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calcio. Foggia troppe le assenze la Juve Stabia vince in tranquillità

Alessio Curcio (foto web) ndr

di Mario Schena

Foggia 25 aprile - Cinquantacinque punti, quinto posto in condominio con il Catania e con un girone di ritorno fantastico con ben otto vittorie in trasferta. Questo il ruolino di marcia della Juve Stabia condotta da Pasquale Padalino che contro il Foggia di Marchionni puntava sulla vittoria per cercare di insidiare il quarto posto del Bari. Prima della gara pochi i pronostici favorevoli al Foggia sulle possibilità di uscire indenne dallo stadio stabiese, visto che i rossoneri sono scesi al “Menti” fortemente rimaneggiati. E’ finita infatti tre a zero per i padroni di casa. pesante il risultato ma soprattutto frustrante a causa dell’enorme responsabilità del reparto difensivo del Foggia sui gol. Rossoneri privi di Fumagalli, bloccato dal Covid, assenti anche lo squalificato Vitale, oltre agli infortunati Anelli, Del Prete, Salvi, Morrone, Said e Aramini, quest’ultimo fermato da un fastidio muscolare durante l’ultima seduta di allenamento. Marchionni ha schierato i suoi con il giovane Di Stasio in porta, Galeotafiore, Gavazzi ed Agostinone in difesa, Baldè e Di Jenno sulle fasce e a completamento del centrocampo Iurato, Rocca e Turi, in attacco Curcio e D’Andrea. Ha diretto Filippo Giaccaglia della sezione A.I.A. di Jesi coadiuvato da Davide Meocci e Costin Del Santo Spataru, entrambi di Siena, quarto ufficiale di gara Enrico Gigliotti di Cosenza.

Primo Tempo – Giocato a viso aperto e con un Foggia decisamente meno remissivo di quel che ci si potesse aspettare. Al quarto Baldè se ne va a rete e batte Farroni, ma era in fuorigioco. Al dodicesimo Marotta ben servito davanti alla porta del Foggia da Scaccabarozzi colpisce incredibilmente la traversa divorandosi letteralmente un gol fatto. E’ il preludio al gol del vantaggio delle “Vespe” che arriva due minuti dopo con Borrelli che spinge in rete un traversone dalla destra di Orlando complice la retroguardia rossonera colpevole di aver fatto attraversare l’area piccola dalla sfera. Il Foggia reagisce e non gioca male tanto che al ventiduesimo D’Andrea sbaglia la deviazione sotto porta su traversone dalla sinistra di Balde. Dopo sette minuti sui piedi di Curcio arriva la migliore palla gol per i rossoneri servitagli da Agostinone, la punta rossonera calcia bene, ma l’estremo difensore gialloblu si oppone da campione deviando in volo in calcio d’angolo. Si scuotono i padroni di casa e Marotta colpisce ancora una traversa al minuto trentacinque con un tiro da fuori area. Non c’è recupero e tutti negli spogliatoi per l’intervallo.

Secondo tempo – Non c’è stata partita. Impietoso da commentare, ma è sembrato che sulla traversa del Foggia ci fosse un cartello con la scritta: “basta centrare la porta”. Infatti all’ottavo. Marotta di testa spedisce in rete un cross dalla sinistra di Orlando spediva grazie ad un incerto Di Stasio. Cerca la reazione la squadra di Marchionni, ma la rovesciata di Curcio non ottiene lo stesso risultato di Torre del Greco. Al ventesimo Marotta cala la saracinesca sul risultato realizzando la sua doppietta e il terzo gol per la sua squadra piazzando di testa, con la gentile collaborazione di Di Stasio, un pallone servitogli dalla sinistra da Vallocchia. La gara si trascina stancamente fino al termine compresi i tre minuti di recupero concessi. Partita persa dal Foggia con attenuanti, su tutte la rosa decisamente impoverita dalle numerose assenze, ma anche dall’attuale e temporanea inesperienza di alcuni giocatori poco adatti attualmente alla categoria.


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