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Calcio. Con la Juve Stabia Zaccheria sold out


La Juve Stabia prossimo avversario del Foggia (foto web) ndr
di Mario Schena

Foggia 23 sett.- “Riempiamo lo Zaccheria”. Questo l’invito del difensore del Foggia Nicoletti. Riempire lo Zaccheria attualmente agibile per soli cinquemilacinquecento spettatori è francamente non solo riduttivo, ma soprattutto limitativo. Lo stadio foggiano è sempre stato un fortino difficilmente espugnabile proprio per l’apporto dei tifosi rossoneri che oltre a dare una incredibile carica ai propri beniamini incute timore agli avversari. La campagna abbonamenti fila con una certa velocità, ma non si può parlare di pienone, ribadiamo, con soli cinquemilacinquecento tifosi. Speriamo che al più presto con l’abbassamento continuo dei contagi si possa aumentare la capienza dell’impianto foggiano, sempre che non subentrino impedimenti strutturali che da troppo tempo limitano la capienza dell’impianto foggiano. Chiusa la parentesi tifo, Zeman e i suoi si sono proiettati verso il difficile impegno interno di domenica (ore 14.30) con la Juve Stabia che non è mai stato avversario facile da dominare. La quadra di Novellino ha sei punti in classifica e nelle due trasferte effettuate finora ha pareggiato ad Andria e ha vinto in casa della Vibonese. Le “vespe” hanno un organico di tutto rispetto e punteranno decisamente a fare risultato. Il Foggia dal suo canto deve spegnere i mugugni che lo stanno accompagnando in questo inizio di Campionato. Cinque punti, una sola vittoria due pareggi esterni in casa delle modeste Monterosi e Latina ed una sconfitta interna che brucia ancora con la Turris. Eppure chi conosce Zeman e i suoi carichi di lavora sa bene che le sue squadre hanno bisogno di qualche gara per carburare a pieno. Quello che però sta facendo arrabbiare il boemo è la mancanza di coralità nella manovra che è la caratteristica pecuniaria delle sue squadre e che secondo il tecnico rossonero manca per eccesso di individualità di qualcuno. Non facciamo nomi, ma si sa che qualche giocatore agli ordini di Zeman ha spesso peccato di individualità. Ovviamente l’allenatore del Foggia non è il tipo che le manda dire. Avrà catechizzato a dovere gli inadempienti e domenica si aspetta un atteggiamento diverso da parte di qualcuno dei suoi ragazzi. Non ci resta che aspettare il fischio d’inizio per verificare se il Foggia comincia a diventare quello di Zeman.

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