Teatro. Brillante esordio della stagione lirica, al Petruzzelli di Bari, con "l'Olandese Volante" di Richard Wagner
Una immagine dello seacolo. (foto M.C.) ndr. |
di Maria Caravella
BARI, 27 GEN. - Quando dalla buca dell’orchestra salgono le note della “tempesta” che aprono L’Olandese volante di Richard Wagner e il sipario del Petruzzelli di Bari si alza, si inaugura ufficialmente la stagione 2018. L'evento è stato presentato dal sovrintendente Massimo Biscardi, dal regista Yannis Kokkos e dal direttore principale del Teatro Giampaolo Bisanti, che ha sottolineato l'unicità e l'evento storico di questa Prima barese, grazie a "Coro e Orchestra di notevole pregio, dalla illustre fama ". Un ritorno di Wagner a Bari dopo diversi anni dalla Teatralogia, oggetto di favorevole riscontro. L'opera romantica di Wagner è stata realizzata con la regia di Kokkos, per la prima volta ospite del politeama barese, con la direzione di Bisanti, ormai al secondo anno della direzione del Teatro. In scena, a dar vita allo spettacolo, Tomas Tomasson (Der Holländer 21, 23, 26, 28 gennaio), Daniel Ihn-Kyu Lee (Der Holländer 27 gennaio), Yorck Felix Speer (Daland), Maida Hundeling (Senta 21, 23, 26, 28 gennaio), Tanja Kuhn (Senta 27 gennaio), Brenden Gunnel (Erik 21, 23, 26, 28 gennaio), Ewandro Stenzowsi (Erik 27 gennaio), Kismara Pessatti (Mary), Cameron Becker (Der Steuermann).
Da evidenziare, per questa nuova Stagione, anche il ritorno delle «Conversazioni sull'Opera», nel foyer del Petruzzelli, per l'occasione Mauro Mariani ha tenuto una conferenza di approfondimento dedicata proprio a L’Olandese volante di Richard Wagner.
L’Opera romantica di Richard Wagner (1813-1883) fu rappresentata per la prima volta il 2 gennaio 1843, al Königlich Sächsisches Hoftheater di Dresda. Le opere di Wagner non sono all'ordine del giorno qui a Bari. Per cui Biscardi ha messo in scena per la prima volta un "Olandese volante" di non comune significato ed importanza, coadiuvato da un eccellente direzione musicale di Giampaolo Bisanti, entusiasmante ed emozionate che ha diretto con foga e veemenza sin dalla splendida ouverture l'Orchestra del Teatro con stimabili risultati.
L'Olandese non è, si sa. un 'opera di facile comprensione. La versione prescelta è quella di Yannis Kokkos che ha optato per una regia a specchio in cui l'azione in primo piano fa sentire partecipe lo spettatore che segue l'evolversi della vicenda da ogni angolazione venendo così coinvolto direttamente. Nella realizzazione di tutto questo possono ritenersi di grande efficacia i seducenti inserti video di Eric Duranteau. Di grande impatto le esecuzioni del Coro che hanno mostrato una dimensione significativa nella messa in scena dell'opera,diventando così grande protagonista tempestoso ed efficiente. Per l'occasione il talentuoso Coro del Petruzzelli di Bari ha con onore rappresentato il nostro Teatro sotto la direzione dell' impeccabile Fabrizio Cassi. Il cast tutto di lingua tedesca è stato brillante e di notevole altezza. Il pubblico del Petruzzelli ha dimostrato di apprezzare moltissimo il grande livello di esecuzione e soprattutto della messa in scena, ribattendo con passione e adesione alle porzioni più intense della scena.
E' stata sicuramente un'inaugurazione straordinaria, bella e ammirevole, l'esito considerevole è stato sicuramente di buon auspicio soprattutto per il futuro. Un ottimo cast composto con sapienza ed esperienza che ha saputo con intelligenza valorizzare l'opera wagneriana.
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