Calcio. Foggia – Bari: Blackout allo Zaccheria
BARI, 02 NOV. - Il derby pugliese di serie C caratterizzato dal black out dell’impianto di illuminazione dello Zaccheria ma anche del Bari che ha disputato una brutta gara, lasciando al Foggia i 3 punti.
Il blackout all’impianto di illuminazione dello stadio di Foggia di ieri ha portato nella mente di molti appassionati di calcio la storica partita di Marsiglia, quando il direttore del Milan Gagliani invitò la squadra ad abbandonare il campo nella gara di ritorno dei quarti di fanale di Champion League. Era il 20/03/1991 e i rossoneri del Milan pagarono amaramente quel gesto: 3-0 a tavolino e esclusione per un anno alle competizioni internazionali.
Ieri allo Zaccheria ad andare in tilt non sono state solo le luci al trentottesimo che hanno smesso di funzionare per sette minuti, ma l’intera squadra del Bari che cade dopo 31 risultati utili in campionato. Al netto della finale Play off, i galletti non perdono dalla trasferta di Francavilla del 22 settembre 2019.
Onore ai satanelli che con una prestazione orgogliosa conquistano meritatamente i tre punti, in una gara non propria ricca di emozioni dato che nei primi 45 minuti da segnalare c’è veramente poco: il palo colpito da Antenucci, al trentesimo, su un tiro da lunga distanza con il portiere Fumagalli battuto, e il fallo da rigore commesso da Sabbione ai danni di Curci e trasformato dallo stesso attaccante con Frattali spiazzato.
Nella ripresa il lietmotiv della gara è sempre la stessa noia, con appena due conclusioni poche pericolose, di Candellone, entrato nella ripresa, e fallo dubbio in area ai danni di capitan Di Cesare, con i biancorossi che reclamano un calcio di rigore. Nemmeno la superiorità numerica nei minuti finali con espulsione di Salvi per i rossoneri sprona i galletti, che accetta inerme la sconfitta.
Il Foggia si aggiudica il Derby dopo quattro sconfitte consecutive, il Bari invece vede allontanarsi la testa della classifica con la Ternana che adesso è a più quattro dai galletti.
Nel post partito un soddisfatto mister Marchionni: “Quando hai una settimana hai il tempo di lavorare sugli errori che commetti nelle partite precedenti. La squadra ha lavorato bene facendo bene quello che avevamo preparato. Questo deve essere solo un trampolino di lancio, non abbiamo fatto nulla, anche se vincere con il Bari fa morale, ma se non diamo continuità con la trasferta di mercoledì, a Caserta (ndr.), conta poco. Il Foggia ha vinto sulla determinazione, sul coraggio, sulla voglia di scendere in campo e soffrire, buttando il cuore oltre l’ostacolo.
Diverso invece lo stato d’animo dell’allenatore del Bari, Auteri, che fa la sua analisi della gara: “loro hanno messo impeto agonistico e grande sacrificio. Noi non siamo riusciti a compensare questo dato gestendo meglio e continuità il possesso palla. Molti in campo non hanno dato l’apporto che ci aspettavamo. Prima dell’interruzione eravamo cresciuti, ma quando regali un goal, peggiori la partita, triplicando il loro impatto sulla gara che non ci ha permesso di essere lucidi. Siamo stati sovrastasti dal punto di vista fisico, agonistico”.
L’allenatore biancorosso come sempre evita di commentare le decisioni arbitrali “Se il direttore di gara ha assegnato il rigore, vuol dire che c’è. Abbiamo commesso noi un errore, quando eravamo tutti schierati, quindi prendiamo coscienza dei nostri errori. In serie C è cosi e questa sconfitta è salutare, troppi elogi alla squadra, ma certe cose vanno dimostrati in campo”.
Ad accettare il confronto con la stampa nel post partita anche capitan Di Cesare: “Una sconfitta giusta, loro hanno messo tanto agonismo e noi non ci siamo fatto trovare pronti. Abbiamo sbagliato tante giocate semplici. Ci dispiace soprattutto per la gente, è un derby e i tifosi ci tenevano, ma noi non siamo stati all’altezza. Pensiamo al prossimo match e magari questa sconfitta ci fa anche bene: mi prendo la responsabilità io perché sono uno dei più vecchi, dicendo che forse non abbiamo ancora capito cosa ci aspetta nel campionato di serie C e che cosa dobbiamo fare.
Il blackout all’impianto di illuminazione dello stadio di Foggia di ieri ha portato nella mente di molti appassionati di calcio la storica partita di Marsiglia, quando il direttore del Milan Gagliani invitò la squadra ad abbandonare il campo nella gara di ritorno dei quarti di fanale di Champion League. Era il 20/03/1991 e i rossoneri del Milan pagarono amaramente quel gesto: 3-0 a tavolino e esclusione per un anno alle competizioni internazionali.
Ieri allo Zaccheria ad andare in tilt non sono state solo le luci al trentottesimo che hanno smesso di funzionare per sette minuti, ma l’intera squadra del Bari che cade dopo 31 risultati utili in campionato. Al netto della finale Play off, i galletti non perdono dalla trasferta di Francavilla del 22 settembre 2019.
Onore ai satanelli che con una prestazione orgogliosa conquistano meritatamente i tre punti, in una gara non propria ricca di emozioni dato che nei primi 45 minuti da segnalare c’è veramente poco: il palo colpito da Antenucci, al trentesimo, su un tiro da lunga distanza con il portiere Fumagalli battuto, e il fallo da rigore commesso da Sabbione ai danni di Curci e trasformato dallo stesso attaccante con Frattali spiazzato.
Nella ripresa il lietmotiv della gara è sempre la stessa noia, con appena due conclusioni poche pericolose, di Candellone, entrato nella ripresa, e fallo dubbio in area ai danni di capitan Di Cesare, con i biancorossi che reclamano un calcio di rigore. Nemmeno la superiorità numerica nei minuti finali con espulsione di Salvi per i rossoneri sprona i galletti, che accetta inerme la sconfitta.
Il Foggia si aggiudica il Derby dopo quattro sconfitte consecutive, il Bari invece vede allontanarsi la testa della classifica con la Ternana che adesso è a più quattro dai galletti.
Nel post partito un soddisfatto mister Marchionni: “Quando hai una settimana hai il tempo di lavorare sugli errori che commetti nelle partite precedenti. La squadra ha lavorato bene facendo bene quello che avevamo preparato. Questo deve essere solo un trampolino di lancio, non abbiamo fatto nulla, anche se vincere con il Bari fa morale, ma se non diamo continuità con la trasferta di mercoledì, a Caserta (ndr.), conta poco. Il Foggia ha vinto sulla determinazione, sul coraggio, sulla voglia di scendere in campo e soffrire, buttando il cuore oltre l’ostacolo.
Diverso invece lo stato d’animo dell’allenatore del Bari, Auteri, che fa la sua analisi della gara: “loro hanno messo impeto agonistico e grande sacrificio. Noi non siamo riusciti a compensare questo dato gestendo meglio e continuità il possesso palla. Molti in campo non hanno dato l’apporto che ci aspettavamo. Prima dell’interruzione eravamo cresciuti, ma quando regali un goal, peggiori la partita, triplicando il loro impatto sulla gara che non ci ha permesso di essere lucidi. Siamo stati sovrastasti dal punto di vista fisico, agonistico”.
L’allenatore biancorosso come sempre evita di commentare le decisioni arbitrali “Se il direttore di gara ha assegnato il rigore, vuol dire che c’è. Abbiamo commesso noi un errore, quando eravamo tutti schierati, quindi prendiamo coscienza dei nostri errori. In serie C è cosi e questa sconfitta è salutare, troppi elogi alla squadra, ma certe cose vanno dimostrati in campo”.
Ad accettare il confronto con la stampa nel post partita anche capitan Di Cesare: “Una sconfitta giusta, loro hanno messo tanto agonismo e noi non ci siamo fatto trovare pronti. Abbiamo sbagliato tante giocate semplici. Ci dispiace soprattutto per la gente, è un derby e i tifosi ci tenevano, ma noi non siamo stati all’altezza. Pensiamo al prossimo match e magari questa sconfitta ci fa anche bene: mi prendo la responsabilità io perché sono uno dei più vecchi, dicendo che forse non abbiamo ancora capito cosa ci aspetta nel campionato di serie C e che cosa dobbiamo fare.
Nella prossima giornata al San Nicola arriva la Juve Stabia.
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