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Calcio. Foggia terza sconfitta consecutiva classifica pesante



Dell'Agnello Attaccante del Foggia (foto web) ndr

di Mario Schena 

FOGGIA, 22 OTT. - Partita difficile per i rossoneri contro l’Avellino, una delle blasonate del Girone C della Serie C, tutt’ora imbattuti, e reduci dal pareggio a reti bianche contro la Juve Stabia e vittoriosi contro Viterbese e Palermo in trasferta. Il Foggia, invece dopo il buon avvio con il Potenza è reduce dalle due sconfitte patite contro il Bisceglie e Catanzaro. In casa rossonera acque agitate dalla contestazione degli ultrà nei confronti della dirigenza rossonera. Mille gli spettatori presenti allo Zaccheria. E’ finita due a uno per gli irpini che hanno meritato la vittoria contro un Foggia in netta involuzione di gioco e che inanella la terza sconfitta consecutiva. Marchionni ha schierato il Foggia orfano di Anelli, fuori per squalifica con Fumagalli; Germinio, Gavazzi, Agostinone; Kalombo, Garofalo, Raggio Garibaldi, Gentile, Di Masi; Curcio, D’Andrea. Ha diretto Paolo Bitonti della sezione A.I.A. di Bologna, coadiuvato da Carmelo De Pasquale di Barcellona Pozzo di Gotto e Roberto Fraggetta di Catania. Quarto ufficiale Eduart Pashuku di Albano Laziale. 
 
La cronaca
Brutto primo tempo. Gioco falloso, manovre poco lineari e confusione in campo. Avellino più pericoloso dei rossoneri e meritatamente in vantaggio al termine della prima frazione di gioco. E’ il Foggia comunque a farsi per primo insidioso al terzo minuto con kalombo che effettua un buon tiro deviato in angolo. Al minuto diciassette irpini vicinissimi al gol con D’Angelo e Santaniello che mancano di un soffio il tocco vincente sotto porta. Difesa del Foggia molto disattenta. Al ventottesimo ci prova D’Angelo con una spettacolare rovesciata dall’altezza del dischetto del rigore che va poco lontano dai pali della porta di Fumagalli. Cinque minuti dopo la mezzora l’Avellino passa. Kalombo manca l’aggancio sul traversone dalla destra consentendo a Ciancio di operare un rasoterra sul quale sulla linea di porta si avventa D’Angelo e fa gol. L’Avellino controlla il vantaggio ed il Foggia non sembra assolutamente in grado di portare pericoli alla porta di Forte. Il tempo si chiude tra le proteste dei ragazzi Di Braglia per uno splendido gol segnato da Curcio con una rasoiata da fuori area terminata nell’angolino alla destra di Fumagalli, annullato per fuorigioco di alcuni giocatori dell’Avellino posizionati davanti al portiere del Foggia. 
 
Secondo tempo sulla falsariga del primo. Il Foggia cerca di raddrizzare la gara, ma non ha né idee né potenzialità offensiva. All’ottavo è ancora l’Avellino a sfiorare il secondo gol con Bernardotto che devia un traversone dalla destra di Adamo, mancando però la porta non di molto. Dopo otto minuti gli ospiti raddoppiano. Bernardotto entra in area e cera di girarsi per evitare Gavazzi che lo sgambetta nettamente mettendolo giù. Rigore ineccepibile che Santaniello trasforma spiazzando l’estremo difensore rossonero. Al trentatreesimo Maniero ci prova con un diagonale che termina fuori. Al quarantunesimo guizzo del Foggia che accorcia con Vitale bravo a mettere in rete da distanza ravvicinata un traversone dalla destra di Mbaba Ndiaie. Tre i minuti di recupero concessi, apparsi pochi, ma il Foggia non ce la fa ad agguantare un pari che probabilmente lo avrebbe premiato eccessivamente. 
 
La situazione dei rossoneri si fa pesante, occorre correre ai ripari, ma vista la situazione societaria ipotizzare grosse manovre di mercato è difficile prevederle. Il Foggia è senza una identità precisa. Mancano elementi di peso nei ruoli chiave e per una squadra che quantomeno vuol mantenere la categoria una sola occasione da gol è davvero molto poco.


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