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Bari. Intelligenza Artificiale e umanizzazione delle cure in oncologia - IL 16 alle 9 a Villa Romanazzi Carducci

La locandina dell'evento. (foto com.) ndr.
Se ne parlerà in apertura del convegno sulle Novità terapeutiche in Oncologia organizzato da Geny Palmiotti 


di Antonella Daloisio

BARI, 13 DIC. - L’Intelligenza artificiale in oncologia porterà miglioramenti reali in termini di sostenibilità delle cure o minerà inesorabilmente quell’umanizzazione cui ogni reparto dovrebbe tendere? 

Di opportunità e rischi si dibatterà nella tavola rotonda che farà da incipit al convegno sulle novità terapeutiche in oncologia alle soglie del 2020 organizzato da Geny Palmiotti, direttore del reparto Don Tonino Bello dell’IRCCS di Bari, il 16 e il 17 dicembre a Villa Romanazzi Carducci. Una tavola rotonda in programma alle 9 e moderata da Antonella Daloiso, giornalista, alla quale parteciperanno medici, specializzati in diverse discipline e il direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, Giuseppe De Tomaso. L’intelligenza artificiale rivoluzionerà davvero la medicina e quindi anche l’oncologia? Potrà fare la differenza apportando miglioramenti reali in termini di diagnostica, come per esempio in radiologia, in anatomia patologica, sul campo operatorio? E poi ancora, quanto l’uso degli apparecchi umanoidi può essere utile in reparto senza mettere a rischio l’attività di umanizzazione verso la quale ogni ospedale dovrebbe tendere? Ascolteremo il parere di chi i robot li progetta, come Alessandro Massaro, ingegnere, di chi, come Giuseppe De Tomaso, ogni giorno si confronta con l’informazione e conosce le opinioni della gente comune anche sull’argomento. 

Illustrando anche come il quotidiano comunica ai lettori questa nuova realtà. E di chi, infine, ogni giorno si confronta con la diagnosi, la malattia, la cura. Da Giampiero Berardi, radiologo, che, attraverso l’I.A. ottimizza il processo di screening per i tumori. Il che significa da parte della macchina, assistenza, non già sostituzione; o da Paolo Sardelli, chirurgo toracico, considerando che il tumore al polmone è tra quelli più favoriti per diagnosi dall’automazione; o ancora, il parere di Michele Simone, chirurgo, che sul campo operatorio si avvale della realtà virtuale e della realtà aumentata per interventi di particolare precisione; e poi ancora, dirà la sua Angelo Vacca, specialista in medicina interna con una visione sull’argomento a tutto tondo, gli oncologi Vito Lorusso e Geny Palmiotti, in prima linea alla lotta e alla cura del cancro, ma anche per quanto riguarda l’umanizzazione delle cure, che rifletteranno sulle potenziali applicazioni della intelligenza artificiale per aspetti clinici, dalla diagnosi alla scelta dei trattamenti e in termini organizzativi. 

Nel corso della tavola rotonda si affronterà l’argomento non solo dal punto di vista scientifico, ma si dibatterà anche dell’aspetto umano. Lo faranno Maria Rochi, psiconcologa e Antonio Delvino, direttore generale dell’IRCCS; quest’ultimo ha dato grande impulso al Giovanni Paolo II, ammodernando l’ospedale dal punto di vista tecnico – presto partirà anche un progetto di Telenursing – ma anche, soprattutto, per quanto riguarda l’umanizzazione delle cure, mettendo al centro l’uomo e non il malato. Al termine della tavola rotonda, aperta al pubblico, prenderanno il via le sessioni mediche che si occuperanno di cancro al polmone, mammella, di cura delle malattie in fase avanzata e in presenza di istologie particolari. Il giorno successivo si affronteranno temi inerenti al carcinoma epatico, colon retto, tumori celebrali, melanomi, renali, trattamenti chirurgici, immunoterapia, radiologia, cardiologia, dietologia e molto altro ancora.



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