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Teatro. Al Di Cagno, spensieratezza e buonumore con “La cena dei cretini” regia di Marco Di Cecca

Una immagine dello spettacolo (foto M.C) ndr

di Maria Caravella

BARI, 16 OTT. - Ogni mercoledì sera un gruppo di amici, ricchi e annoiati, organizza per tradizione la cosiddetta "cena dei cretini", alla quale i partecipanti devono portare un personaggio creduto stupido e riderne con sarcasmo per tutta la serata. Però nella vita, non sempre le cose vanno come ci si aspetta. Una sera il “cretino” di turno riesce a capovolgere la situazione trasformandosi da vittima in carnefice, creando così, innumerevoli problemi al padrone di casa, mettendo anche in crisi il suo matrimonio. “La cena dei cretini” è una delle commedie più conosciute a livello mondiale. La trama è molto divertente e accattivante, caratterizzata da un crescendo di equivoci, gags e malintesi divertenti, che conducono lo spettatore verso spensieratezza e buonumore. Un’esilarante messinscena la cui energia è nella semplicità e nella genuina comicità che contraddistingue le migliori commedie. Una simpatica e gioviale Compagnia Teatrale di Santeramo in Colle (Bari), “Compagnia Il Saltimbanco , ha portata in scena, questa performance con grande partecipazione di pubblico al Teatro Di Cagno di Bari; una personale interpretazione de “La cena dei cretini” del francese Francis Veber scritta negli anni Novanta. Questa esilarante commedia coinvolge il pubblico in un tumulto di risate, di fronte alle paradossali situazioni che le vicende dei protagonisti provocano, loro malgrado. La forza di quest’ opera teatrale sta proprio nella semplicità e genuinità della risata che provoca, nella mancanza assoluta di volgarità e in quella punta di moralismo che non guasta. Si ride e si riflette senza rendersene conto. Apprezzabile la Regia di Marco di Cecca e le appropriate musiche di Vladimir Cosma, come anche l’interpretazione dell’intero cast, composto da Patrizia Sampaolo, Lorenzo Signorile, Marco Di Cecca, Vito Fiorentino, Elisabetta Lella e Francesco Difonzo.



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