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Taranto. Le Fiamme Gialle sequestrano parcheggio abusivo di 5000 mq adibito a “beach bar”

L'area sequestrata (foto GdF) ndr.

di Redazione

TARANTO, 26 AGO. (Com. St.) - Militari della 2^ Compagnia di Taranto hanno eseguito nei giorni scorsi un intervento nei pressi di un lido balneare sito in località San Vito (TA), dove è stato realizzato un parcheggio abusivo di autovetture e motocicli, su un terreno accatastato per uso seminativo ed esteso per 5.000 mq, in assenza di qualsivoglia autorizzazione amministrativa nonché in spregio ai vincoli paesaggistici ed idrogeologici sussistenti per quell’area.

All’interno del parcheggio era stata altresì allestita una struttura ombreggiante, realizzata con tubi di acciaio, risultata rudimentale e con evidenti tracce di ruggine, con potenziale pericolo per l’incolumità dei bagnanti, i quali dovevano necessariamente attraversarla per raggiungere il mare.

Nelle adiacenze del parcheggio, a pochi metri dalla spiaggia, era presente anche un rimorchio utilizzato per la somministrazione di alimenti e bevande, autorizzato solo per la vendita in forma itinerante ma che in realtà era diventato un vero e proprio “beach bar” che accoglieva nelle notti estive la movida tarantina in forma stabile con tavolini, sedie, luci e musica, in totale assenza delle prescritte autorizzazioni amministrative, di pubblica sicurezza e senza l’adozione di alcuna forma di prevenzione idonea a contrastare la diffusione epidemiologica da Covid-19.

L’area in argomento ed il rimorchio sono stati perciò sottoposti a sequestro preventivo. Il gestore del parcheggio ed il titolare del “beach bar” sono stati entrambi denunziati all’Autorità Giudiziaria; l’uno per violazioni alle norme in materia di ambiente, di edilizia e di vincoli paesaggistici, l’altro per aver violato l’intimazione di chiusura dell’attività, già impostagli nel pomeriggio della stessa giornata dai Finanzieri della 2a Compagnia.

L’intervento s’inquadra nella costante attività delle Fiamme Gialle tarantine a contrasto del diffuso fenomeno di abusivismo presente sul territorio, quale condotta deprecabile che, oltre a sottrarre preziose risorse al Fisco, alimenta la concorrenza sleale a danno di chi opera quotidianamente nel rispetto delle norme tributarie e delle prescrizioni anti-coronavirus.




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