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La manovra favorisce l'innovazione come mai prima d'ora, dice Di Maio con un post

Il Ministro L. Di Maio. (foto Agi) ndr.

di Redazione

ROMA, 2 GEN. (AGI) - Il ministro dello Sviluppo economico spiega sul Blog delle Stelle le misure previste nella legge di bilancio per incentivare l'adozione di tecnologie digitali Riparte dall'Innovazione, Luigi di Maio. Dopo l'annuncio sul taglio agli stipendi dei parlamentari fatto in tandem con Alessandro Di Battista dalle nevi del Trentino, il ministro dello Sviluppo economico torna su un tema a lui caro forse poco valutato dai media negli ultimi giorni. L'impatto della manovra sulle imprese innovative. Tema sul quale di Maio aveva parlato in esclusiva col direttore dell'Agi, riccardo Luna, in questa intervista alla vigilia di Natale. 
E oggi il vicepremier Cinquestelle ci è tornato su con un lungo post sul Blog delle Stelle. "Partiamo da un dato - dice Di Maio - mai si erano messe in campo in una manovra di bilancio tante misure per l’innovazione e per favorire l’adozione delle tecnologie digitali. Misure che pongono il nostro Paese all’avanguardia a livello europeo. Mentre in Europa si discute di stanziare fondi per sperimentare le tecnologie emergenti, noi mettiamo sul piatto da subito 45 milioni in tre anni che si aggiungono ai 40 milioni già stanziati per la sperimentazione in ambito Intelligenza Artificiale, Blockchain e Internet of Things". 

Startup e venture capital 
"Abbiamo messo in campo una serie di iniziative volte a rafforzare il settore del Venture Capital per portarlo ai livelli dei principali competitor europei e creare le condizioni per le nostre startup e scaleup per competere sul mercato globale", ha detto il ministro che poi ha elencato i provvedimenti: 

"Fondo Nazionale Innovazione – con l’intento di rafforzare e rendere organico l’intervento pubblico di sostegno del settore del Venture Capital abbiamo previsto che il Ministro dello Sviluppo Economico possa autorizzare la cessione di Invitalia Ventures a Cassa Depositi e Prestiti che può esercitare la relativa opzione. Questa misura, sinergica rispetto al nuovo piano industriale di CDP, condurrà alla creazione del più grande fondo di Venture Capital pubblico mai creato in Italia per il sostegno e lo sviluppo delle startup e scale-up italiane". 

"Fondo di sostegno per il Venture Capital – abbiamo creato in seno al Ministero dello Sviluppo Economico un fondo per il sostegno del Venture Capital con dotazione di 90 milioni di euro nei primi 3 anni e previsto espressamente che anche soggetti pubblici possano investire in fondi di Venture Capital direttamente o indirettamente attraverso fondi di fondi". 

"Piani Individuali di risparmio e Venture Capital – abbiamo previsto la possibilità che nell’ambito dei Piani individuali di risparmio si possa investire in fondi di Venture Capital prevedendo una soglia minima del 5% degli investimenti qualificati". 

"Investimenti delle società partecipate dallo Stato in fondi di Venture Capital –non meno del 15% delle entrate dello Stato derivanti dagli utili o dividendi delle società partecipate dovranno essere destinati ad investimenti in fondi di Venture Capital". 

"Qualificazione normativa della figura del “Business Angel” –abbiamo introdotto la figura del Business Angel qualificato come soggetto che in maniera diretta o indiretta abbia investito almeno 40 mila euro nell’ultimo triennio. Un riconoscimento che da anni si attendeva". 

"Incentivi agli investimenti in startup innovative – abbiamo reso più attrattivo investire in startup innovative innalzando le soglie delle detrazioni fiscali previste dal decreto 179/2012 dal 30% al 40% per gli investimenti semplici e dal 30% al 50% nel caso di acquisizione dell’intero capitale sociale di una startup innovativa. Abbiamo inoltre allargato le agevolazioni previste dal DL 98/2011 rendendo più conveniente l’investimento di Fondi di Venture Capital in startup innovative".



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