati dal Comando Compagnia di Cerignola, hanno arrestato DALUISO LORENZO, cl. '97, e hanno deferito in stato di libertà S.M. cl. 97, entrambi per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I militari, nel corso di una perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione del Daluiso, hanno trovato 40 grammi di hashish ed 8 di marijuana, oltre a 5 cartucce cal. 7,65 e 6,35. Il secondo, invece, sottoposto a perquisizione personale, è stato trovato in possesso di 5 grammi di marijuana e di un bilancino di precisione. Daluiso, su disposizione del P.M. di turno, è stato sottoposto agli arresti domiciliari.
Sempre a Trinitapoli, poi, i Carabinieri hanno rintracciato e tratto in arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione HAJBI AMINE, cl. '88, pregiudicato originario del Marocco. Il provvedimento, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia, ne ha disposto la traduzione in carcere, dove sconterà la pena residua di 2 anni e 11 mesi per furto e rapina, commessi a  Trinitapoli nel 2012.


Lasciate alle spalle le ultime festività, durante le quali i Carabinieri della Compagnia di San Severo, con l’ausilio del personale dell’11° Reggimento Puglia, hanno posto particolare attenzione all’attività preventiva e antirapina nei confronti di esercizi commerciali, farmacie e tabaccherie, l’attenzione dei militari si è concentrata soprattutto alle vie centrali della città dauna.
Nel corso di tale attività i militari hanno proceduto al controllo di due minorenni, addirittura di tredici e dodici anni, che avevano attirato l’attenzione dei Carabinieri con il loro comportamento sospetto, trovandoli in possesso di un coltello con lama di 50 cm. e di un taglierino con lama di 20 cm.. Accompagnati in caserma unitamente ai genitori, immediatamente avvisati dai militari, si è proceduto al sequestro delle due armi da taglio e alla segnalazione al Tribunale per i Minorenni.
Sempre a San Severo, alle prime luci dell’alba, è poi stata effettuata una serie di perquisizioni nei confronti di alcuni pregiudicati locali. All’attività prendevano parte anche le unità cinofile dell’Arma, e nell’abitazione di Nardino Fernando Antonio, cl. ’68, pluripregiudicato e sottoposto alla sorveglianza speciale, i Carabinieri hanno trovato diverse dosi di hashish e cocaina, oltre ad un bilancino di precisione e alcune bustine per il confezionamento in dosi dello stupefacente. La droga era stata occultata dal Nardino all’interno di un computer perfettamente funzionate. Per eludere i controlli delle Forze dell’Ordine l’uomo aveva infatti ricavato un vano all’interno del p.c., perfettamente invisibile dall’esterno e capace di contenere una scatola in metallo dove era stato riposto lo stupefacente. La sostanza non è comunque sfuggita al fiuto dell’unità cinofila, e nonostante il Nardino si fingesse sorpreso, i militari hanno proceduto a smontare il computer, rinvenendo lo stupefacente. L’uomo è quindi stato dichiarato in arresto e sottoposto ai domiciliari.
Infine, nel corso di un pattugliamento delle principali arterie stradali, lungo la statale 89 che collega San Severo ad Apricena, i Carabinieri hanno rinvenuto una pistola Walther P38 cal.9, con matricola abrasa e colpo in canna, di cui verosimilmente qualcuno si era sbarazzato proprio per evitare di esserne trovato in possesso nel corso dei controlli attuati in zona dai militari. Sull’arma saranno effettuati accertamenti tecnici per verificare se la stessa sia stata utilizzata per commettere qualche delitto.

I Carabinieri della Stazione di Apricena hanno tratto in arresto per i reati di danneggiamento, tentata estorsione e resistenza a Pubblico Ufficiale, Nardella Aldo, cl. '84, censurato.
L’uomo si era recato presso l’abitazione di una donna e ne aveva scassinato l’imposta di una finestra. La signora, che in quel momento si trovava in casa, allarmata dal rumore provocato dall’uomo, ha immediatamente allertato il 112 per poi affacciarsi all’ingresso del proprio appartamento. A questo punto, vistosi scoperto, il Nardella ha preso a minacciarla chiedendole del denaro prima di allontanarsi. L’equipaggio della locale Stazione, giunto sul posto pochi minuti dopo la richiesta di intervento, ha raccolto la denuncia della donna e un'accurata descrizione del soggetto, identificandolo nel Nardella. Diramate le ricerche alle altre pattuglie in circuito, lo stesso è stato rintracciato immediatamente dopo e, alla vista dei militari, li ha aggrediti violentemente, venendo però da questi velocemente sopraffatto e arrestato.
Il Nardella è quindi stato sottoposto ai domiciliari presso la propria abitazione, dove si trova tuttora ristretto a seguito del giudizio di convalida.

I Carabinieri della Tenenza di Vieste, nel corso di un servizio svolto unitamente ai militari del Nucleo Cinofili di Modugno, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per concorso in detenzione al fine di spaccio di sostanza stupefacente i fratelli PINTO di Vieste, il 22enne Michele ed il 19enne Gaetano.
Nel corso di un'operazione finalizzata alla prevenzione e repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno proceduto alle perquisizioni personale e domiciliare nei confronti dei due, uno dei quali già noto per precedenti specifici.
Nel corso della perquisizione domiciliare, grazie anche al fiuto dell’unità cinofila, i Carabinieri della Tenenza di Vieste hanno scovato, occultati in diversi punti dell’abitazione, 121 involucri di plastica termosaldata, già preconfezionati per la vendita, del peso di grammi complessivi 121 grammi, quindi tutti di un grammo ciascuno, contenenti marijuana. Parte delle confezioni è stata trovata nascosta addirittura all'interno di un vecchio televisore, non più in uso, che si è dovuto procedere a smontare per il recupero dello stupefacente.
Nel corso delle operazioni il Michele ha anche tentato di impedire il rinvenimento di una somma di denaro, 220 euro, custodita in uno sgabuzzino dove si era maldestramente rinchiuso, e trovatagli poi nella biancheria intima. Altro denaro, tutto in banconote di piccolo taglio, è inoltre stato rinvenuto, come per la droga, nascosto un po’ ovunque. Complessivamente alla fine, si è provveduto al sequestro ben 1.350 euro, probabile provento dell’attività delittuosa di spaccio.
I due fratelli sono quindi stati dichiarati in arresto per concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, attività sicuramente fiorente e redditizia, visto quanto rinvenuto, e, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti presso il carcere di Foggia, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.



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