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ULTIM'ORA. Ed ancora un altro. Cambia ancora il modulo di autocertificazione Coronavirus CoVid-19

Il nuovo modulo di autocertificazione Coronavirus CoVìd-19 del 26 marzo 2020 (foto GM) ndr.
di Redazione

ROMA, 26 MAR. - Ieri in vigore un altro modulo, oggi un altro ancora. Cambia nuovamente l'autocertificazione per muoversi nel periodo del Coronavirus CoVid-19. A farlo presente, questa volta, è il capo della polizia Franco Gabrielli. La motivazione è contrastare ulteriormente i furbi e coloro che non rispettano le restrizioni. Il testo del nuovo modulo è stato modificato sulle direttive del Decreto 19, pubblicato oggi in Gazzetta Ufficiale, e sulle varie incertezze emerse in questi giorni.


Nella versione precedente il cittadino fermato dalle Forze dell'ordine doveva dichiarare di non essere sottoposto alla misura della quarantena e di non essere risultato positivo al Covid-19. In quest'ultimo si aggiunge la frase: «fatti salvi gli spostamenti disposti dalle Autorità sanitarie». 

Inoltre, il cittadino deve anche dichiarare di essere a conoscenza delle «ulteriori limitazioni disposte con provvedimenti del Presidente della Regione .... (indicare la Regione di partenza) e del Presidente della Regione.... (indicare la Regione di arrivo) e che lo spostamento rientra in uno dei casi consentiti dai medesimi provvedimenti». Il tutto compreso i divieti del Decreto 19, oggi, come detto, pubblicato sulla G.U., che riporta anche le sanzioni previste in caso di non osservanza, come riportate nell'art. 4.



Per quanto riguarda le giustificazioni e spostamenti, il nuovo modulo, riporta voci aggiuntive, quali: 
- «all'interno dello stesso comune o che rivestono carattere di quotidianità o che, comunque, siano effettuati abitualmente in ragione della brevità delle distanze da percorrere)»;
- «lavoro presso..., devo effettuare una visita medica, urgente assistenza a congiunti o a persone con disabilità, o esecuzioni di interventi assistenziali in favore di persone in grave stato di necessità, obblighi di affidamento di minori, denunce di reati, rientro dall'estero, altri motivi particolari, etc...)».


Sarà quello definitivo?


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