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Cronaca. Foggia. Estorsione, droga, furti e riclaggio, vari arresti della Polizia e dei Carabinieri

Auto della Polizia e dei Carabinieri (foto web) ndr.
di Redazione

FOGGIA, 06 FEB. (Com. St.) - Di seguiti alcuni comunicati stampa della Questura di Foggia e del Comando Prov.le dei Carabinieri di Foggia.

CERIGNOLA: CONTROLLI TRA CERIGNOLA E STORNARA. IN MANETTE QUATTRO PREGIUDICATI.

Continuano i controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cerignola che, in tre distinte operazioni, di servizio, hanno tratto in arresto quattro pregiudicati, di cui tre colti nella flagranza del reato e uno in esecuzione di uno specifico provvedimento dell’Autorità Giudiziaria.
Il primo a finire in manette, a Stornara, è stato MASCIAVE’ MAURO, cl. '65, pregiudicato di Stornara, in quel momento ristretto agli arresti domiciliari per reati di traffico di stupefacenti ed estorsione aggravati dal metodo mafioso. L’uomo è stato sorpreso ad approvvigionarsi abusivamente di energia elettrica da un palo dell’illuminazione pubblica, causando un danno complessivo di svariate decine di migliaia di euro. Il furto di energia elettrica, infatti, non solo andava a soddisfare le esigenze personali del pregiudicato, ma anche di decine di famiglie bulgare che vivono in alcune casupole che lo stesso ha realizzato nella sua proprietà, ed anche queste fraudolentemente alimentate dall'elettricità della pubblica illuminazione. Le stesse, come successivamente accertato, erano state costruite senza alcun autorizzazione e sono pertanto risultate tutte abusive. Il Masciavè, quindi, è stato deferito all'A.G. anche per tale reato. Su disposizione del P.M. di turno, a causa della gravità del fatto e della personalità dell’arrestato, già condannato per gravi reati, l'arrestato è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Foggia. A seguito dell’udienza di convalida, il Giudice, per le medesime motivazioni, ne ha confermato la permanenza in carcere.
In manette, poi, è finito RACANATI ANGELO, cl. '69, pregiudicato cerignolano. Anche il Racanati, già ai domiciliari, approfittando del permesso concessogli dall’Autorità Giudiziaria per recarsi, all’occorrenza, in ospedale, era uscito di casa in orario comunque non consentito, senza avvisare, come prescritto, le Forze dell’Ordine, ed era andato tranquillamente a bere un caffè in un bar distante dalla sua abitazione circa 500 metri, e comunque nella direzione opposta rispetto all’ospedale. Per tale ragione i militari della Stazione di Cerignola lo hanno arrestato per evasione dagli arresti domiciliari, per poi sottoporlo nuovamente alla medesima misura cautelare.
Sempre i militari della Stazione di Cerignola hanno arrestato GADALETA NUNZIO, cl. '69, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’uomo, arrestato nei giorni scorsi perché, nonostante ai domiciliari per reati di droga, era stato sorpreso a spacciare cocaina ad un assuntore, è stato segnalato anche all’Autorità Giudiziaria competente alla sorveglianza che, concordando con i Carabinieri, ha aggravato la misura cautelare dei domiciliari, ritenuta non più idonea ad evitare che il Gadaleta commetta altri reati.
Ancora a Cerignola, infine, i militari del Nucleo Operativo, durante alcune perquisizioni effettuate all’interno del quartiere popolare “San Samuele”, hanno tratto in arresto  DILERNIA ANTONELLA, cl. '71, pregiudicata cerignolana. La donna, stizzita dal fatto che i Carabinieri volessero controllare il proprio appartamento, si è avventata contro i militari, che hanno faticato non poco per bloccarla. La donna, su disposizione del P.M. di turno, è stata sottoposta agli arresti domiciliari.

FOGGIA – AGENTI DELLA POLIZIA PENITENZIARIA E DELLA POLIZIA DI STATO ARRESTANO CITTADINO STRANIERO PER LESIONI AGGRAVATE.

Nella mattina odierna, verso le ore 5,20, nell’atrio della stazione ferroviaria di Foggia, nasceva una lite, per futili motivi e senza alcuna altra motivazione, tra un giovane cittadino della Guinea, diciottenne, ed un cinquantenne della provincia di Foggia, entrambi senza fissa dimora, con il primo che tentava di colpire il secondo che cercava rifugio nel bar ubicato all’interno della stazione ove, inseguito, veniva colpito alla testa, con uno sgabello, dal giovane guineano.
Nel frattempo, messo in allarme dalle urla, un Agente della Polizia Penitenziaria in servizio presso la Casa Circondariale di Foggia, libero dal servizio, accorreva nel bar e cercava di bloccare il cittadino guineano, che opponeva forte resistenza. Giungeva immediatamente in ausilio personale della Polizia di Stato della Sezione Polizia Ferroviaria di Foggia e così il giovane veniva bloccato e identificato per BARRY Mamadou Salian, nato il 25.09.1999 in Guinea, senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale. Il BARRY al momento della lite appariva in stato di agitazione e, come rilevato da documentazione in suo possesso, nella mattinata di ieri era stato visitato al Pronto Soccorso ove gli era stato somministrato un farmaco per analogo motivo.
La persona ferita veniva immediatamente condotta al Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti di Foggia, ove veniva ricoverato nel reparto di Neurochirurgia con prognosi riservata per trauma al capo.
Il BARRY veniva tratto in arresto per lesioni personali aggravate e resistenza a pubblico ufficiale e ristretto presso la locale Casa Circondariale a disposizione della Procura della Repubblica di Foggia.

CERIGNOLA: TROVATI IN POSSESSO DI UN KALASHNIKOV. I CARABINIERI DI CERIGNOLA ARRESTANO PADRE E FIGLIO.
Nella tarda serata di sabato, a seguito del ferimento a colpi di arma da fuoco di G.A., cl. '78, pregiudicato cerignolano, tuttora ricoverato in gravissime condizioni presso l’ospedale “Tatarella” di Cerignola, i Carabinieri della Compagnia ofantina, con l’ausilio di personale specializzato degli Squadroni Eliportati Cacciatori di Sardegna e di Sicilia, hanno eseguito una serie di perquisizioni nella zona di via Santuario Madonna di Ripalta, luogo dell’agguato.
I militari, dopo aver bloccato un tratto di strada in modo che nessuno potesse né entrare né uscire dall’area, al termine di una meticolosa ispezione di un concessionario di auto di loro proprietà hanno tratto in arresto MARINO FRANCESCO, cl. '70, ed il figlio Davide, cl. '97, deferendo in stato di libertà anche un altro figlio minorenne, per detenzione abusiva di arma da guerra clandestina e ricettazione. I tre, proprio all'interno del loro autoparco, sono stati sorpresi nei pressi di un deposito di legna dove poi è stato scoperto un fucile d'assalto Kalashnikov AK-47 di fabbricazione russa, con matricola abrasa, colpo in canna e caricatore munito di 30 cartucce cal. 7,62. L’arma, che per la sua elevata capacità offensiva viene generalmente utilizzata dalla criminalità locale anche per assaltare caveau e furgoni portavalori, è risultata perfettamente funzionante, ben oliata e manutenuta.
Padre e figlio, su disposizione de P.M. di turno, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Foggia. L’arma, immediatamente posta sotto sequestro, verrà invece inviata al R.I.S. di Roma per appurare se sia stata utilizzata in più o meno recenti episodi criminali.
Proseguono quindi le indagini sull’agguato avvenuto nella stessa serata di sabato.

FOGGIA: POLIZIA DI STATO DUE ARRESTI 
Nell’ambito dell’attività di contrasto della criminalità diffusa, Agenti della Polizia di Stato  “Gruppo Falchi” della locale Squadra Mobile hanno tratto in arresto i pregiudicati LO SPOTO Francesco, foggiano, classe 1984 e PESANTE Aldo, classe1967.
Nella giornata del 03 febbraio u.s., gli Agenti hanno eseguito l’ordine di carcerazione, emesso dal Tribunale di Foggia, per sospensione della misura alternativa nei confronti del già detenuto agli arresti domiciliari LO SPOTO Francesco che, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il 05 febbraio, il “Gruppo Falchi” ha rintracciato PESANTE Aldo nei confronti del quale gravava un provvedimento giudiziario degli arresti domiciliari emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia per espiazione di una reclusione di mesi 7 e giorni 27 per il reato di furto in concorso commesso nell’anno 2015.
L’uomo attualmente si trova presso la propria abitazione a disposizione della Procura della Repubblica competente.
Incessante è la lotta alla criminalità che la Polizia di Stato prosegue quotidianamente con grande professionalità e abnegazione.

MANFREDONIA: ARRESTATO ALLO SCALO DEI SARACENI PER EVASIONE UN DETENUTO AI DOMICILIARI.

I Carabinieri della Stazione di Zapponeta hanno tratto in arresto il pregiudicato 28enne di Foggia PADALINO Marco, già sottoposto al regime degli arresti domiciliari in località Scalo dei Saraceni.
L’uomo, che era stato arrestato il 20 luglio 2017 a Foggia e sottoposto al regime degli arresti domiciliari con le gravi accuse di atti persecutori (stalking) commessi nei confronti della ex compagna, il successivo 2 dicembre era poi stato condotto presso il carcere di Foggia su disposizione dei Giudice, che aveva aggravato la misura domiciliare a causa della condotta tenuta dall’uomo. Solo il 23 gennaio scorso gli era nuovamente stata concessa la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari, questa volta però a Manfredonia, in località Scalo dei Saraceni.
Ieri sera gli uomini dell’Arma di Zapponeta, competenti per territorio, in servizio di pattuglia nella località citata, hanno notato l’uomo uscire da un bar. Insospettiti, hanno deciso di seguirlo per accertarsi di chi si trattasse, verificando così che era proprio PADALINO Marco.
Fermato e controllato, verificato che non avesse alcuna autorizzazione ad allontanarsi dall’abitazione in cui è ristretto, lo hanno quindi condotto in caserma e, ultimati gli accertamenti, lo hanno dichiarato in stato di arresto nella flagranza del reato di evasione e, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ricondotto presso quel domicilio dove sta scontando la pena.

MANFREDONIA: ARRIVA LA CONDANNA PER UN'ESTORSIONE DI TRE ANNI FA. ARRESTATO PREGIUDICATO DEL POSTO.
I Carabinieri della Stazione di Manfredonia hanno tratto in arresto il pregiudicato 50enne CIRILLO Salvatore, in esecuzione di un provvedimento restrittivo emesso nei suoi confronti dal Tribunale di Foggia – Ufficio Esecuzioni Penali, dovendo espiare una pena definitiva di reclusione pari a due anni e due mesi. L’uomo infatti, nel 2015, era stato arrestato con le gravi accuse di estorsione, lesioni personali gravi e detenzione abusiva di armi.
In quella circostanza, dopo che aveva aggredito un uomo, nella sua auto furono rinvenuti una pistola lanciarazzi, una giocattolo priva del tappo rosso e un coltello da cucina.
Rintracciato a Manfredonia dagli uomini dell’Arma, al termine delle formalità il CIRILLO Salvatore è stato accompagnato presso il carcere di Foggia.



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