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Capurso (Ba). Deteneva 8 kg di droga in un box. Arrestato dai carabinieri [CRONACA DEI CC. ALL'INTRRNO]

La droga sequestrata  (foto cc ) ndr.

di Redazione

BARI, 27 NOV.  (COMUNICATO STAMPA) - I Carabinieri del Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari, nel corso dei sempre più frequenti servizi di prevenzione e repressione dei traffici illeciti di sostanze stupefacenti, organizzati nell’ambito delle città metropolitana di Bari, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, R.V. 69enne, barese, trovato in possesso di complessi 8 kg di hashish. I militari dell’Arma locale che, da qualche giorno, avevano notato movimenti sospetti in una precisa area della cittadina, hanno predisposto delle mirate attività di osservazione. Lo scorso pomeriggio, durante tali servizi, i Carabinieri hanno notato la presenza di un soggetto a bordo di un motociclo che, con fare circospetto e guardingo, si dirigeva verso una palazzina di nuova costruzione. Pedinato dal dispositivo e identificato il conduttore attraverso la targa del mezzo con cui si stava muovendo, si accertava che lo stesso non aveva alcun legame né con il condominio né tantomeno con le persone lì residenti. A quel punto, i militari hanno proceduto al controllo dell’uomo e del motociclo, ottenendo sin dalle prime battute un riscontro al sospetto. Nel vano portaoggetti del mezzo, infatti, vi erano occultati, in una busta, svariati “panetti” di sostanza stupefacente del tipo hashish, per un peso complessivo di 2 chili circa. Si procedeva, quindi, a verificare, con le chiavi che il 69enne aveva addosso, un locale seminterrato dove vi erano ubicati dei box condominiali. L’ulteriore accertamento forniva ai Carabinieri la conferma al fatto che l’uomo detenesse in quel luogo un cospicuo quantitativo di droga. Nel box, infatti, venivano rinvenuti altri 6 chili di hashish e svariati “provini” di marjiuana, tutta droga contenuta in un bustone rigido del tipo da supermercato. Avendo acquisito innumerevoli fonti di prova sull’attività illecita posta in essere dal 69enne, i militari hanno proceduto al suo arresto e, su disposizione del Pubblico Ministero, lo hanno associato al carcere di Trani. Il GIP, convalidato l’arresto, ha disposto a carico di R.V. la misura cautelare in carcere presso la stessa struttura carceraria.                                        

CASAMASSIMA (BA). ARRESTATO DAI CARABINIERI PER TENTATA ESTORSIONE E LESIONI A UN COMMERCIANTE

Lo scorso pomeriggio, i militari del Comando Stazione Carabinieri di Casamassima, hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari, nei confronti di G.L. 33enne pregiudicato del luogo, ben conosciuto alle Forze dell’Ordine. I Carabinieri, a seguito di una serrata attività investigativa avviata nel mese di giugno scorso e scaturita dalla denuncia della vittima, sono riusciti a far luce su un tentativo di estorsione posto in essere da un individuo nei confronti del proprietario di una attività commerciale di Casamassima. In particolare l’uomo, ostentando i suoi trascorsi penali e sotto la minaccia di gravi ritorsioni, ha tentato di costringere la vittima a consegnarli un motorino e un monopattino elettrico. Al rifiuto opposto dal titolare del negozio, il 33enne, dopo le minacce, è passato alle vie di fatto. Infatti, nella serata del 7 settembre scorso, presentatosi nell’attività commerciale, ha aggredito fisicamente il titolare, sferrandogli un violento schiaffo, tanto da fargli perdere l’equilibrio e rovinare al suolo. La vittima è dovuta ricorrere alle cure mediche a causa delle lesioni riportate al capo dopo la caduta. Grazie al sistema di videosorveglianza del locale, i Carabinieri hanno potuto visionare il momento della consumazione dell’azione criminale e raccogliere elementi probanti tali da formare una solida piattaforma indiziaria a carico dell’indagato, confluita poi nel conseguente procedimento penale instauratosi presso la Procura della Repubblica di Bari. Il Pubblico Ministero, condividendo le risultanze investigative, in considerazione delle modalità del fatto e presupponendo un elevato pericolo, attuale e concreto, di reiterazione del reato, ha chiesto per G.L. un’idonea misura cautelare, emessa dal GIP che ne ha disposto gli arresti domiciliari. Il 33enne dovrà difendersi dall’accusa di tentata estorsione e lesioni aggravate.



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