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Bari. I giovani, la nostra società, quale futuro?

I giovani e la società. (foto web) ndr.

di Evelina Giordano

BARI, 29 LUG. - Le notizie di cronaca disegna no di frequente i giovani come esser i senza       stimoli, che vivono le giornate dando sfogo ai loro istinti incontrollati. Non si può generalizzare poichè nell’universo giovanile esistono tante situazioni diverse e i comportamenti negativi riguard a no quasi sempre un astretta cerchia che non può essere rappresentativa di una  società. Ne lla maggior parte dei casi i ragazzi un pò deviati, vivono realtà difficili, carentidi valori, di buoni esempi e di certezze su cui tracciare un futuro, a volte anche un passato su cui basarsi . Certo tali reazioni non vanno assolutame nte giustificat e , ma que sto lato oscuro dei giovani è certamente il modo di mascherare debolezze o di dare voce ad un Paese che non è ancora pronto ad ascoltare. Cosa offre la società? Quali alternative per uscire da quell'imbuto di realtà negativa?

Oggi, molto più di ieri, la maggior parte dei giovani sono istruiti, sanno usare le tecnologie d'avanguardia , conoscono le lingue, hanno coraggio di muoversi nel mondo, non si stupiscono della diversità e credono ancora nel merito e nella solidarietà. Ognuno con le loro storie e d aspirazioni, terminati gli studi, si impegnano a trovare un lavoro per diventare autonomi. Aspettano fiduciosi delle risposte che spesso, troppo spesso, tardano ad arrivare e da qui le delusioni che rischiano di tradursi in rassegnazione e sfiducia nella loro capacità,situazione aggravata da mancanza di ideali e da un clima di incertezze. Non basta no i buoni propositi per combattere la disoccupazione giovanile. I lsuperamento delle criticità deve cominciare dal considera re i giovani elementi essenzial i per lo sviluppo e la crescita della società in tutti i sensi,nel valorizzare tale capitale umano, i tanti talenti  fo rmandol i e mettendo a frutto le loro innate capacità. E' fondamentale iniziare a guardar li con occhi diversi, dare loro più fiducia, capirli, canalizzare e mettere a frutto la lorospontanea energia, investire nelle tante potenzialità e idee innovative utili arigenera re questa vecchia società di pregiudizi. E' riduttivo sentenziare sui giovani e, come accade abitualmente , limitandosi alle apparenze ,classificandoli come "bamboccioni" o "giovani senza ideali " senzaapprofondire un fenomeno più complesso che racchiude aspetti socio-culturali e d economico-politici. 

La famiglia fa molto, e a volte molto poco, a seconda della personale situazione economic a e dalle innumerevoli difficoltà legate alla conciliazione di tempi di vita , ma il ruolo determinante in tutto questo risiede nel la politica sociale  che dev e  porta re avanti progetti di innova zione didattica, correlandol i al digitale e alle tecnologie ,p romuove re iniziative sinergiche tra istruzione e imprese incentivando il dialogo tra sistema formativo e produttivo, come  quello del l'alternanzascuola-lavoro che potrebbe presto divenire un punto di forza come già staaccadendo in molti altri paesi europei, dando ai giovani, e in tempi brevi, la possibilità di realizzarsi nel mondo del lavoro . Il futuro del nostro Paese è legato ai giovani e i nvestire sui di loro è la strada giusta. Attenzione, perchè i tanti giovani che capiscono che i l loro futuro non si realizza qui, vanno a cercarl o altrove. Non lasciamo che l'Italia si impoverisca, salviamo il nostro futuro !



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