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Coronavirus. Musica e medicina: il legame che cura l’anima - L’Associazione Gabriel e il medico Pianista

Alessandro Mastrorosa. (foto com.) ndr.
L’urologo Alessandro Mastrorosa dona melodie nel reparto Don Tonino Bello. I video diffusi dalla Gabriel 

di Antonella Daloiso

BARI, 16 APR. -  Il Covid-19 non ferma l’attività della Associazione Gabriel, odv per l’umanizzazione delle cure in oncologia e nemmeno la musica, panacea per l’anima. Così, se all’Oncologico lo splendido pianoforte bianco, a mezza coda, dono dell’Associazione, al centro della hall del reparto Don Tonino Bello, diretto da Geny Palmiotti non può essere suonato dagli allievi del Conservatorio Niccolò Piccini, come accadeva da un paio di anni, c’è chi ci pensa. È pomeriggio inoltrato e a fine turno, Alessandro Mastrorosa, giovane medico dell’IRCCS (u.o. Urologia diretta da Gianfranco Giocoli-Nacci), si siede al pianoforte per diffondere il suo messaggio di speranza: ha scelto di donare così la sua sensibilità umana prima ancora che artistica e lo ha fatto in un reparto dedicato a Don Tonino Bello, l’uomo del coraggio, del sorriso, dell’amore. Quello stesso amore che permea il lavoro di tutti coloro che ogni giorno scelgono di operare in prima linea in un Istituto a misura di persona. Tutto è cosi fermo, il tempo pare sospeso nella hall, e in un silenzio quasi religioso le sue dita prendono a danzare sulle note della Sonata “Al chiaro di Luna”, di Beethoven, note messaggere di vita. Il suo virtuosismo, sui tasti bianchi e neri, va direttamente al cuore. La musica riesce a condurre dentro se stessi, in un tempo altro, dove tutto sembra avere meno dolore, meno smarrimento e dove la distanza comincia a diventare vicinanza. 

Così Alessandro Mastrorosa suona a chiusura di reparto, in solitudine, ma la sua musica l’Associazione Gabriel la diffonde attraverso video dedicati soprattutto ai pazienti, continuando a perseguire il suo obiettivo primario: l’umanizzazione delle cure. Che significa soprattutto migliorare l’accoglienza e la capacità di relazione a dispetto di qualunque Coronavirus. E la musica è l’occasione migliore, non ha intermediari, perché arriva dritta al cuore riuscendo a toccare la nostra interiorità e a creare una cassa di risonanza comune a tutti gli ospiti del reparto. Per questo già da anni, proprio all’IRCCS, nel Don Tonino Bello, era stato stipulato un protocollo d’intesa - voluto fortemente da Geny Palmiotti- con il Conservatorio di Bari, grazie alla lungimiranza del suo direttore, Corrado Roselli e a Annamaria Sallustio, docente di altissimo profilo e donatrice di musica. Ora però a donare musica ci pensano i medici dell’Oncologico e Alessandro Mastrorosa, medico e musicista regala amore, bellezza, condivisione. Suona per i pazienti, per l’Associazione Gabriel, per tutto il personale sanitario, sino a quando in reparto, il tramonto lascia lo spazio alla sera. Allora, il medico pianista, si rialza, indossa nuovamente la sua mascherina e torna nel mondo. Non resta che un pianoforte bianco, al centro del reparto che attenderà il domani, in attesa che ancora una volta, in solitudine, il medico pianista torni a sfiorarne i tasti, accarezzandoci l’anima.



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