Ambiente: 12 mila morti in 8 anni nelle aree inquinate italiane
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Il
sito web del progetto SENTIERI (foto web) ndr.
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I drammatici numeri nella nuova edizione dello studio SENTIERI
di Luciano Manna
ROMA, 13 GIU. – Al workshop "Un sistema permanente di sorveglianza epidemiologica nei siti contaminati", tenutosi presso il Ministero della Salute, in via preliminare sono stati presentati i dati di una nuova edizione dello Studio SENTIERI, a cura dell'Istituto Superiore di Sanità , che conferma l'andamento negativo delle precedenti edizioni: nei siti dove persistono matrici ambientali contaminate da amianto o da attività industriali di raffinerie e siderurgici esiste un rischio di morte più alto che si attesta tra il 4% e il 5%. Negli otto anni presi in considerazione dallo studio (2006-2013) si registra un eccesso di mortalità pari a 11.992 persone, di cui 5.285 per tumori e 3.632 per malattie dell'apparato cardiocircolatorio.
Lo studio, in 360 pagine, si concentra sulle problematiche sanitarie di 45 Siti di Interesse Nazionale o Regionale distribuiti sul territorio nazionale: come Gela, Taranto, Casale Monferrato. In tutti i SIN e SIR presi in considerazione vivono milioni di persone residenti in 319 comuni.
"Sono numeri degni di nota e nel complesso tracciano un quadro coerente con quello emerso dalle precedenti rilevazioni. Questo significa che non vi è stato ancora un generale miglioramento della situazione della contaminazione ambientale a livello nazionale". E' stato osservato un eccesso di mortalità per tutte le cause di 5.267 casi negli uomini e 6.725 nelle donne. Per tutti i tumori maligni è stata di 3.375 negli uomini e 1.910 per le donne. Il significato di questi dati va ora approfondito in ognuno dei territori considerati, anche con la collaborazione delle istituzioni, con gli amministratori locali e la società civile. I dati da noi prodotti servono sostanzialmente a capire quali sono gli interventi di risanamento ambientale più utili e urgenti a fini di tutela della salute". Sono queste le parole di Pietro Comba, responsabile scientifico del progetto SENTIERI.
"Sono numeri degni di nota e nel complesso tracciano un quadro coerente con quello emerso dalle precedenti rilevazioni. Questo significa che non vi è stato ancora un generale miglioramento della situazione della contaminazione ambientale a livello nazionale". E' stato osservato un eccesso di mortalità per tutte le cause di 5.267 casi negli uomini e 6.725 nelle donne. Per tutti i tumori maligni è stata di 3.375 negli uomini e 1.910 per le donne. Il significato di questi dati va ora approfondito in ognuno dei territori considerati, anche con la collaborazione delle istituzioni, con gli amministratori locali e la società civile. I dati da noi prodotti servono sostanzialmente a capire quali sono gli interventi di risanamento ambientale più utili e urgenti a fini di tutela della salute". Sono queste le parole di Pietro Comba, responsabile scientifico del progetto SENTIERI.
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