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Calcio. Il Foggia perde a Verona e retrocede in serie C

P. Iemmello suo il gol del vantaggio del Foggia (foto web) ndr.
di Mario Schena
FOGGIA, 11 MAG. - Nella mente di tutto. Voglia di vincere e paura di perdere, felicità e tristezza, gioia e disperazione, speranza anche nella Giustizia Sportiva. Questo il condensato di sentimenti che ha attraversato la mente dei giocatori del Foggia all’ingresso in campo e per tutta la gara al “Marcantonio Bentegodi” di Verona colorato anche di rossonero per la presenza di oltre tremila tifosi del Foggia. E’ andato tutto storto e la sconfitta per due a uno è costata la retrocessione ai rossoneri che salutano la serie B per ripiombare in serie C. 

Era una missione quasi impossibile. Il Verona non poteva fallire i play-off, nono in classifica, con quarantanove punti, fuori dalla zona playoff a causa dello svantaggio nella differenza reti nel confronto con la Cremonese. In panchina via Grosso, sostituito da Aglietti. Sostituzione che non ha avuto un effetto positivo vista la pesante sconfitta in casa del Cittadella. Il Foggia non voleva e non poteva perdere per non ritornare in quell’inferno che è la serie C dalla quale è un’impresa titanica venirne fuori i “Satanelli” occupavano la sedicesima posizione con trentasette punti ai quali vanno sommati, ma solo per aumentare il rimpianto, i sei di penalizzazione, senza i quali la squadra di Grassadonia sarebbe al tredicesimo posto. 

Il tecnico rossonero ha schierato la migliore formazione possibile. Appiedato Tonucci dal Giudice Sportivo e indisponibili per infortunio Camporese, Zambelli, Ingrosso e Marcucci e ritornato dipsonibile Kragl che ha scontato la giornata di squalifica. In campo sono andati Leali in porta, Martinelli, Billong e Ranieri a comporre la difesa a tre, a centrocampo, Gerbo a destra, Kragl a sinistra, in mezzo al campo Deli, Greco e Busellato, in avanti Galano e Mazzeo. Ha diretto Davide Ghersini, della sezione di Genova, al suo sesto anno in CAN B e ha diretto il Foggia in quattro occasioni. L'ultimo precedente è del due febbraio di quest’anno, al 'Barbera' di Palermo finita zero a zero. Gersini è stato coadiuvato da Marco Scatragli della sezione di Arezzo e Paolo Formato della sezione di Benevento. Quarto Giudice Francesco Guccini della sezione di Albano Laziale. Primo tempo giocato alla pari con qualche emozione da una parte e dall’altra. Al terzo minuto prova a graffiare Galano, ma la sua conclusione da lontano è deviata. Dopo un minuto Kragl fa partire un traversone dalla sinistra che Silvestri blocca sul primo palo. 

Al settimo un pallone spiovente quasi all’altezza del dischetto del rigore in area veneta viene sparato alle stelle da Billong. Al sedicesimo Foggia vicino al vantaggio per una botta di Kragl che Silvestri manda a fil di palo con il tacco della gamba sinistra. Il Verona si scuote e si fa insidioso con una conclusione di Matos da fuori area di poco alta sulla traversa. Dopo un minuto è bravissimo Leali a salvare la sua porta respingendo una conclusione ravvicinata di Di Carmine su assist dell’ex rossonero Laribi. Alla mezzora il tunisino fa partire un bolide che sibila vicino alla porta di Leali. Al trentacinquesimo Leali e il palo salvano il Foggia da una conclusione rasoterra del solito Laribi. Non c’è recupero e tutti negli spogliatoi per l’intervallo. Il secondo tempo si apre benissimo per il Foggia che passa in vantaggio con Iemmello al settimo minuto. La punta rossonera entra in area e fa partire un diagonale a mezz’altezza che si infila alla destra di Silvestri. Risponde il Verona con Almici prova la conclusione dalla distanza, in due tempi blocca Leali. Al quarto d’ora ancora una conclusione di Laribi che Leali para che ferma anche una conclusione di Almici al ventesimo. 

Al ventunesimo Di Carmine sfodera tutta la sua classe da bomber e fa partire una rasoterra che si infila alla destra di Leali siglando il pari degli “Scaligeri”. In due minuti il Foggia si divora due palle gol incredibili. Al ventitreesimo Galano, sotto porta, prima spara su Si, mentre al venticinquesimo Iemmello, sul palo, spinge fuori di petto un pallone da appoggiare a porta vuota. Al quarantesimo Martinell la fa grossa mettendo la gamba davanti a Di Carmoine entrato in area e provoca il calcio di rigore che lo stesso Di Carmine trasforma. Rosso per Almici per doppio giallo, Verona in dieci. Dopo Mazzeo al posto di Iemmello, dentro anche Cicerelli e Matarese al posto di Deli e Ranieri. I minuti passano ed il Foggia non segna, da Carpi arriva prima il pareggio e poi la vittoria del Venezia che sancisce la retrocessione diretta del Foggia. Il Foggia saluta la serie B dopo soli due anni. Un anno travagliato, sfortunato, ma anche costellato di errori. Ora ripartire sarà dura.

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