Bar. Testamento olografo falsificato. La Gdf sequestra denaro per oltre un milione di euro
La Gdf sequestra oltre un mln di euro a Bari. (foto Gdf) ndr.
di Redazione
BARI., 2 AGO. (COMUNICATO STAMPA) - I Finanzieri della Compagnia di Altamura – coordinati dal I Gruppo Bari – hanno
eseguito un provvedimento emesso dal Giudice per le Indagini Preliminari del
Tribunale di Bari, dott.ssa Rosa Caramia, su richiesta della Procura guidata dal
Procuratore f.f. dott. Roberto Rossi, con il quale è stato disposto il sequestro
preventivo, finalizzato alla confisca, di denaro per oltre un milione di euro, profitto di
reato, in capo ad un cittadino di Altamura (BA) denunciato per falsità in testamento
olografo.
Lo zio del citato soggetto, deceduto nel 2019, celibe e senza figli ma con diversi
nipoti, era affetto da gravi malattie che lo avevano reso quasi cieco. Emigrato in
Venezuela in giovane età , aveva vissuto accumulando ingenti ricchezze grazie alla
gestione di centri benessere di sua proprietà , per poi rientrare ad Altamura in etÃ
pensionabile. Qui aveva donato un appartamento a uno dei nipoti il quale, alla sua
morte, aveva fatto pubblicare un testamento olografo dal quale risultava la volontÃ
di nominarlo quale unico erede dell’intero patrimonio.
Queste ultime volontà testamentarie hanno indotto gli altri nipoti a presentare
denuncia alle Fiamme Gialle che, su delega del Sostituto Procuratore dott.ssa
Sabina Toscani per le indagini, hanno scoperto che il citato nipote aveva prodotto
di proprio pugno l’atto testamentario simulandone la redazione da parte dello zio e
facendo risultare l’espressa volontà del testatore di nominarlo “erede universale”.
La falsità del testamento è stata accertata anche mediante una specifica
consulenza grafologica disposta dall’A.G. su richiesta delle Fiamme Gialle.
In particolare i militari hanno ricostruito l’intera vicenda scoprendo che il soggetto si
era recato negli Stati Uniti unitamente allo zio, al fine di trasferire il denaro, pari a
1,2 milioni di dollari, che quest’ultimo deteneva in un conto corrente acceso a New
York, su un altro conto ad Altamura ove il nipote aveva delega ad operare. Alla
morte dello zio, il nipote, a seguito della pubblicazione del testamento, ha trasferito
le somme di denaro sul conto corrente personale.
Con l’esecuzione del provvedimento emesso dall’A.G. è stato sequestrato il denaro
profitto del reato, per oltre un milione di euro, che quindi potrà essere equamente
diviso fra tutti gli eredi
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