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Teatro. Greta Panettieri conclude con successo al Forma la Stagione musicale 2018/2019

Una immagine dello spetacolo. (foto M.C:) ndr.

di Maria Caravella

BARI, 25 MAR. - Con lo stile raffinato e accattivante di Greta Panettieri si è conclusa al Teatro Forma di Bari la stagione musicale 2018-2019 . La Panettieri ha presentato il progetto legato a Mina, tratto dal disco «Non suono più», accompagnata dal Forma Jazz Quintet: Andrea Sammartino, piano e arrangiamenti, Mimmo Campanale alla batteria, Antonello Losacco al contrabbasso, Gaetano Partipilo al sassofono e Francesco Lento alla tromba. "Non Gioco Più" esce nel 2014, disco che rilegge in chiave jazz i grandi successi di Mina nel decennio d’oro degli anni sessanta, tra gli ospiti anche Fabrizio Bosso. Questo nuovo lavoro, nonostante il dichiarato omaggio a Mina rileggendo i suoi grandi successi degli anni ’60 (da Brava! a Conversazione a Se telefonando), ha un sound totalmente nuovo e originale, è il “luogo” dove Greta esprime il suo grande talento unendo l’innato virtuosismo della sua voce alla sua raffinata e poliedrica concezione musicale. Le atmosfere di questo lavoro trattengono due sentimenti senza tempo: da un lato il mondo notturno, soffuso e dorato del jazz; dall'altro, il mood della canzone d'autore italiana tra i '60 e '70. Sempre nel 2014 Greta è a fianco di Sergio Cammariere in tre brani dell'ultimo disco del cantautore dal titolo Mano nella mano. «Non gioco più» è un disco nel quale vivono le suggestioni di due mondi quasi paralleli: quello del jazz, con le sue fughe in avanti e le improvvisazioni associate ad atmosfere notturne e fumose, e le canzoni Italiane d’autore degli anni Sessanta e Settanta. Brani che hanno attinto alle sonorità d’Oltreoceano e che ci portano indietro in un tempo in cui lo spettacolo televisivo proponeva, senza competitori, generi musicali e modelli sociali. 
Dice la Panettieri al suo pubblico: « Volevo un disco che mi assomigliasse, ho vissuto diversi anni all’estero, adoro il jazz e mi piace improvvisare in modo non convenzionale. Non sono una “scat singer”, ma so anche che la melodia e le parole sono il cuore di un brano, sia che si tratti di uno standard che di una canzone popolare. Riuscire a combinare le due cose permette di raggiungere il massimo dell’espressività e regala grandi emozioni ». Nata a Roma e cresciuta in Umbria, Greta Panettieri inizia la sua avventura musicale giovanissima a 6 anni con lo studio del violino che continua fino ai 16 anni nel Conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia. La musica è la sua prima passione e diventa presto una scelta di vita che la porteranno a studiare anche pianoforte e successivamente canto. Nel 1994 inizia a studiare canto jazz con Cinzia Spata. Nel 1998 partecipa alle clinics di Umbria Jazz come cantante, vincendo una delle borse di studio per la prestigiosa Berklee College of Music di Boston. Da allora la sua carriera è stata sempre un crescendo, che l'ha portata verso numerosi riconoscimenti e collaborazioni a livello internazionale, fino al 2017 e il 2018 che vedono Greta protagonista di vari tour sia nazionali che internazionali tra cui Russia, Cina e Spagna, dove Greta, oltre a presentare in vari teatri e club il suo album "Shattered/Sgretolata, partecipa al tour del famoso cantante chitarrista Toquinho.



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