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Calcio. Il Foggia ad Avellino acciuffa il pari sui titoli i coda

Alexis Ferrante suo il gol del pari ad Avellino(foto web) ndr
di Mario Schena

 

Foggia 19 dic. - Finisce in parità Avellino-Foggia con il risultato di due a due maturato nel secondo tempo e chiuso dal Foggia proprio sui titoli di coda, con un gran gol di Ferrante. Zeman lascai inizialmente in panchina Petermann e Tuzzo e manda al centro del campo Maselli e sulla destra Merkaj. I rossoneri scendono in campo con Volpe tra i pali, Garattoni, Sciacca, Di Pasquale e Nicolettei a comporre il quartetto di difesa, Gallo, Maselli e Sciacca a centrocampo, punte Curcio, Ferrante e Merkaj. Ha diretto Federico Longo della sezione di Paola coadiuvato da Emanuele De Angelis e Francesco Valente entrambi della sezione di Roma 2. Quarto assistente Dario Madonia della sezione di Palermo.

 

Primo Tempo - Si inizia a ritmi altissimi. Braglia cerca di sorprendere il Foggia che soffre, ma tiene. Botta e risposta al secondo e alò terzo minuto prima con una conclusione di Garofalo e poi con la gran parata di Vope che devia in angolo un gran tiro di Matera Continui i cambiamenti di fronte, ma poche le conclusioni in porta. Al ventitreesimo occasionissima per l’Avellino con il colpo di testa di Dossena non trattenuto da Vope e spazzato via da Di Pasquale che evita il tap-in di Maniero. Al ventinovesimo punizione dalla trequarti destra di Curcio sulla quale il colpo di testa di Garofalo che termina di poco sul fondo. Cinque minuti dopo la mezzora è ancora bravo Volpe a deviare in tuffo in angolo un gran tiro di Maniero. Il Foggia cerca di alleggerire la pressione dei padroni di casa e lo fa con Merkaj che spesso si accentra e va alla conclusione, mai precisa. L’Avellino cala, sembra stanco, il Foggia prende possesso della zona nevralgica del campo, ma non trova il guizzo vincente colpa spesso dell’ultimo passaggio quasi sempre sbagliato. Non c’è recupero e tutti negli spogliatoi.

 

Secondo Tempo – Il Foggia tiene testa ai padroni di casa dove però fanno la differenza la presenza in organico di elementi come Maniero e Kanoutè. Al quarto Maniero si tuffa in area e andrebbe ammonito per simulazione, ma all’ottavo la unta biancoverde trova il gol piazzando di testa con una morbida traiettoria la sfera arrivatagli dalla destra con un cross di Ciancio.  Il Foggia riparte a testa bassa e schiaccia gli irpini nella propria metà campo e ci prova a far male al tredicesimo con Ferrante che opera un tiro a volo che termina sul fondo. Merita il pari la squadra di Zeman e lo trova con Di Pasquale che si invola verso la porta avversaria e da una ventina di metri fa partire un bolide che fulmina Forte. Al minuto ventisette un passaggio filtrante di Curcio trova Tuzzo non pronto. Un minuto dopo il portiere del Foggia salva la sua porta con un volo che intercetta e fa sbattere sulla traversa un colpo di testa di Aloi. Il Foggia sbaglia un disimpegno che gli costa caro. Rocca è costretto a fermare con le cattive Maniero al limite dell’area, giallo per il centrocampista del Foggia e gol su punizione per la punta avellinese che mette il pallone nell’angolino alla destra di Volpe. Sembra persa la gara per il Foggia e scorrono quasi del tutto i cinque minuti di recupero concessi, ma al novantaquattresimo Curcio serve un pallone d’oro a Ferrante che entra in area e da posizione angolata fa partire un rasoterra che termina nell’angolo alla sinistra del portiere dell’Avellino. Esplode anche la gioia degli oltre duecento supporters rossoneri e arriva il triplice fischio del direttore di gara che sancisce la fine di una gara bella e combattuta terminata con u pareggio tutto sommato giusto



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