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Bari. Eseguiti dalla Gdf due decreti di sequestro di beni per un valore di circa 1 milione di euro per frode fiscale e omessa presentazione delle dichiarazioni iva

Controlli della Gdf a Bari. (foto Gdf) ndr.

di Redazione

BARI, 7 MAG. (COMUNICATO STAMPA) - I Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari hanno dato esecuzione a due decreti di sequestro preventivo, per un valore di circa 1 milione di euro, nei confronti di una società a responsabilità limitata (con sede ad Adelfia ed operante nel settore del riciclaggio di rottami metallici) e di una ditta individuale (con sede a Turi ed esercente l’attività di commercio al dettaglio di prodotti elettronici) aventi per oggetto, in via diretta, le disponibilità finanziarie delle imprese e, per equivalente, i beni dei rispettivi amministratori, indagati, nel primo caso, per aver presentato dichiarazioni fraudolente per il periodo 2012-2016 e, nel secondo caso, omesso la presentazione delle dichiarazioni fiscali ai fini dell’I.V.A. per gli anni d’imposta 2017 e 2018. I decreti di sequestro preventivo - emessi dal G.I.P. del Tribunale di Bari, su richiesta di questa Procura della Repubblica - costituiscono l’epilogo di articolate attività ispettive ed investigative effettuate dal I Gruppo Tutela Entrate del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari, articolazione specializzata nel contrasto agli illeciti in materia di evasione fiscale. Dalle indagini è emerso, in particolare, che la s.r.l. negli anni dal 2012 al 2016 è risultata coinvolta in un complesso sistema fraudolento basato sull’emissione di fatture per operazioni inesistenti in favore di numerose imprese localizzate sul territorio nazionale, con una conseguente evasione di imposte per un importo complessivo di € 596.122,30. La ditta individuale, invece, ha occultato la documentazione contabile ed omesso la presentazione della dichiarazione I.V.A. per gli anni 2017 e 2018 per un’evasione complessiva di € 341.536,57. Considerato l’elevato valore indiziario degli elementi raccolti nel corso delle attività d’indagine, questa Procura - in virtù della normativa che prevede la possibilità di applicazione anche della “confisca per equivalente” - ha avanzato richiesta di sequestro, al fine di inibire il consolidamento del vantaggio economico derivante dall’evasione. Il G.I.P., aderendo alla predetta richiesta, ha quindi emesso i decreti di sequestro preventivo dei beni nella disponibilità delle imprese e dei suoi amministratori. Pertanto, sulla base di tale provvedimento cautelare, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Bari hanno sequestrato beni immobili e vari rapporti finanziari. Gli esiti dell’attività d’indagine costituiscono un’ulteriore testimonianza del costante presidio economico-finanziario esercitato dalla Procura della Repubblica di Bari, in stretta sinergia con il locale Nucleo PEF, per la repressione del grave fenomeno dell’evasione fiscale, a tutela dei cittadini e degli imprenditori rispettosi delle regole, al fine di assicurare l’equità sociale quale condizione fondamentale del benessere della collettività.



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