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Calcio. Foggia fuori dalla Coppa Italia e fischi del pubblico

Garofalo inutile la sua doppietta (foto web) ndr

di Mario Schena

Foggia 03 nov. - Quarto capitolo ottavi di finale della Coppa Italia di serie C. Competizione che, non va sottovalutata in quanto in caso di vittoria finale consente l’accesso ai play-off saltando anche il primo turno. Zeman ha affermato che le competizioni ufficiali vanno onorate anche se ha mandato in campo quasi tutte le seconde linee. Indisponibili gli infortunati Nicoletti, Merola, Di Grazia, Markic, Rocca e Peterman Zeman ha tenuto in panchina anche Di Pasquale, Curcio, Merkaj e Di Jenno schierando Alastra in porta, difesa a quattro con Garattoni e Martino sulle fasce esterne Girasole e Gallo centrali, a centrocampo Sciacca, MASELLI e Garofalo, in attacco Ferrante, in versione capitano, Tuzzo e Vigolo. Ha diretto Luca Angelucci di Foligno coadiuvato da Stefano Camilli di Foligno e Andrea Bianchini di Perugia, quarto assistente Gabriele Totaro di Lecce. La gara è terminata con la vittoria della Fidelis Andria per tre a due più per demerito del Foggia che per propri meriti. 

Primo Tempo – Solito copione, ormai in scena dall’inizio del campionato, Foggia padrone del campo e con un continuo e asfissiante possesso palla, ma incapace di capitalizzare la gran mole di gioco sviluppato e capacissimo, invece, a subire gol da una Fidelis Andria che ha giocato arroccata nella sua metà campo e che è stata raggiunta solo alla fine dei minuti di recupero. Andiamo con ordine. Non succede nulla, nel vero senso della parola, sino al munto trentatré, quando la Fidelis nel tentativo di alleggerire la pressione si porta in avanti e sfrutta un tocco maligno di Bubas in area che lentamente termina nella porta di Volpe. Incredibile ma vero, ospiti in vantaggio. Il Foggia non ci sta e capisce che, se vuole far gol deve tirare in porta. Inizia al trentaseiesimo Ferrante a provarci, ma appena in area viene chiuso al momento di tirare. Dopo tre minuti ci prova Tuzzo, ma la palla sibila vicino al palo alla destra di Vandelli. Al quarantaduesimo ci prova Martino da fuori area, ma anche la sua conclusione termina sul fondo, vicina anche questa al palo alla destra dell’estremo difensore dell’Andria. Tre i minuti di recupero e proprio al quarantottesimo Garofalo fa partire, sempre da fuori area, un bolide che questa volta si insacca alla destra di Vandelli. Duplice fischio e tutti negli spogliatoi.

Secondo Tempo – Ad inizio ripresa per il Foggia dentro Di Jenno e Curcio per Garattoni e Vigolo. Ancora Foggia in avanti a testa bassa cercando un po’ di più la profondità. E come nel primo tempo il Foggia attacca e l’Andria segna. Questa volta è l’ex di turno Di Piazza ad appoggiare di testa in porta tutto solo davanti alla porta un morbido cross dalla sinistra. Zeman corre ai ripari mandando in campo subito l’albanese Merkaj al posto dell’inconsistente Vigolo. Al diciottesimo calcio di rigore per il Foggia per fallo su Maselli, sul dischetto ci va Curcio che si fa parare il tiro da Vandelli. Al venticinquesimo il Foggia pareggia con il secondo gol di Garofalo pronto a ribattere in rete la respinta di Vandelli sul calcio di punizione battuto da Ferrante. Al ventottesimo ci prova Ferrante di testa, ma la mira non è precisa. Al trentaduesimo per una spallata in area del Foggia su Alberti il signor Angelucci decreta il secondo penalty della gara che Di Piazza non sbaglia. Il vantaggio galvanizza la Fidelis e demoralizza il Foggia che perde di lucidità sbagliando troppi passaggi. La gara scivola verso la fine e la stanchezza sembra prevalere. Al quarantacinquesimo Volpe è bravissimo a respingere la conclusione di Di Piazza a colpo sicuro a pochi metri dalla porta. Tre i minuti di recupero concessi dove non accade più nulla. Foggia fuori dalla Coppa, con tanti problemi da risolvere e subendo a fine gara la prima contestazione del pubblico.

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