Capitanata, le Forze dell'Ordine arrestano pregiudicati per furto, ricettazione, spaccio di droga, recidività. Le ultime notizie
FOGGIA, 09 NOV. (Com. St.) - Le ultime notizie delle operazioni delle Forze dell'Ordine della Capitanata.
SAN SEVERO(FG): POLIZIA DI STATO SEQUESTRA UN CONSISTENTE QUANTITATIVO DI DROGA
Nella giornata del 7 novembre u.s., Agenti del Commissariato di P.S. di San Severo e del Reparto Prevenzione Crimine, unitamente ad Agenti della Polizia Municipale di San Severo hanno sequestrato un consistente quantitativo di droga.
Verso le ore 10:30 gli Agenti della Polizia Municipale, nell’ambito di un servizio predisposto per verificare lo sversamento abusivo di rifiuti nella zona del centro storico, in vico Corona, all’interno di appezzamento di terreno recintato, ma di libero accesso, notavano un bidoncino della raccolta differenziata di colore bianco dal quale fuoriusciva un involucro di colore marrone di forma cubica che sprigionava un forte odore di hashish. Immediatamente chiedevano l’intervento degli Agenti della Polizia di Stato i quali dopo un primo sopralluogo e relativa constatazione della presenza di sostanza stupefacente, procedevano al sequestro di
10 buste in cellophane del peso di complessivo di 1 kg. circa di marijuana.
Nr. 9 panetti di hashish del peso complessivo 1 kg. circa.
Nr. 10 involucri contenenti verosimilmente cocaina, per un peso complessivo di 100 gr. circa.
Nr. Tre involucri contenenti verosimilmente 90 gr. di eroina.
Inoltre venivano rinvenuti e sequestrati tre bilancini di precisione.
MANFREDONIA: TORNA IN CARCERE TOMAIUOLO TOMMASO, GIOVANE PLURIPREGIUDICATO MANFREDONIANO LEGATO AL GRUPPO CRIMINALE VIESTANO CAPEGGIATO DA GIROLAMO PERNA.
Nel primo pomeriggio di mercoledi scorso i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno nuovamente tratto in arresto, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, il manfredoniano TOMAIUOLO Tommaso, cl. '96, in aggravamento della precedente misura cautelare degli arresti domiciliari cui era sottoposto, a causa delle violazioni alle prescrizioni impostegli, accertate e puntualmente comunicate dai Carabinieri all’Autorità Giudiziaria. Il TOMAIUOLO, pur giovanissimo, "vanta" già un curriculum criminale e carcerario degno di ben altra anzianità.
Il TOMAIUOLO, infatti, stava godendo della meno afflittiva misura custodiale degli arresti domiciliari concessagli dopo un precedente arresto, che lo aveva visto entrare nel carcere di Foggia in esecuzione di un'altra ordinanza di custodia cautelare, eseguita il 17 luglio scorso sempre dai Carabinieri di Manfredonia, che era stata disposta dal GIP del Tribunale di Foggia nei confronti suoi e di altre quattro persone, di Manfredonia e Monte Sant’Angelo, perché tutti indagati a vario titolo per una serie di furti e tentati furti in abitazioni di anziani, commessi nel centro sipontino negli scorsi mesi di febbraio e marzo.
Il provvedimento dell’epoca, emesso dal GIP su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia, che aveva coordinato con grandissima attenzione le indagini, aveva infatti colpito, oltre a Tommaso TOMAIUOLO, anche Michele VAIRO, 20enne di Manfredonia, Raffaele QUITADAMO, 25enne di Monte Sant’Angelo, Nicola CILIBERTI, 20enne di Monte Sant’Angelo, e Celestino LA TORRE, 24enne di Manfredonia, tutti già noti ai Carabinieri e già tratti in arresto, in flagranza di reato, dagli stessi militari anche il precedente 9 marzo quando, a volto coperto con passamontagna, dopo aver scassinato la porta di ingresso dell’abitazione di un anziano invalido di Manfredonia, avevano tentato di entrarvi, non riuscendo per la resistenza opposta dalla vittima che, accortasi dei malintenzionati, era riuscita a dare l’allarme, permettendo così ai Carabinieri di arrestarli, subito dopo, al termine di un inseguimento per le strade cittadine.
Al momento dell’esecuzione del 17 luglio, poi, TOMAIUOLO, VAIRO e QUITADAMO erano già sottoposti a misure cautelari, in carcere i primi due e ai domiciliari il terzo, per un'ancora precedente ordinanza nei loro confronti, eseguita anche quella dai Carabinieri di Manfredonia lo scorso 18 aprile, emessa a loro carico sempre dal Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica di Foggia.
Le indagini si erano anche allora incentrate sul gruppo di giovani ritenuti responsabili di una serie di furti e rapine avvenuti nel centro di Manfredonia e, nello specifico, in località Monticchio. Quell'ordinanza, però, aveva evidenziato la partecipazione del TOMAIUOLO anche ad una rapina perpetrata il 18 febbraio 2017 a Monte Sant’Angelo, quando tre persone, di cui una armata di pistola, avevano fatto irruzione nella gioielleria “Dei Nobili” e, dopo aver minacciato e percosso la titolare procurandole anche lesioni personali, si erano impossessati dei gioielli contenuti nella cassaforte, per un valore di circa 200.000 euro. In quella circostanza erano stati in breve tempo raccolti elementi di reità a carico di MAIORANO Carmine, il quale nel frattempo si era però reso irreperibile, fino al 28 marzo 2017, quando era stato arrestato dai Carabinieri in contrada Piano Piccolo di Vieste, nei pressi dell’abitazione di un noto pregiudicato del posto. Allora il MAIORANO, oltre che per la rapina, fu arrestato anche perché trovato in possesso di una pistola semiautomatica, carica e con matricola abrasa, e di altre cartucce.
I sospetti dei Carabinieri sulle potenzialità criminali del TOMAIUOLO avevano poi trovato riscontro in una più importante attività investigativa, che aveva fatto emergere a carico suo e del VAIRO responsabilità in reati ancora più gravi.
Nella tarda serata del 7 marzo scorso, infatti, i Carabinieri avevano percepito che il TOMAIULO di lì a poco avrebbe dovuto compiere qualcosa di molto grave nella zona di Vieste. Per tale ragione, d’intesa con il Pubblico Ministero titolare del procedimento, che, immediatamente informato, aveva personalmente seguito l’evoluzione dei fatti, i Carabinieri avevano subito predisposto una serie di posti di controllo lungo il percorso.
A Vieste quindi, all’altezza del lungomare Mattei, era stato fermato e controllato il veicolo sul quale viaggiavano TOMAIUOLO e VAIRO che, sottoposti a perquisizione personale e veicolare, erano stati trovati in possesso di cinque cartucce calibro 7,65 e una calibro 9. Gli accertamenti successivi avevano consentito di appurare che i due giovani, accortisi del posto di controllo e della possibilità di essere fermati, si erano disfatti di due pistole lanciandole dal finestrino, con la chiara intenzione di procedere successivamente al loro recupero, cosa che effettivamente avevano poi tentato con l’aiuto di QUITADAMO.
Le armi, invece, erano già state trovate alle prime luci dell’alba, nel corso di un rastrellamento, dai Carabinieri di Manfredonia unitamente ai Cacciatori di Calabria e Sicilia. Si trattava di due pistole semiautomatiche Beretta, calibro 9 e calibro 7,65, entrambe con matricola abrasa, perfettamente funzionanti, cariche e con il colpo in canna.
La facile disponibilità di armi da fuoco, il coinvolgimento in gravi fatti che hanno coinvolto importanti ambienti della criminalità garganica, come anche la richiamata rapina alla gioielleria “Dei Nobili” di Monte Sant’Angelo e, non ultimo, il suo ferimento in occasione dell’omicidio, avvenuto il 27 luglio dello scorso scorso a Vieste, ai danni di Omar TROTTA, all’epoca ritenuto inserito nel gruppo criminale viestano capeggiato da PERNA Girolamo, non lasciano molti dubbi sulla capacità delinquenziale del pur giovanissimo TOMAIUOLO Tommaso.
FOGGIA:POLIZIA DI STATO ARRESTA FOGGIANO PLURIPREGIUDICATO PER LESIONI AI DANNI AUTISTA ATAF
Nella giornata dell’8 novembre u.s., Agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti della Questura di Foggia hanno tratto in arresto CARELLA Bruno, classe 1976 foggiano, per reato di lesioni ai danni di un autista di autobus e violazione degli obblighi sulla sorveglianza speciale.
Verso le 10:00 della mattina gli Agenti in servizio di pattuglia, venivano allertati dalla Sala Operativa che in Via Mario Forcella vi era stato un incidente stradale, in seguito al quale l’autista dell’autobus dell’ATAF era stato aggredito da un uomo.
Sul posto dell’incidente giungevano gli Agenti ed il Commissario Capo, Dott. Fabio Russo, Funzionario del Reparto Volanti, il quale coordinava tempestivamente il primo intervento, consentendo di rintracciare l’autore dell’insano gesto.
Gli Agenti apprendevano dalla Polizia Locale che le persone coinvolte nell’incidente erano state trasportate al locale OO:RR.
Presso il Pronto Soccorso gli Agenti identificavano il CARELLA Bruno, il quale spontaneamente asseriva di essere stato lui l’autore dell’aggressione, in quanto gli occupanti dell’auto che era stata coinvolta nel sinistro con l’autobus dell’ATAF erano sua moglie e suo figlio.
L’aggressore non sarebbe stato presente all’incidente, ma sarebbe giunto sul posto successivamente allertato da dei conoscenti.
Lo stesso alla vista del figlio a terra dolorante, si avventava sull’autista dell’ATAF, colpendolo con un pugno ed una volta a terra con un calcio nel costato, provocandogli lesioni guaribili in 25 giorni.
Il CARELLA, persona con numerosi precedenti di polizia è attualmente sottoposto alla Sorveglianza Speciale, contiguo alla Criminalità Organizzata locale; nel giugno scorso era stato vittima di un agguato insieme ad un altro soggetto che decedeva. L’arrestato veniva condotto negli Uffici della Questura e dopo le formalità di rito veniva condotto presso la Casa Circondariale di Foggia a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
SAN SEVERO: CONTROLLI DEI CARABINIERI NELLE AREE RURALI DEL GARGANO. DENUNCIATI AD APRICENA DUE ALLEVATORI PER RICETTAZIONE DI UN MEZZO PER IL MOVIMENTO TERRA RUBATO E PER DETENZIONE ABUSIVA DI MUNIZIONI.
Proseguono serrati i controlli da parte dei Carabinieri della Compagnia di San Severo finalizzati alla prevenzione e repressione dei reati predatori, in particolare nelle più impervie aree del Gargano, difficilmente raggiungibili anche dagli stessi abitanti del posto.
I militari della Stazione CC di Apricena, con il supporto specialistico del personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Puglia, hanno effettuato un ampio controllo di un’area montana in località “Ingarano”, accedendo anche in un'estesa masseria di proprietà di due allevatori, con precedenti di polizia.
I Carabinieri hanno perquisito l'azienda agricola, con le relative pertinenze, di proprietà dei due soggetti, rinvenendo poco distante dalla casa rurale, in mezzo alla fitta boscaglia, una macchina operatrice semovente per movimento terra, perfettamente funzionante, risultata oggetto di furto nel mese di gennaio scorso a Castelluccio dei Sauri. Inoltre, sempre tra gli alberi, i militari hanno scovato altri tre veicoli sui quali, pur non risultando al momento oggetto di furto, sono in corso ulteriori accertamenti per verificare il loro eventuale utilizzo per la commissione di altri reati. Per tutti i veicoli rinvenuti gli interessati non hanno comunque saputo fornire alcuna giustificazione sulla loro presenza nei loro terreni.
Inoltre, l’accurata perquisizione dei locali e delle strutture utilizzati dai due allevatori ha poi permesso di rinvenire nel fienile un involucro, nascosto in un bidone pieno di mangime per animali, contenente sette cartucce per fucile caricate a pallettoni.
Al termine delle attività i due allevatori sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Foggia per ricettazione, per quanto attiene alla macchina operatrice rubata, e per detenzione abusiva di munizionamento per arma comune da sparo, in relazione alle cartucce. Per i restanti veicoli si attende l’esito delle ulteriori verifiche, al fine di chiarire alcuni aspetti circa la loro presenza all’interno della masseria e la reale titolarità della loro proprietà.
FOGGIA: POLIZIA DI STATO SVENTA FURTO AL BAR TABACCHI
Durante le ore della decorsa notte, verso le 4:00 Agenti della Polizia di Stato del Reparto Volanti sono intervenuti tempestivamente in Via Ignazio D’Addedda per segnalazione da parte di un cittadino di un furto in atto presso un bar tabacchi.
Giunti sul posto i Poliziotti da un primo controllo esterno non riscontravano nulla di anomalo, ma da un più accurato esame dei luoghi, riscontravano la forzatura della porta d’ingresso del condominio del civico 350 e di una porta tagliafuoco, il tutto per accedere ad un locale del condominio dove vi era il serbatoio e l’autoclave, sito alle spalle dell’attività commerciale in questione. Qui ignoti ladri avevano iniziato a praticare un foro nel muro, ma grazie all’intervento delle Volanti i malfattori non riuscivano nel loro intento per cui si davano alla fuga.
Continuano i controlli serrati del territorio che, anche grazie alla collaborazione della cittadinanza, consentono alla Polizia di Stato di svolgere la propria azione in modo tempestivo e proficuo.
SAN GIOVANNI ROTONDO: UN'ESECUZIONE DI PENA PER UN FURTO IN APPARTAMENTO E DUE EVASI SORPRESI IN GIRO. I CARABINIERI DELLA CITTÀ DI SAN PIO ARRESTANO TRE PERSONE.
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Compagnia di San Giovanni Rotondo, nel corso dei normali servizi perlustrativi, hanno arrestato tre persone, una su ordine di carcerazione e due per evasione dagli arresti domiciliari.
Il primo a finire in manette è stato il quarantatreenne del posto FINI Pio.
Il FINI, già denunciato nel corso degli ultimi anni per numerosi furti, anche a danno di turisti in pellegrinaggio presso il Santuario di Padre Pio, è stato tratto in arresto dai Carabinieri della Stazione cittadina in esecuzione di un ordine di esecuzione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale ordinario di Foggia, poiché condannato ad espiare una pena di sei mesi di reclusione in quanto riconosciuto responsabile di un furto in appartamento, commesso a San Giovanni Rotondo nel settembre del 2008.
In quell’occasione i militari dell'Arma lo avevano arrestato in flagranza di reato, dopo averlo riconosciuto mentre si allontanava da un'abitazione dalla quale aveva sottratto alcuni oggetti di valore.
L’Autorità giudiziaria ha quindi ora disposto il suo accompagnamento presso il suo domicilio, dove dovrà rimanere in regime di detenzione domiciliare.
I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia, invece, hanno tratto in arresto in flagranza di reato CILIBERTI Nicola, ventenne di Manfredonia, già con precedenti di polizia, e un minore di Monte Sant’Angelo, anch'egli già noto alle Forze dell’Ordine e tratto in arresto lo scorso 12 giugno per un furto all’interno dell’Ospedale Casa Sollievo della Sofferenza.
Gli stessi sono stati arrestati per evasione dagli arresti domiciliari, cui entrambi si trovavano sottoposti.
I Carabinieri li hanno notati scendere da un autobus di linea tentando, con fare sospetto, di nascondersi alla loro vista. Immediatamente bloccati, sono stati identificati e tratti in arresto.
La procura della Repubblica di Foggia, tempestivamente informata, ne ha disposto la risottoposizione alle medesime misure ed il loro accompagnamento ai rispettivi domicili.
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