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Calcio. Il Foggia batte il Messina e vola verso le zone alte della classifica

L'albanese Merkaj autore del secondo gol del Foggia (foto web) ndr

di Mario Schena

Foggia 03 ott. - In Coppa Italia il Foggia con il Messina, archiviò la pratica qualificazione con un secco due a zero maturato nel primo tempo con i gol di Di Grazia e Curcio su rigore. Il Campionato è decisamente altra cosa, l’ha dichiarato in conferenza stampa anche mister Zeman che ha anche ammesso che questo Foggia può giocarsela con tutti. Il campo ha decretato che in effetti i peloritani in Campionato giocano decisamente meglio che in Coppa Italia. Il Foggia ha però vinto, meritatamente, aggiungiamo noi con un secco tre a uno maturato nel finale di gara. Fermi ancora ai box per guai fisici Maselli e Di Pasquale Zeman ha schierato, a sorpresa, Volpe tra i pali, in difesa schierata canonicamente a quattro Martino e Nicoletti sulle fasce Sciacca e Girasole centrali, a centrocampo Petermann, Gallo e Rocca, tridente d’attacco Merola Curcio e Ferrante. Nel Messina ex rossonero Ibu Balde. Ha diretto Michele Di Cairano della sezione di Ariano Irpino al quinto anno nella CAN C alla sessantesima direzione in Lega Pro. Per lui un solo precedente con il Foggia nella passata stagione in Foggia-Potenza vinta dai rossoneri per due a zero, coadiuvato da Alex Cavallina della sezione di Parma e da Nicola Tinello della sezione di Rovigo, quarto assistente Mattia Pascarella della sezione di Nocera Inferiore.

Primo Tempo – Foggia subito padrone del campo e Messina alle corde che paga subito dazio con l’ammonizione dopo soli tre minuti di Carillo per un brutto fallo su Merola. Foggia vicinissimo al gol con Merola che tocca sotto porta un pallone servito dalla linea di fondo da Ferrante che Lewandowski respinge di piede. Incredibile ma vero, il Foggia domina ma è il Messina che va in gol, al tredicesimo con Vukusic che da posizione decentrata entra in area e batte Volpe non impeccabile sulla posizione. Ilo Foggia accusa il colpo e va decisamente in confusione, mentre il Messina, confortato dal vantaggio sembra più lucido e costruttivo. L’unico tentativo de3l Foggia è quello di Petermann con un tiro da fuori area centrale ed innocuo. Il Foggia non trova spazi e realizza che deve provarci dalla distanza per far male e ci riesce al ventisettesimo con una rasoiata rasoterra di Martino che si spegne nell’angolo basso alla sinistra dell’estremo difensore giallorosso. Il gol rianima i rossoneri che cercano il raddoppio, ma sono troppo imprecisi soprattutto nell’ultimo passaggio. Quattro i minuti di recupero e tutti negli spogliatoi. 

Secondo Tempo – Foggia di nuovo all’arrembaggio, ma sempre in maniera confusa. Il tridente offensivo non attacca la profondità, non detta il passaggio e di conseguenza la manovra si rallenta perdendo di incisività. Il secondo tempo è un continuo movimento sterile da parte di tutte e due le squadre che cercano di farsi male, ma sbagliano tanto. Bisogna aspettare il ventunesimo per assistere ad una girata di Curcio in area che termina sull’esterno della rete. Il Messina corre e qualche volta si affaccia minaccioso dalle parti di Volpe. Si arriva al quarantesimo quando Curcio pennella sulla testa di Merkaj un pallone che la punta albanese, subentrata a Merola, mette di testa in rete. Il Messina schiuma rabbia e cerca il pari che pensava di aver già portato a casa. Quattro i minuti di recupero al termine dei quali Rocca palleggiando leziosamente in area, scavalca Lewandowski siglando il tre a uno. Vince il Foggia che per lunghi tratti ha subito più del lecito il Messina. Tre punti importanti che lo proiettano verso le zone alte della classifica. Sul piano dell’incisività un passo indietro rispetto ad Andria, ma a Foggia gli avversari spesso si barricano chiudendo gli spazi.


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