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Peculato ai danni dell’A.S.L. di Bari: denunce e sequestri da parte della Guardia di Finanza nei confronti di tre dipendenti

Tre arresti della Gdf per peculato a Bari. (foto Gdf) ndr.

di Maria Rosaria Rubino

BARI, 21 NOV. - Un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente è stato emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Trani ed eseguito dai finanzieri del Comando Provinciale di Bari appartenenti alla compagnia di Trani nei confronti di tre dipendenti dell’Azienda Sanitaria Locale di Bari, denunciati per il reato di peculato in concorso. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Trani e dirette dal dott. Renato Nitti, sono riuscite ad individuare -grazie alle attività di auditing dell’A.S.L. di Bari- indici di anomalia sui flussi finanziari del “C.U.P- Ticket del Distretto Socio Sanitario/2” del comune di Ruvo di Puglia. A fronte delle indagini è stato possibile accertare le responsabilità in capo a tre dipendenti infedeli, i quali si impadronivano del denaro incassato presso il C.U.P., evitando di versarne i quantitativi alla tesoreria dell’A.S.L. di Bari, occultando la condotta con una rendicontazione mendace e omissiva, arrivando a simulare furti per non rispondere dell’assenza delle somme mancanti, ammontanti a circa 16.000 euro. Gli esiti della ricostruzione condotta dalla Guardia di Finanza sono stati prontamente segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani per peculato nei confronti di tre dipendenti, che nel frattempo erano già stati sospesi dall’Ente, e dato corso all’esecuzione nei loro confronti di un decreto di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente dei beni. Le attività della Guardia di Finanza, quale organo che consente il contrasto di comportamenti illeciti, sono state incentivate anche in riferimento al disagio economico e sociale che l’Italia sta attraversando a causa del rischio epidemiologico dovuto al COVID19, cercando di garantire sempre più l’effettivo sostegno alle fasce più deboli della popolazione ed evitare il dispendio di ingenti risorse finanziarie, tutelando quindi le entrate e le uscite dello Stato.



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