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Calcio. Il Foggia si riscatta in Coppa

l'esultanza dei giocatori rossoneri (foto web) ndr

di Mario Schena

Foggia 15 sett. - Secondo impegno di Coppa Italia per il Foggia che dopo aver battuto nel primo turno la Paganese, ha affrontato il Messina di mister Sullo. Al di là del superare o meno il turno per l’undici rossonero, che ha deluso domenica scorsa contro la Turris, la gara costituiva soprattutto un test di prova per verificare miglioramenti tattici e fisici e su tutto era importante acquisire un atteggiamento mentale migliore rispetto alla gara di campionato. Il Foggia passa il turna la temine di una partita tutto sommato dominata e legittimata dal risultato, un due a zero concretizzatosi nel primo tempo. Esclusi gli infortunati Maselli (ne avrà per un mese ndr), Ferrante in via di recupero e Markic per affaticamento muscolare, Zeman ha schierato Volpe al suo debutto in maglia rossonera tra i pali, linea difensiva composta dagli esterni Nicoletti e Martino e da Di pasquale Rizzo Pinna centrali, centrocampo composto da Rocca, Sciacca e Petrmann, attacco formato a Curcio, Merkaj e Di Grazia. Arbitro della gara Claudio Petrella della sezione di Viterbo che ha all’attivo trentasette direzioni di gara nel campionato di Serie C e tre di Coppa Italia di Serie C, ma non ha mai diretto il Foggia. Il direttore di gara è stato coadiuvato da Antonio Piedipalumbo di Torre Annunziata e da Ferdinando Pizzoni di Frattamaggiore. Quarto uomo Mario Davide Arace di Lugo di Romagna.

Primo Tempo – Si inizia a ritmo piuttosto blando anche perché la temperatura è piuttosto alta. Al quinto bello schema del Foggia su calcio di punizione da fuori area, ma Curcio ccca la palla e poi ci riprova facendosi parare il tiro da Fusco. La risposta dei siciliani è affidata a Busatto che dal limite dell’area fa partire un tiro debole e centrale. All’ottavo però gli ospiti hanno la prima palla gol della gara, proprio con Busatto che si incunea in velocità in area da posizione decentrate e tira questa volta forte, ma è bravo Volpe a chiudergli lo specchio in uscita. La partita non è da consegnare agi archivi, ma il Foggia cerca sempre più di trovare un’intesa tra i reparti che appare ancora in rodaggio. Al ventesimo Rocca, in area, da buona posizione alza troppo la mira. Il Foggia però al minuto ventisette passa in vantaggio grazie ad una percussione di Petermann che serve sulla corsa Rocca che mette a centro area il pallone ce Di Grazia mette in rete. Il Messina accusa il colpo ed il Foggia ne approfitta sfruttando al trentunesimo un erroraccio difensivo che permette a Merkaj di andarsene a rete, la punta rossonera viene messa giù e il signor Petrella sanziona il fallo con il calcio di rigore che Curcio trasforma. Il Foggia diventa padrone del campo, acquisisce tranquillità e fluidità. Rocca e Curcio dialogano meravigliosamente e la manovra del Foggia diventa avvolgente e martellante. Al quarantunesimo Fusco e bravo a negare due volte il gol a Di Grazia ottimamente servito in area. Si chiude con una conclusione di Curcio che impegna l’estremo difensore giallorosso alla parata a terra. Niente recupero e tutti negli spogliatoi.

Secondo Tempo – Il secondo tempo inizia con una incursione di Di Grazia in area che subisce un fallo che fa gridare al calcio di rigore. Bravo il portiere rossonero all’ottavo a chiudere in uscita su Busatto, mentre al decimo Curcio di tacco serve al limite Di Grazia che sfiora l’incrocio dei pali alla sinistra di Fusco. Al tredicesimo Volpe risponde da campione alla bordata di Busatto dal limite dell’area. Fusco bravo sul primo palo su Merkaj al diciottesimo e ancora bravo Volpe un minuto dopo su conclusione di Catania. Al ventiquattresimo è il palo alla destra di Volpe a negare il gol a Concalves. Il ritmo cala, la stanchezza comincia ad affiorare e le squadre si allungano. Tre i minuti di recupero concessi che trascorrono senza emozioni particolari. Vince meritatamente il Foggia che passa al turno successivo. La squadra cresce e i meccanismi cominciano a funzionare quasi come vorrebbe Zeman. E’ solo questione di tempo.

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