SMA, AIFA dice no a Zolgensma in Italia per bimbi con tracheo e peg”. Amati: “Punto e daccapo. Vizzino: “L’obiettivo è rimuovere le riserve dell’Aifa”
“La gioia è durata poco. In Italia non è purtroppo possibile somministrare Zolgensma in bimbi con tracheo o peg. Lo impedisce il regolamento AIFA, a differenza di altri Paesi stranieri. Si mobilitino tutti i parlamentari, perché dobbiamo essere europei in larga parte e cittadini del mondo in tutto”.
Lo dichiara il presidente della Commissione regionale bilancio e programmazione, commentando l’audizione odierna in III Commissione dei medici del Policlinico, Giovanni XXIII e IRCCS Medea, per verificare le condizioni di prescrizione e somministrazione della terapia genica nei centri pugliesi.
“La tragedia della diagnosi tardiva
produce una quantità insopportabile di illusioni, che solo il lavoro
determinato e curioso di noi consiglieri regionali sta pian piano
smascherando.
Questa mattina in Commissione sanità, con onestà e
chiarezza, i medici pugliesi impegnati nel trattamento della SMA ci
hanno riferito che i bimbi sino a 13,5 kg di peso corporeo non potranno
ottenere la prescrizione della terapia genica, qualora supportati da
assistenza respiratoria o alimentazione assistita. Lo stabiliscono i
protocolli operativi di AIFA. E questo ci ha fatto ripiombare
nell’incubo che pensavamo di esserci posti alle spalle.
Ma il vero dramma di questo impedimento consiste nel fatto che in altri Paesi stranieri non c’è questa limitazione, per cui si ripropone l’argomento della cura all’estero, sulla base di un protocollo terapeutico redatto da un centro di alta specializzazione, con tutti i profili di complessità amministrativa.
A questo punto spero solo che si riesca a
creare una grande mobilitazione politica, guidata dai parlamentari
nazionali, in grado di esercitare forti iniziative d’indirizzo per
allineare la regolamentazione italiana a quella dell’Agenzia europea dei
farmaci e degli enti regolatori dei Paesi occidentali.
Non
possiamo far pagare tutto il conto salatissimo della malattia alle
famiglie, considerato che la parte più importante di questo dramma
consiste proprio nel possesso delle tecniche di diagnosi precoce e nella
lentezza burocratica nell’utilizzarle”.
Nota del Consigliere regionale, Mauro Vizzino Presidente Commissione Sanità.
“Oggi in Commissione Sanità – da me
convocata per verificare la capacità dei centri clinici pugliesi di
prescrivere e somministrare il farmaco Zolgensma per la cura della SMA –
abbiamo appreso che tale medicinale innovativo non può essere usato per
piccoli pazienti tracheostomizzati o sottoposti a nutrizione enterale.
Il tutto, sulla base delle indicazioni fornite dall’Agenzia Italiana del
Farmaco.
Questo riporta indietro l’orologio rispetto ai passi in
avanti fatti da noi in Puglia e cancella la speranza di tante famiglie.
Ovviamente non spetta a noi decidere se la scelta dell’AIFA sia
opportuna o meno. Ci permettiamo semplicemente di far notare che in
tanti altri paesi del mondo queste limitazioni non esistono, con la
conseguente lievitazione delle speranze di vita di tanti pazienti
affetti da SMA.
Tra l’altro, il diniego dell’AIFA rimette in moto la
complessa macchina dei ‘viaggi della speranza’, con costi
insopportabili per tutti.
Torneremo prestissimo ad occuparci di
questo problema per individuare ogni possibile forma di mobilitazione
per spingere l’Italia ad uniformarsi a quanto previsto dall’Agenzia
europea per i medicinali (EMA) e dalle agenzie di tantissimi altri
paesi.
Lo dobbiamo ai bambini affetti da SMA ed ai loro genitori”.
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