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Calcio. Coppa Italia il Foggia batte la Paganese

Olger Merkaj autore del primo gol del Foggia (foto web) ndr

di Mario Schena

Foggia 21 agosto - Zemanlandia “quarta edizione ”, il ritorno. Zeman ritrova la sua panchina allo Zaccheria per la prima stagionale del suo Foggia in Coppa Italia contro la Paganese, nella passata stagione salva ai play-out contro il Bisceglie. Si va in scena alle 21.00 con una capienza massima di duemilacinquecento spettatori. In panchina ai campani Raffele Di Napoli ex secondo di Campilongo. Ha passato il turno Il Foggia con pieno merito battendo i campani per due zero. Il boemo schiera i suoi con il suo classico 4-3-3. Alastra tra i pali quartetto di difesa composto da Markic e Sciacca centrali, Martino e Nicoletti esterni, Rocca, Gallo e Petermann i tre di centrocampo, tridente d’attacco composto da Curcio, Merkaj e Merola. Arbitro della gara Daniele Virgilio di Trapani alla sua centoduesima direzione di gara coadiuvato dagli assistenti Mattia Bartolomucci di Ciampino e Lorenzo D’Ilario di Tivoli. Quarto ufficiale di gara Giorgio Vergaro di Bari.

Primo Tempo – Pronti via e Foggia in vantaggio al quinto minuto con Merkaj che gira in area un traversone dalla sinistra di Nicoletti dopo una bella sgroppata dell’esterno rossonero. Si muove bene ed in velocità il Foggia, tocchi di prima ed inserimenti con il cronometro, anche se la smania di strafare porta spesso all’errore. Un minuto dopo brivido per i ragazzi di Zeman, Castaldo gira in area un pallone che colpisce il palo interno alla destra di Alastra. La partita è veloce e gradevole, Curcio, Nicoletti, Permann e Merkaj su tutti. Al ventiquattresimo è Markic, sganciatosi dalle retrovie ad impensierire di testa Baiocco che para in volo plastico sul palo alla sua sinistra. Alla mezzora ancora insidiosa la Paganese che va al tiro con Manarelli che spreca da buona posizione un pallone servitogli in area da Castaldo. A due minuti dal quarantacinquesimo e Zanin per gli ospiti a cercare la porta con un tiro da fuori area che termina sul fondo. Termina senza recupero il primo tempo che ha visto il Foggia dominare, ma capitalizzare però pochissimo il volume di gioco espresso andando raramente alla conclusione.

Secondo Tempo – Il Foggia riparte a testa bassa, ma sbaglia quasi sempre l’ultimo appoggio vanificando azioni davvero spettacolari. Al sesto l’ennesima percussione spettacolare con Curcio che spara altissimo da posizione ottimale in area, divorandosi il raddoppio. Dentro Ballarini, ex Udinese, per Gallo al ventiquattresimo. Molto movimento da parte di tutt’e due le squadre, ma nessuna occasione gol, comincia anche ad affiorare la stanchezza che porta a fare falli che costano anche qualche cartellino giallo da una parte e dall’altra. E’ davvero inusuale che una squadra allenata da Zeman vada pochissimo al tiro. A ventottesimo bella parata a terra di Alastra che blocca a terra una conclusione da posizione decentrata di Guadagno. Al minuto trentadue Baiocco è costretto all’uscita fuori area per chiudere su Merkaj lanciato a rete. Un minuto dopo il Foggia raddoppia con Merola che riceve al centro dell’area un pallone d’oro dalla sinistra che la punta rossonera, dopo aver messo a sedere Baiocco, mette in rete. Continua a martellare il Foggia creando continui patemi alla retroguardia della Paganese. Al quarantunesimo Curcio fa partire un bolide da posizione centrale dal limite dell’area che sibila non lontano dal palo alla sinistra dell’estremo difensore della Paganese. Ancora un cambio nelle file del Foggia, al quarantaduesimo, esce fra gli applausi Merkaj ed entra al suo posto Vigolo. Tre i minuti di recupero concessi. Non accade più nulla de tutti negli spogliatoi. Il Foggia è ancora in rodaggio, i meccanismi sono da affinare, ma si è visto tanto di buono, siamo ancora ad Agosto e il peso della preparazione si fa sentire. Le premesse per fare bene ci sono tutte.

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