Birra Morena - Birra Winner

Ultim'Ora

Un drappo bianco per la strage di Capaci sul Palazzo Consiglio regionale

Il drappo bianco davanti al palazzio della Regione Puglia (foto in allegato) ndr.
di Redazione

BARI, 23 MAG. (Com. St.) - Un grande drappo bianco pende sulla facciata del palazzo del Consiglio regionale della Puglia, in a Bari, nel 28° anniversario della strage di Capaci. Aderendo all’invito di Maria Falcone, fatto proprio dalla Conferenza dei presidenti dei Parlamenti regionali, il presidente Mario Loizzo ha disposto di fare esporre anche nella sede in via Gentile, come in tutte le altre Assemblee regionali in Italia, il simbolo della Giornata della legalità.
“Sentiamoci vicini, in particolare alle 17,57, nel ricordo dell'esempio di Giovanni Falcone e delle vittime di mafia – dichiara Loizzo – il bianco ci unisca tutti idealmente nella solenne affermazione dei valori, del diritto e del rispetto delle regole”. Il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, ricorda “con passione civile e riconoscenza” il sacrificio di Falcone, della moglie Francesca Morvillo e degli agenti Dicillo, Montinaro, Schifani, periti nella strage il 23 maggio 1992.
“In questa giornata di memoria e di risveglio delle coscienze - aggiunge - dedichiamo un tributo anche a Paolo Borsellino, agli uomini e donne della scorta uccisi in via D'Amelio due mesi dopo, al gen. Dalla Chiesa prefetto di Palermo e alla lista interminabile di rappresentanti dello Stato, di magistrati, di operatori della giustizie e delle Forze dell'Ordine, di sacerdoti, sindacalisti, commercianti e semplici cittadini, che hanno pagato con la vita il 'No' alle mafie, l'opporsi alla piovra, il rifiuto del silenzio omertoso, dei codici mafiosi, della collusione”.
Ancora una volta, in questa giornata, un pensiero va rivolto, per Loizzo ai caduti pugliesi “nella sfida al malaffare criminale, un lungo elenco con oltre sessanta nomi accanto ai tre poliziotti della scorta di Falcone, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro e Vito Schifani, originari di Triggiano, Calimera, Ostuni, ed oltre a Renata Fonte (Nardò, 1984) e a Francesco Marcone, il direttore dell'Ufficio del Registro di Foggia freddato nel 1995”.
Al ricordo delle vittime, il presidente Loizzo associa “la solidarietà nei confronti di tutti i sindaci che in Puglia, anche negli ultimi mesi, e continuano a subire intimidazioni dalla malavita organizzata”.



lagazzettameridonale.it © All Rights Reserved (Tutti i diritti di questo articolo sono Riservati)

Nessun commento