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Calcio. Foggia brutto stop interno con la Turris

Zdenek Zeman allenatore del Foggia (foto web) ndr

di Mario Schena

Foggia 11 sett. - Seconda gara interna consecutiva per il Foggia. Avversario al Turris, compagine spumeggiante e non facile da affrontare. Il Foggia ne è vittima perdendo per due a zero contro i campani apparsi decisamente più squadra e più in palla. La squadra di Caneo era reduce dalla sconfitta interna patita con il Monopoli scaturita più per errori difensivi dei campani che per merito dei pugliesi. Nel Foggia prima convocazione per Tuzzo, mentre è rimasto fuori Alexis Ferrante, un leggero affaticamento muscolare. Probabilmente Zeman comincia ad a vere le idee chiare sull’undici da schierare confermando, ad eccezione di Ferrante la quadra che ha battuto sette giorni fa il Potenza ed ha schierato Alastra tra i pali, Martino, Markic, Sciacca e Nicoletti nella difesa a quattro, Maselli, Gallo e Rocca a centrocampo, con Merola, insieme a Merkaj e Curcio a comporre il tridente offensivo. Ha diretto Michele Delrio di Reggio Emilia coadiuvato da Stefano Camilli di Foligno e Antonio Marco Vitale di Ancona. Quarto uomo Mario Cascone di Nocera Inferiore.

Primo Tempo – più Turris che Foggia nella prima frazione di gioco. Subito insidiosi i “corallini” che si divorano un gol al primo minuto con Santaniello che, ben servito in area, da ottima posizione spara alto. Passano c minuti durante i quali le due squadre si affrontano a viso aperto e al tredicesimo ancora Santaniello obbliga Alastra agli straordinari con un pericoloso colpo di testa. Il Foggia cerca di reagire e al minuto ventidue Curcio ben pescato in area conclude sul portiere. Quattro minuti dopo è Merkaj a sparare alto. La Turris sembra più concreta e va ancora vicino alla marcatura con un colpo di testa di Leonetti che impegna l’estremo difensore rossonero. Due minuti dopo è Esempio a costringere ancora una volta alla difficile parata Alastra che mette in angolo. Il portiere rossonero è decisamente il migliore in campo e lo conferma salvando la sua porta con una uscita a valanga su Santaniello. La Turris è padrona del campo e legittima la supremazia con il gol di Tascone che infila alle spalle di Alastra un diagonale non forte ma preciso aquaranatduesimo. Non c’è recupero e tutti negli spogliatoi.

Secondo Tempo – Tutto un altro Foggia ad inizio di ripresa. Subito dentro Di Grazia e fuori Merola. Al quarto minuto la conclusione di Rocca è centrale. I rossoneri attaccano a testa bassa e la Turris soffre. Altro doppio cambio per i rossoneri; Petermann per Maselli, infortunatosi e Ballarini per Rocca. Al nono è Curcio a tirare debolmente e dopo un minuto Ballarini in area non inquadra la porta. Al dodicesimo Sciacca schiaccia sotto porta di testa, Perina para. Al quarto d’ora il gol sembra fatto ma Merkaj in area manca la porta per pochissimo. Il Foggia stramerita il pari, ma il calcio è imprevedibile ed il caso serve su un piatto d’argento il raddoppio a Santaniello ce mette in rete un pallone respinto da Alastra. Continua a martellare il Foggia, ma sbaglia tantissimo e manda alle ortiche occasioni d’oro. Al ventottesimo gran parata di Alastra che mette in angolo un tiro a giro di Leonetti. Comincia ad affiorare la stanchezza. Ci prova ancora Ballarini al trentatreesimo dal limite dell’area tirando però centrale e Perina non ha problemi a bloccare a terra la sfera. Sei minuti di recupero, ma il Foggia ormai è solo tutto cuore e niente gambe. Finisce con la prima sconfitta dell’era Zeman, ma il boemo ci ha abituato a gare esaltanti e a rovesci che lasciano l’amaro in bocca. Il Foggia è chiaramente ancora in rodaggio. Manca di identità e Zeman deve ancora far comprendere a pieno i suoi meccanismi. Ci vuole tempo e pazienza.

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