Cronaca. Orrore sul Gargano. Ritrovate ossa umane. S’indaga
Una squadra dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori Calabria e Sardegna” (foto CC) ndr. |
di Nico Baratta
GARGANO (FG), 02 MAR. - Era di pattugliamento un’équipe dello Squadrone Eliportato Carabinieri “Cacciatori Calabria e Sardegna” che a breve diverranno “Puglia” o “Gargano” mentre perlustravano alcune aree dell’entroterra garganico, compreso tra Vieste e Mattinata, per censire alcune cavità, quando hanno rinvenute molte ossa. Scesi per trenta metri di profondità in quella che è stata definita una gravina, ma potrebbe trattarsi anche di una vallata, i militari si sono ritrovati innanzi ad uno scenario a dir poco agghiacciante. Tante ossa animali e tra queste alcune umane, accumulate, che hanno subitamente destato l’attenzione. Ora l’area è stata posta sotto sequestro e strettamente controllata dalle autorità competenti per i dovuti accertamenti e indagini di polizia giudiziaria, che terminate vedranno la rimozione dei resti umani per inviarle al RIS di Roma che gli daranno un nome e un cognome. Difatti, sulle ossa umane saranno svolte accurate indagini antropologiche forensi e l’esame del DNA. Le indagini per ora sono state limitate al solo accertamento del ritrovamento poiché le avverse condizioni atmosferiche che hanno imperversato in questi ultimi tre giorni non permettono ispezioni più accurate, anche per ulteriori scavi sotto il cumulo osseo. Arriveranno quanto prima personale, strumentazioni e mezzi appropriati per l’attività pocanzi descritta e solo allora si avrà un quadro definitivo.
Tra le ipotesi ventilate dagli inquirenti per il ritrovamento osseo umano si sta vagliando la pista delle “lupare bianche” che d alcuni anni ha mietuto vittime. Una pista corroborata anche dalle scomparse di alcuni residenti di cui non si hanno più notizie da alcuni anni. Difatti le FF.OO. in questi mesi non hanno registrato scomparse di pastori che con le greggi regolarmente frequentano quelle aree. Tra le scomparse sospette più recenti e tra quelle balzate di più in risalto alle cronache italiane ci sono (in ordine per tempo) quella di:
- Angelo Iaconeta, di 37 anni, scomparso il 07 luglio del 2003. Residente a Mattinata l’uomo svolgeva un lavoro come guardiano in un lido del litorale garganico. Il 16 luglio si ebbe la notizia per la denuncia dei suoi genitori.
- Salvatore Ranieri, di 25 anni, scomparso nel mese di agosto del 2003. Lavorava come custode di un campeggio di Vieste.
- Alessandro Ciavarrella, di 16 anni, scomparso l’11 gennaio del 2009 da Monte Sant’Angelo. Il giovane scomparve dopo essere sceso dalla sua abitazione per prendere un caffè con gli amici.
- Francesco Simone, di 25 anni, scomparso il 23 luglio del 2013. Lavorava come impiegato in un pastificio di Mattinata.
- Angelo Tricarico, di 27 anni, scomparso il 22 agosto del 2013. L’uomo era di San Nicandro Garganico, era disoccupato e sposato quando la mattina uscì di casa dicendo alla consorte che sarebbe tornato presto.
- Francesco Armiento, di 29 anni, scomparso il 27 giugno del 2016. Residente a Mattinata uscì di casa per andare a Mattinatella a casa di sua madre.
- Gianluca Campanile, di 34 anni, scomparso l’1 dicembre 2016. Era di Foggia e stava per accingersi a fare alcuni suoi servizi.
- Matteo Masullo, di 30 anni, scomparso il 07 febbraio del 2017, di Torremaggiore. Soprannominato “Bacchettone” per il fisico snello, dalla sera di quel giorno non si sa più nulla. L’unico indizio al vaglio degli inquirenti è una telefonata ricevuta di sera. L’uomo si era recato a Termoli per incontrare la sua fidanzata.
- Pasquale Notarangelo, di 26 anni, scomparso a maggio del 2017. Era di Vieste, lo stesso paese della sua “nota” famiglia. Quel giorno il giovane uscì di casa a bordo della sua auto per vedersi con alcuni amici e non si ebbero più notizie. La moglie denunciò la scomparsa. L’auto, poi, fu ritrovata. Pasquale è il figlio di Onofrio Notarangelo, ucciso nel gennaio 2017 nell’ambito della guerra di mafia garganica. Inoltre il giovane è il nipote di Angelo Notarangelo meglio conosciuto negli ambiti criminali e della legge come “cintaridd”.
Perché gli inquirenti stanno vagliando anche la pista della “lupara bianca”? Temono che tra quelle ossa vi possano essere di uno dei scomparsi, per essere precisi di uno dei tre che s’ipotizza ucciso dalla mafia garganica, ovvero quello di Alessandro Ciavarrella, di Angelo Tricarico e Francesco D'Armiento. Sono ipotesi, come tra i scomparsi succitati si potrebbero celare altri “processati” dalle faide del Gargano.
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